Le visite pt.1

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"NEL CAPITOLO PRECEDENTE: In silenzio, Jeff avvicinò il volto a quello della prigioniera, sembrava intenzionato a far incrociare le loro labbra, ma questo Diana non lo avrebbe permesso.

Prima che Jeff potesse toccare le labbra di Diana senza il suo consenso, ella, non avendo la testa bloccata, e visto che Jeff aveva allentato la presa sul suo volto, tirò una testata dritta in faccia al corvino, causandogli di indietreggiare e urlare qualche imprecazione mentre si teneva una mano sul volto.

Jeff The Killer:<razza di stronzetta.> Sembrava adirato, ma prima che potesse fare qualcosa la porta della stanza si aprì..."


Dietro la porta vi era Masky, aveva le braccia incrociate, non sembrava voler essere lì.

Masky:<Il tempo è finito Jeff, vedi di uscire.> Disse con un tono particolarmente infastidito, mentre faceva cenno a Jeff di uscire dalla stanza.

Jeff non sembrava minimamente felice, ma non gli era possibile contraddire la parola di Masky, poichè avrebbe significato contraddire lo Slenderman.

Jeff The Killer:<Ora vado.>

Jeff fece qualche passo verso Diana, togliendole di scatto il coltello dalla coscia, lasciando che ulteriore sangue macchiasse il pavimento.

Diana gemette nuovamente dal dolore.

Proprio nel momento in cui toglieva il coltello, si inclinò in avanti, sussurrando qualcosa a Diana.

Jeff The Killer:<Sei stata fortunata> Mormorò prima di uscire dalla stanza, dando una spallata a Masky mentre se ne andava.

Rimasti oramai solo Masky e Diana, i due si guardarono in silenzio per qualche istante.

Diana era in evidente dolore, ma a Masky non sembrava importare molto.

Masky:<Tra poco arriverà qualcuno a darti una ripulita alle ferite.>

Non disse nient'altro, entrò semplicemente nella stanza per rimettere la bandana sugli occhi di Diana, per poi uscire nuovamente e chiudere la porta.

Passarono alcuni minuti, e la porta venne nuovamente aperta, il passo della persona appena entrato era più leggero rispetto a quello di Jeff.

Diana sobbalzò non appena sentì la porta aprirsi, e la persona appena entrata iniziò a occuparsi delle ferite causate da Jeff.

Il tocco era delicato, e attento mentre ricuciva la ferita sulla coscia, Diana sembrava di aver già sentito quelle mani toccarle il corpo in quel modo.

Diana mugolò per tutto il tempo dal dolore, ma si sentì sollevata non appena le ferite vennero sistemate.

La persona che le aveva trattato le ferite stava per andarsene, Diana lo capì non appena sentì la porta della stanza aprirsi nuovamente.

Diana:<Jane, sei tu non è così?> Domandò.

Aveva capito fosse lei da quel suo modo di trattare le ferite, certo poteva sbagliarsi, ma era così certa fosse lei.

Jane The Killer:<Già..> Rispose la donna fermandosi sull'uscio della porta.

La sua voce sembrava malinconica, come se non volesse restare lì.

La bionda sembrò felice di sapere che ci fosse Jane lì con lei, anche se le risultava complicato mostrare molta felicità.

Diana:<Ecco..Jane io-> Ma venne interrotta.

Jane The Killer:<Diana. risparmiati le scuse. Hai fatto una cazzata e lo sai.

Diana:<é vero...> Ella sospirò, e di seguito anche Jane fiatò un sospiro, portandosi una mano a coprirsi il volto.

ʟᴀ ᴄʀᴇᴇᴘʏʜᴏᴜsᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora