18.

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"Vieni con me"

Vengo trascinata mentre sto cucinando, quindi mi tocca fare un sorriso di scuse a Stella.

"Non potevi aspettare cinque minuti?"

Lui nega con la testa e solo ora noto il sorriso a trentadue denti che sta sfoggiando.

"Voglio che tu sia la prima"

"La prima per cosa?"

Non mi risponde, dato che siamo appena arrivati in camera sua. Sul suo letto c'è un computer con delle cuffie attaccate che mi porge immediatamente.

"Ascolta e basta"

Già dalle prime note riconosco il suo inedito che dovrà essere prodotto. Sbarrò gli occhi, perché con la produzione e le ultime aggiustature risulta essere una vera hit.

"Lo porto in puntata, ti rendi conto?"

Lo riempio di baci appena la musica termina. È stupendo non saprei nemmeno come descriverlo.

"Sono fiera di di te Sasy"

Ci concediamo un lungo bacio pieno d'emozione che mi fa fare almeno dieci salti all'indietro al cuore.

"Ti piace davvero?"

Noto la punta d'insicurezza nel suo tono, ma non ammetto che sia insicuro su questo.

"Amore è stupendo, ti meriti questo ed altro. Anzi sono sicura che questo sia solo il tuo punto d'inizio"

"Come mi hai chiamato?"

Non so se ha ascoltato davvero le mie parole, focalizzandomi sulla mia confessione implicita.

"Sasy"

Lo sfottò un po', facendogli mettere su un adorabile broncio.

"Dai dillo"

"Sasy, questo ho detto"

Si butta su di me con fare minaccioso iniziando a farmi il solletico.

"Okay okay, lo ridico ma ora basta"

Sto veramente morendo, tra poco mi inizierà a mancare l'aria.

"Amore"

Mi schiocca un bacio alla Petit fenomenale e se basta così poco per renderlo felice, lo chiamerò così ogni secondo della mia vita.

"Sei speciale"

"Sei agitata per la puntata?"

Io e Simo stiamo in giardino, accoccolati sotto una grande coperta.

"Non lo so, cioè più si va avanti e più si fa serio. I professori si fanno le loro idee e io ho paura di essere messa in sfida"

Mi accarezza dolcemente i capelli, pronto a rispondermi.

"Se qualcuno tra noi rischia la sfida sono io, è impensabile provare a mandarti fuori"

Gli sorrido grata, iniziando a riflettere davvero sull'importanza che il ragazzo ha per me.

"Sai che fuori di qui non ho tanti amici?"

Lui si fa subito serio, capendo che è il momento confessioni.

"Non ho mai trovato persone che mi volessi davvero bene. Io cercavo magari di integrarmi, ma sono sempre stata definita una sfigata. Magari perché ero più timida o perché stavo sempre in sala a provare. Ma non riuscivo mai a trovare qualcuno che mi facesse essere a mio agio come lo sono con te"

Per invitarmi a parlare mi fa dei teneri grattini sulle gambe.

"Mi prometti che anche fuori continueremo a sentirci?"

"Ma certo, soprattutto quando salirai a Roma per il tuo Petit. Non so se lo dimostro, ma senza di te qui non ci sarei riuscito a stare così serenamente. Se sto male, se ho bisogno di ridere, se voglio provare o voglio semplicemente parlare la mia scelta sei e sarai sempre tu, lo sai vero?"

Annuisco stringendolo forte a me. Sono fortunata.

𝒿𝑒 𝓉'𝒶𝒾𝓂𝑒 - PetitDove le storie prendono vita. Scoprilo ora