"Quindi non vi parlate dalla registrazione?"
Simone mi stringe tra le sue braccia, mentre sono in un momento di sconforto.
"Io solitamente non sono così, ti giuro. Non me ne frega mai, non mi vuoi parlare? Cazzo tuoi. Però lo vedo qui nella casetta 24h su 24 e ci sto male. Occhio non vede, cuore non duole ma così è troppo"
Lui mi stringe ancora di più, lasciandomi dei baci sui capelli.
"Però ho visto le tue prove, spacchi ancora più del solito. Sei una bomba se riesci a lasciare la vita personale fuori dalla danza, io non sempre ci riesco"
Mi prova a consolare e per qualche secondo ci riesce, anche se tutti i suoi risultati vengono cancellati da un'unica voce.
"Rega ma che si mangia stasera?"
Il romano che poche volte gli ho sentito sfoggiare con me, si diffonde nelle mie orecchie. Anche oggi fa finta che io non esista e questo mi porta a stringermi ancora di più a simone.
Mi fa da scudo alla realtà che non voglio vedere, realtà da cui fingo di estraniarmi.
"Non ce la faccio Simo"
Gli sussurro, mettendolo in difficoltà. Come aiuti qualcuno che non può essere aiutato?
Ho sempre avuto questo difetto: mi affeziono alle persone in modo irreversibile.
Poche volte mi accade di riuscire ad essere così tanto in sintonia con qualcuno, ma quando accade do il cuore.
"Signorinella, questa situazione deve finire"
Vengo alzata a forza da Matteo, che senza una spiegazione mi trascina nella sua camera.
Mi porge un foglio dove ci sono più parole cancellate che parole visibili.
"Che significa?"
Lo guardo non capendo, non si riesce ad afferrare un concetto in quell'ammasso di cancellature.
"Dimmelo tu, questo è quello che è scritto Salvatore negli ultimi tre giorni. Sta fermo nel suo letto a maledire le canzoni. Ci sta male anche lui, anche se non lo da a vedere"
"È lui che ha smesso di parlarmi senza motivo"
Mi rimpicciolisco nella felpa calda che Simone mi ha prestato. Gliel'ho rubata, ma stiamo lì.
"Non sembra, ma io adoro la fisica. C'è un principio di causa-effetto. Nulla accade per caso. Se ne provaste a parlare forse arrivereste ad una conclusione. Ma no abbiamo lo scemo, che si rifiuta per orgoglio. Almeno tu, prova a mettere l'orgoglio da parte"
"Matteo, non è così semplice. Ci sto troppo male per passarci sopra così. Deve essere lui a venire qui"
Manco l'avessi evocato con un potere satanico, il ragazzo entra nella camera con solo l'asciugamani in vita. È appena uscito dalla doccia e sta volta sono io ad aver bisogno di un fazzoletto per la bava.
"Scusate"
Dice soltanto prendendo i vestiti che evidentemente aveva lasciato qui, per poi scomparire di nuovo.
"Parlaci"
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𝒿𝑒 𝓉'𝒶𝒾𝓂𝑒 - Petit
FanfictionPerché infondo, le storie d'amore sono tutte uguali. Ci vuole un millisecondo per rendersi conto che un paio di occhi sono diventati il tuo paio di occhi preferito. Ci vuole un millisecondo a fremere sotto il suo tocco. Ci vuole un millisecondo per...