-ROTTA VERO ALABASTAAA!- urla il capitano dondolando pericolosamente sulla polena a testa di capra.
-BASTA RUFY! È LA QUINTA VOLTA CHE LO URLI, SIAMO GIÀ IN ROTTA PER ALABASTA!- le risponde ,a sua navigatrice. Questo siparietto va avanti più o meno da un'ora, da quando siamo entrati nelle acque calde che secondo Vivi sono proprio quelle che circondano la sua isola natia.
-Ma guarda un pò tu se dovevo ritrovarmi uno scimpanzé come capitano...maledizione...- senso farfugliare a Nami quando le passo vicino, anche se non lo vuole ammettere sta incominciando a divertirla questo teatrino, ma comunque ricontrolla la rotta non appena Rufy smette di urlare.
-Vuoi un secondo parare?- appoggio le mani sulla mappa appoggiata su un barile qualunque e tenuta ferma da un banale calice, vuoto per di più.
-Puoi togliere la tue sudicie mani dalla mia mappa?-
-Mi offendo... sai bene che su questa nave le mie mani sono le più pulite... dopo le tue mia cara navigatrice!- le prendo una mano e la porto vicino alle mie labbra, ma prima che possa darle un innocuo bacetto lei la ritrae bruscamente.
-Ti stavi annoiando e hai deciso di infastidire proprio me?- mi guarda male, ma ho visto chiaramente le sue guance arrossire.
-Lungida me rischiare di finire sul fondo del mare, di nuovo... Dovresti smetterla di controllare quella vecchia mappa ogni minuto Nami.-
-Sono io la navigatrice, è il mio compito! Il tuo secondo parere riguardava una valutazione psicologica?- lei sbuffa e traccia una linea con la matita sopra una linea già esistente, in realtà sembra che stia ripassando sempre lo stesso tratto chissà da quanto, a breve il sottile foglio della mappa che Vivi ci ha prestato si strapperà.
-In realtà no, volevo ricontrollare la rotte per tranquillizzarti, ma se hai bisogno di parlare di qualcosa ti ascolto...- sbuffa qualcosa che non riesco a capire.
-Insomma rossa, non devi sentirti in colpa per aver sbagliato rotta in un mare sconosciuto. E poi quell'errore ci ha permesso di trovare una dottoressa che ti curasse.- sbatte i pugni sul barile, il calice traballa.
-M-Ma Wapol...-
-Wapol, Wapol chi? Intendi l'uomo che ho lanciato giù dalla montagna? Non sarà più un problema. E basta rimuginare sul passato, quello di solito è il mio hobby preferito. Nessuno è morto e abbiamo anche un dottore di bordo. Davvero rossa, ti stai facendo troppi problemi. La rotta è giusta, basta.- alzo lo sguardo verso di me e accenna un sorriso, ma prima che possa aggiungere altro Usopp sbuca da dietro l'albero maestro con una renna avvinghiata alle sue spalle e si intromette tra di noi.
-A propositoooo Umi-chan/- dal tono di voce capisco essere estremamente entusiasta.
-Non chiamarmi mai più così.-
-Sissgnora! Signora Umi-san!- nel frattempo Nami è tornata a controllare la mappa.
-Dimmi Usopp, forza.- mi siedo sul pontile incrociando le gambe.
-Come hai fatto a muovere le spade da lontano? Si insomma, sembrava telecinesi! Oppure era una roba da fantasma, come si dice, poltergeist?- mi piacerebbe avere una risposta chiara per il ragazzo, ma non sono abituata a parlare dei miei poteri, tantomeno sono capace di descriverli, figuriamoci cercare di spiegare qualcosa che non sapevo nemmeno di poter fare. Non ho idea nemmeno del significato di "poltergeist".
-Volevo impossessarmi del corpo di quei due sottoposti. Ma a quanto pare ho finito per farlo con le mie spade. Non sono bene come abbia fatto, mi sono solo concentrata intensamente sull'obiettivo...- sono passati giorni, ma da allora ho provato a ripetere la stessa cosa senza ottenere gli stessi risultati, così ho incominciato a fare meditazione con Zoro -a quanto pare è un esperto di meditazione, dice che è fondamentale praticarla se si vuole essere spadaccini bilanciati e concentrati, anche se ripeta semplicemente le parole del suo maestro di dojo e mediti per abitudine-. La meditazione è utile, è anche abbastanza rilassante, ma non sono ancora riuscita ad entrare completamente nel meccanismo di atarassia ed estraneazione, così piuttosto che non pensare a niente, penso troppo.
-Che figataaa!- Usopp è in attesa che continui, ma non saprei davvero come.
-M-mi hai salvato la vit/-
-Alt! Ne abbiamo già parlato Chopper, non è necessario che ripetiamo lo stesso discorso...- anche perché questo significherebbe vederlo piangere per un'altra mezz'ora. Comprendo il fatto che lui mi sia riconoscente, ma dipingere come un'eroina ogni qual volta si rivolge a me non è cosa più lontana dalla realtà, dopotutto io non salvo nessuno per bontà d'animo, non faccio nulla senza una motivazione concreta. Ho iniziato a riconoscere questa ciurma come qualcosa di più di un gruppo di pazzi pirati, ma qualcosa di simile a quello che comunemente viene definito "amicizia", pur non capendone bene il significato. Non poteva lasciarli morire per tanti motivi, inanzitittuo sarei rimasta senza equipaggio, bloccata con una nave ingovernabile in una fredda isola nella Rotta Maggiore, avrei perso il bottino che Vivi mi ha promesso una volta salvata Alabasta, poi avrei perso l'obbiettivo primo di questo viaggio, uccidere il mio capitano. Devo ammettere di averli salvati anche per un altro motivo però: perché sarei rimasta sola. Non conoscevo ancora Chopper, non avevo motivo di preoccuparmi della sua vita, dal momento che a lui sembrava non importare granché, ma aiutarlo a liberarsi mi avrebbe garantito vantaggio su Wapol. Certo, questo non gliel'ho detto -così come mi hanno consigliato Sanji e Vivi-.
-NAMI!- Zoro si lancia giù dalla postazione di vedetta, con grande stupore di tutto atterra senza farsi male.
-Era necessario?- mi scappa. Mi lancia un'occhiataccia.
-CI SONO DUE NAVI A POPPA, È LA MARINA!- il ragazzo dai capelli verdi ha già sfoderato due spade, non che servano a qualcosa adesso, mentre tutto il resto della ciurma è preso un momento dal panico. Ovviamente Rufy ride.
-Si combatte!- il capitano inizia a massaggiarsi le spalle, poi ruota il colla, fa un paio di piegamenti, il tutto mentre Nami da ordine di virare a destra.
-HAI INTENZIONE DI DARCI UNA MANO TU?- Nami mi lancia il boccale di prima, ma questo mi attraversa senza colpirmi, essere intangibile è una capacità alquanto utile e ultimamente ne sto facendo uso molto spesso -non voglio più essere colta alle spalle da deboli combattenti-.
-Se me lo chiedessi "per favore" potrei anche pensarci...- mi alzo e sistemo il cappello che porto, cerco le sigarette, ma scopro con grande dispiace di averle finite. Sbuffo sonoramente e allora Nami mi lancia anche la matita, anche questa mi trapassa e finisce per scontrarsi all'albero maestro. Nel mentre salgo le scale per raggiungere il ponte superiore vedo un lampo di luce rossa in lontananza, è nascosto da una delle due navi della marina, ma sono certa di aver visto una fiamma provenire dal mare -teoricamente lo so che è impossibile-. Il tempo di sbattere le palpebre e la nave è solo una carcassa di legno in fiamme che cola a picco. Si sente un urlo, man mano che si avvicina si distingue una risata, è molto simile ad una ormai familiare. Ed eccola risata a cui ultimamente sono abituata: per qualche motivo Rufy ha incominciato a ridere e a sventolare il suo cappello di paglia in aria. Tutti sulla nave si sono fermati a guardarlo increduli. Che sia strano era indubbio, ma abbiamo i cannoni della marina puntati contro e lui si limita a fare una strano balletto. Un altro lampo di luce e poi una fiamma rossa incendia la nave superstita, sciogliendo i cannoni un momento troppo tardi che siano sparati.
-OH CAZZO! CHE SBADATO, SCUSATE!- la voce appartiene all'uomo che si sta avvicinando verso la Going Merry su una strana barchetta. Come potrei dimenticare la sua voce, non si dimentica il primo grande fallimento da spadaccina votate alle esecuzioni capitali. Una palla di cannone viene respinta dalla pancia elastica di Rufy, un'altra viene tagliata in tre parti da Zoro, l'ultima mi tocca prenderla in pieno.
-Perché diavolo lo hai fatto idiota!- qualcuno sta raccogliendo la mia testa, sento delle mani calde stringere il viso.
-Non posso morire...come mai continuate a dimenticarlo...-
-Non me ne frega niente! Non farlo più Umi!- Nami si assicura di tirarmi uno schiaffo prima di rimettere la mia testa al suo posto. Chopper sta riattaccando il braccio sinistro alla spalla, mentre Vivi raccoglie i pezzi della gamba destra.
-Questa è tua vero, Miracle?- l'uomo che ha distrutto le due navi con due soli pugni infuocati mi lancia la mano destra, miracolosamente rimasta sulla ringhiere di legno, dove ora lui è in piedi. Il viso di Rufy è rigato da due grosse lacrime, che dal sorriso a trentadue denti direi essere lacrime di gioia.
-Grazie... Ace!- si limita a sorridere.Come non mi sono resa prima conto che i loro sorrisi sono identici!?
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Io non sono un pirata! (One piece x OC) SOSPESA
FanfictionQuando il capitano Monkey D. Rufy decide che diventerai un membro della sua ciurma pirata, niente e nessuno potrà farlo desistere. Rufy vuole Umi come sua compagna nel viaggio per la Rotta Maggiore, nonostante lei lo abbia quasi decapitato, nonostan...