"La prossima candidata ad un banco di danza è Isabel. Lei è napoletana-spagnola, specifica napoletana e non italiana perché è orgogliosa della sua città- il pubblico e la stessa maria si fanno scappare una piccola risata- balla da quando ha quattro anni. Dice di se che è molto socievole, tende a fare tante figure di -Maria lascia in sospeso la frase probabilmente per le regole del programma- cacca, ecco di cacca. Ha studiato prevalentemente moderno ed Hip-Hop ma ultimamente ha iniziato a studiare il classico e infine aggiunge che ha un bellissimo collo del piede, Celentano penso che questo sia stato aggiunto proprio per te"
Io, essendo già in piedi con il microfono in mano sorrido per l'ennesima figura di merda.
"Non era per la celentano! Cioè anche, ma è la verità. Ho un bellissimissimo collo del piede"
Vedere la Celentano ridere sicuramente è una cosa da immortalare, dato che sono anni che vedo il programma e non l'ho mai vista ridere più di tanto.
Messo da parte il momento di divertimento, attaccano la base. Nella mia testa a quel punto c'è il vuoto più totale. È così che mi sento quando ballo: libera. Non riesco ad andare nel pallone quando ballo perché è un qualcosa che mi viene naturale. Non ho mai pensato di poter sbagliare i passi o il tempo, non perché fossi perfetta, ma perché mi faccio trascinare così tanto dai movimenti e dalla musica che mi dimentico perfino cosa siano il tempo e i passi.
Nessuno abbassa la leva e questo mi rende molto soddisfatta, ma, come mi ricorda la conduttrice, non è detta l'ultima parola.
"Allora chi vuole iniziare?"
A prendere parola è Manuel Lo.
"Allora Isabel, mi sei piaciuta molto. Mi piace la tua fluidità e soprattutto mi piace la tua espressività. Non so, è stato come se mi avessi portato nel tuo mondo e per questo io il banco te lo do"
Sgranò gli occhi mettendomi anche una mano sulla bocca. Sono euforica, non aspettando già un si. Avrò sognato mille volte che venissi rifiutata da due giudici e il terzo, in modo plateale, decidesse di darmi una possibilità. Però, nonostante avessi perso quel momento eroico e degno di film, sono più che contenta.
"Io ti inizio a dare la felpa ma dobbiamo sentire anche gli altri due giudici"
Annuisco stringendomi al petto la felpa azzurrina tanto agognata.
"Posso dirlo Maria? Mi ha sorpreso. Nei video non mi piaceva più di tanto, tecnica ed espressività c'erano ma non più del discreto. Dal vivo mi sei piaciuta davvero molto e mi farebbe piacere avere un elemento come te nella mia squadra, ancora di più se sarà possibile modellarla anche sul classico"
Sussurro un misero grazie al microfono, non riuscendo a dire o pensare qualcosa di meglio. La celentano ha detto che le piaccio, se è un sogno svegliatemi.
"Non so a chi dei due devo comprare prima un paio di occhiali, Maria. La trovo mediocre e statica, non mi ha suscitato niente. Per me è no"
Todaro ammettilo, hai letto i tweet che scrivevo su di te l'anno scorso. Onestamente meglio così, non sarebbe stato tra le mie scelte proprio perché ho notato come lavora e come faccia bufere inutili.
Dopo aver ringraziato tutti nuovamente, vado a sedermi al mio nuovo banco staccando la testa per il resto della puntata.
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𝒿𝑒 𝓉'𝒶𝒾𝓂𝑒 - Petit
FanfictionPerché infondo, le storie d'amore sono tutte uguali. Ci vuole un millisecondo per rendersi conto che un paio di occhi sono diventati il tuo paio di occhi preferito. Ci vuole un millisecondo a fremere sotto il suo tocco. Ci vuole un millisecondo per...