"Variazione di classico, ma per chi mi ha preso"
Sono buttata sul letto con Marisol, lamentandomi del compito assegnatomi dalla Celentano. Non è fatto con cattiveria, lo si capiva dai complimenti espressi nella lettera, ma rimane pur sempre una brutta gatta da pelare per me.
"Dai che ce la fai, non verrà benissimo, ma non posso proprio immaginare di vederti fare una figuraccia"
"Isa?"
Ci giriamo sia io che l'altra ballerino verso la porta, dove appoggiato allo stipite c'è Salvatore.
"Che succede?"
Gli chiedo vedendolo leggermente più giù rispetto al normale.
"Hai da fare?"
Scuoto la testa in senso negativo, in fondo ho finito le lezioni e sto perdendo un po' di tempo in attesa della cena.
"Vieni, scusa Mari ma te la rubo un po'"
"Fai pure"
Arrivati fuori, vedo un grande casino sul divanetto. Fogli sparsi dappertutto, penne lanciate a destra e a manca.
"Problemi di scrittura?"
Mentre mi siedo, butto un po' l'occhio sui suoi appunti stropicciati.
"Si, non so come fare. Io in inglese non sono proprio portato, ma non riesco nemmeno a scriverci le barre"
Sorrido al suo broncio a dir poco adorabile, che mi porta a stringergli una guanciotta.
"Che canzone è?"
"Take you dancing"
I miei occhi si illuminano al pezzo che, per mia fortuna, ho anche sull'Mp3 che ci è concesso tenere.
"Aspettami un attimo"
Corro letteralmente in camera notando lo sguardo incuriosito di alcuni dei ragazzi, ma poco mi importa al momento.
Con in mano l'oggetto tanto ambito ritorno fuori trovandomi un Salvatore più che confuso.
"Vuoi ballare con me?"
Lui non capisce subito, ma sperando nell'illuminazione divina mi dà corda.
Faccio partire la canzone che dovrà cantare, iniziando a muovermi a tempo. Non ci vuole molto a farci sciogliere, non a caso iniziamo a fare gli scemi improvvisando anche un tango. Mi fa fare una piroetta su me stessa seguita da un casque fatto in modo abbastanza pericoloso. La seconda volta che parte il ritornello inizia a canticchiare ed è proprio lì che i suoi occhi si illuminano.
"Sei un genio"
Mi stampa un veloce bacio sulla fronte per poi buttarsi a capo fitto nella scrittura. Sorrido, felice di essergli stata utile, ma intuendo che ora era entrato nel focus decido di andarmene.
"Dove sei stata pupa?"
Gli abbracci di Kumo mi coccolano come una cioccolata calda in pieno inverno.
"Ero fuori con Salvatore, aveva il blocco dello scrittore"
Ci sediamo sul divano, accoccolati l'uno all'altro.
"Siete carini, sai?"
Lo guardo incuriosita, so che Tiziano è sempre sincero quando parla quindi sono curiosa di capire a cosa si riferisce.
"Non lo so, siete piccolini. Mi fate pensare a me e la mia ragazza"
Roteo un po' gli occhi, per l'ennesima insinuazione nel giro di pochi giorni. Dall'avvicinamento di Matteo e Valentina, l'amore è scoppiato in casa e si inizia ad ipotizzare chi potrebbero essere i prossimi.
"Non iniziare pure tu con questa storia"
"Non intendo che lui ti piaccia o viceversa. Avete una bellissima chimica, raramente si conoscono persone in così poco tempo che risultano essere così giuste per te. Goditi questo rapporto, in amicizia o come vuoi tu"
Mi stampa un bacio sulla guancia, ma è come se non lo sentissi per quanto le sue parole mi hanno toccato.
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𝒿𝑒 𝓉'𝒶𝒾𝓂𝑒 - Petit
FanfictionPerché infondo, le storie d'amore sono tutte uguali. Ci vuole un millisecondo per rendersi conto che un paio di occhi sono diventati il tuo paio di occhi preferito. Ci vuole un millisecondo a fremere sotto il suo tocco. Ci vuole un millisecondo per...