Zombie vs zombie

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Quando apro gli occhi, Rufy sta combattendo contro Wapol, che ora sembra essersi trasformato in un brutto ibrido tra un umano e una casa, mentre Chess e Kuromarimo sono inspiegabilmente fusi insieme.  

Un frutto del diavolo...

Quando provo ad alzarmi sento uno strano dolore al petto, come se fosse attraversato da tanti spilli, e finalmente ricordo. Non ho fatto in tempo a diventare intangibile e per qualche altra ragione non mi sono accorta dell'abominio formato dai due scagnozzi arrivare alle mie spalle. Non sono morta ovviamente, ma devo essere svenuta, è vero che la mia percezione del dolore è ben diversa da quella di un comune mortale, si può dire che in determinate situazione è quasi inesistente, ma ho dei limiti anche io, svenire è sempre stato un meccanismo di autodifesa, funzionale anche se fastidio. Mi tocco istintivamente il petto, ma i fori sono stati coperti da bende molto strette e imbevute di un disinfettante maleodorante, deve essere stato Chopper, che ora sta combattendo contro Chess e Kuromarimo; la strana renna sembra molto diverso da prima, non sembra essere in sè, quasi avesse assunto qualcosa di stimolante, alcune sue caratteristiche fisiche sono estremamente accentuate e non credo sia completamente padrone delle sue facoltà in questo momento, dopotutto anche io posso comprendere cosa si prova nel combattere l'uomo che ha ucciso tuo padre, nessuno riuscirebbe a rimanere freddi e disinteressati.
Cerco le mie spade e mi rendo conto che non sono nei foderi legati alla mia cintura e non sono nemmeno vicino a me. Le cerco con lo sguardo, ma per qualche strana ragione ho la vista offuscata.

-NON HAI IL DIRITTO DI TENERE PER TE QUEI DOTTORI! LORO DEVONO CURARE TUTTE QUELLE BRAVE DEL VILLAGGIO!- Rufy urla inascoltato, Wapol gli risponde infliggendogli un pugno abbastanza forte da scagliarlo contro la cinta muraria del castello. Chopper urla il nome del ragazzo, poi blatera altere parole che si mischiano al verso di una renna vera e propria, rendendolo incomcomprensibile, per poi gettarsi impulsivamente contro Wapol. Il risulto è ovviamente scontato.

-Tu sei quell'abominio che quel dottore ciarlatano credeva suo figlio, vero? Credevo che quell'imbecille di Dorton ti avesse ucciso! Ti avremmo fatto un favore, non è vero? Chi mai potrebbe accertati?! Questa volta me ne assicurerò personalmente!- Wapol ride a sguarcia gola e non è un suono piacevole, le quattro braccia dell'unione Chess-Kuromarimo afferrano Chopper per la gola e per i fianchi e lo spingono verso la bocca gigantesca del loro capo, mentre la renna ha improvvisamente smesso di opporsi. La mia vista è tornata nitida, ma quello che vedo non è affatto rassicurante: Rufy è incastrato nel muro, Sanji non riesce più ad alzarsi e le mie spade sono legate alla cintura di Wapol.

-MA TI SEI VISTO ALLO SPECCHIO?- ad urlare è Nami, si sta sporgendo troppo in avanti fuori dalla finestra.

-Dici a me ragazzina?- Wapol parla e per fortuna i suoi scagnozzi allontanano per un attimo Chopper dalla sua bocca.

-SI! DICO A TE RAZZA DI IDIOTA! CHIAMI CHOPPER ABOMINIO, E ALLORA TU COSA? SEI UNA CASA DI LATTA E GRASSO! CHE SCHIFO! PER NON PARLARE DI QUELLA SPECIE DI ZOMBIE DI PAGLIACCIO RICUCITO MALE CHE TI PORTI DIETRO!- le parole di Nami hanno il preciso scopo di distrarlo, non a caso ha utilizzato la parola "zombie", ma non c'è modo che io possa riprendere le spade con facilità, non adesso che è riuscita a colpire il suo ego gonfiato e a farlo arrabbiare sul serio. Forse potrei riuscire a staccare Rufy dalla parete, che nel frattempo non ha smesso di insultare Wapol.

-Non credo tu voglia davvero farlo...- mi blocco immediamente. Wapol sta per inghiottire Chopper e probabilmente un mio movimento accellererebbe il processo.

-Bastardo!-

-Ahah! Siete voi gli stolti! Perchè rischiare la vita per questo stupido posto? Avreste dovuto farvi gli affari vostri! Chessmarimo colpiscili tutti!- Chessmarimo tende l'arco dritto verso Nami, non serve a niente rifugiarsi nella camera perchè le fracce sono infuocate, mentre la parte inferiore del corpo e le altre due braccia puntano degli strani aculei giganti di ferro verso me, Rufy e Sanji. Dubito che la sua mira sia così precisa, ma non ho alcuna intenzione di rischiare e affidarmi al caso. Ma allo stesso tempo non ho alcuna idea su come uscire da questa situazione. Se solo Chopper non se ne stesse lì inerme e provasse quantomeno a liberarsi, ma le parole di Wapol devono aver risbloccato una serie di passati traumi troppo pesanti perchè ora possa contrarsi sul presente.

Se il mio finire in questa ciurma di pirati era destino, allora il destino è davvero stronzo!

Di questo passo sarò l'unica a sopravvivere! Se solo potessi moltiplicarmi! Questo maledetto frutto del diavolo è inutile!

Qualche anno prima
-Il frutto Rei Rei? E in cosa sarei simile ad un fantasma? L'unica cosa che riesco a fare da quando l'ho mangiato e staccarmi e riattaccarmi gli arti a piacere, ma se non sbaglio esistono altri quirk che fanno la stessa cosa!- do una breve dimostrazione delle mie parole al pirata anziano che Johnny ha consultato per avere più informazioni sul frutto del diavolo che i cadetti hanno sottratto al carico sequestrato della sua nave e io ho mangiato. Jhonny mi sgrida, per poi chiedermi gentilmente di non amputarmi più volontariamente una mano con la spada.

-Ragazzina, tu non hai ancora compreso niente dei poteri che quel frutto ti ha donato! Se sei concentrata solo sul sopravvivere alla morte, non sarai niente di più di un cadavere ricucito capace di camminare.- il pirata apre quello che sembra un diario di bordo e me lo porge, indicandomi i primi tre righi della pagina con il disegno del frutto Rei-Rei.

<<Giorno 10 di viaggio, a tre ore dallo sbarco sull'isola denominata "isola delle rose". Siamo entrati in contatto con gli abitanti di una città dalle case tutte vivacemente colorate, non sembrano ostili, nonostante le strane pitture in volto che ricordano dei teschi umani privi di pelle. Tutti portano delle rose intrecciate nei capelli.>>

Il vecchio pirata mi indica un altro rigo.

<<Il mio equipaggio ha dato fuoco alle case, una parte dei cittadini verrà presa sulla nave come merce di scambio per il prossimo mercato nero. Gli anziani si sono tutti radunati in una piazza, attorno ad un particolare altare, anche questo decorato con rose, tra le candele accese è posizionato su un cuscino di velluto uno strano oggetto a forma di teschio. Una donna anziana viene obbligata a rilevare l'entità di quell'oggetto sacro, e dalla descrizione capisco trattarsi di un frutto del diavolo, che però la donna chiama "Anatema dei non morti". Questo frutto viene venerato da generazioni come potente amuleto in grado di indicare agli spiriti dei morti la strada per tornare nel regno dei vivi in un particolare momento dell'anno, quando il confine tra i due mondi è debole. Alcuni uomini della ciurma ridono, perchè sono ignoranti.>>

-E quindi? Oltre ad avere la prova che siete degli uomini orribili, questo come dovrebbe aiutarmi?- restituisco il diario.

-Nella mia lunga carriera da pirata ho inseguito per tutto il grande mare le tracce lasciate da questi frutti miracolosi e ne ho collezionati un numero così elevato da potermi considerare un esperto. Tu usi quel frutto come un banale paramisha, che spreco! Quel frutto è un rogia mia cara!- i rogia sono tra i frutti del diavolo più potenti perchè fondono l'essenza fisica del possessore con l'essenza più pura dell'elemento a cui sono abbinati.

-Non è possibile! Quale sarebbe il mio elemento allora?-

-Tu sei troppa scettica per poter comprendere e utilizzare a pieno i tuoi poteri. Tu non sei più completamente umana, hai la capacità di controllare la morte e la vita a piacimento, ma la sfrutti semplicemente per spaventare altri ragazzini come me. Quel villaggio non venerava semplicemente un frutto dalla forma di teschio, tra i più anziani del villaggio veniva scelto uno che avrebbe morso il frutto e il momento dopo veniva decapitato, ma subito perdeva la sua consistenza materiale e poco dopo tornava come fantasma, perchè ovviamente non era veramente morto grazie ai poteri del frutto. Per questo credevano che gli spiriti potessero tornare al mondo dei vivi, perchè uno di loro lo faceva veramente, anche se noi sappiamo non essere uno spirito. Poi quell'anziano moriva poco dopo, il frutto si rigenerave e il ciclo si ripeteva.- i suoi occhi brillano mentre parla.

-Continuo a non capire...-

-Te l'ho già detto, sei troppo scettica. Io non posso aiutarti ad utilizzare i tuoi poteri se prima non liberi la tua mente e il tuo cuore. Solo quando il tuo animo sarà leggero come una piuma, potrai viaggiare tra i due mondi e fare qualsiasi cosa vorrai. Trai frutti del diavolo, il tuo è uno dei più pericolosi e dei più potenti, ma nelle tue mani è poco più di uno scherzo della natura!- urla quest'ultima parte della frase e sono così concentrata sulle sue parole che non mi rendo conto della sua mano nella mia pancia, letteralmente. Sono inconsciamente diventata intangibile.

Presente
Forse potrei possedere il corpo di Chessmarimo, dovrebbe essere già morto, quindi per me dovrebbe essere più facile.
-UMI! SALVA I MIEI AMICI!- l'urlo improvviso di Rufy quasi mi spaventa, ma allo stesso tempo genera la stessa sensazione di una scossa elettrica.
-Si, capitano.-

Angolino autrice
Scusate la lunga pausa!
    

Io non sono un pirata! (One piece x OC) SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora