Neve rosa cade sopra Drum

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Liberare la mente è una di quelle attività astratte che praticamente non hanno una chiara metodologia di esecuzione. In qualche modo ci devo riuscire, quantomeno provare, se voglio ottenere qualche risultato dal frutto del diavolo che ho volontariamente -anche se sotto costrizione- deciso di mangiare. La responsabilità è tutta mia e solo con me posso prendermela.

Ma non c'è tempo per l'auto-commiserazione Umi! Anche perchè dopo aver urlato con estrema convinzione "si, capitano", non puoi che risolvere questa situazione in maniera plateale ed efficacie, o altrimenti ti sentirai in imbarazzo e mortificata a vita!

La vocina nella mia testa non mi aiuta a concentrarmi. La verità è che non ho mai fatto affidamento solo e soltanto sui miei poteri "speciali", tutto il contrario, ho sempre riposto estrema fiducia nelle mie capacità di spadaccina e nelle mie due spade, forse perchè dentro di me non mi sono mai perdonata di aver mangiato quel frutto, di aver scelto di diventare il mostro che tutti descrivono, e nonostante io l'avessi fatto per evitare la vergogna a mio fratello, l'ho comunque deluso -non ho ancora elaborato l'informazione che mi ha dato Zoro, fin quando non lo vedrò non crederò che anche lui, proprio lui, ha mangiato un frutto del diavolo-.
L'avversione per i frutti del diavolo nasce dalle storie che nostro padre ci raccontava, su pirati egocentrici diventati folli con il complesso di dio, che portavano distruzione e morte per il loro personale divertimento, e ovviamente aveva storie tremende anche su uomini retti della marina, che avevano ceduto alla brama di potere, diventati spietati al pari dei pirati che combattevano. Anche nostra madre non aveva una buona considerazione dei pirati che avevano mangiato un frutto del diavolo, per lei era come tradire il mare, rifiutarlo, dal momento che i possessori dei frutti sono condannati a morire intrappolati dal mare, il loro elemento primo. Devo aver interiorizzato il loro disprezzo e deciso di non potermi affidare ai miei nuovi poteri, forse devo aver incominciato ad odiarmi proprio per questo. È come sapere di avere un piccolo mostriciattolo che vive dentro di te, che tu hai invitato ad entrare e ora non puoi più cacciarlo via. Tornando indietro probabilmente accetterei la proposta di quel vecchio pirata di seguirlo al villaggio doveva aveva trovato il frutto e apprendere tutto il possibile dai suoi abitanti -ma lui era un pirata e io odio i pirati-.

Dovevo liberare la mente. Missione miserabilmente fallita. Brava Umi...

Non riuscirei mai a riprendere le spade abbastanza velocemente da impedire a Chessmarimo di scoccare le frecce, nemmeno se riuscissi a diventare invisibile.

Rinunci così facilmente?

Rinunciare è sempre stato un meccanismo di autodifesa, giustificandolo con la sopravvivenza, ma sono consapevole di essere forte.

Sono forte, la più forte. Potrei uccidere Wapol in un battito di ciglia e con il minimo sforzo.

Non si tratta di potere, ma di volere.  O forse nemmeno di quello, io voglio davvero aiutare Rufy e la ciurma.

Allora forse è paura...

Lo so da tempo che la mia forza deriva dalla paura, nonostante io mi presenti come una fredda e impavida spadaccina. Dopo la morte dei miei genitori, mi sono allenata fino a sputare sangue, ho perfezionato le tecniche di mio padre, ho appreso tutto quello che potessi dalla marina, perchè avevo paura di morire come loro. Ho rifiutato i miei poteri perchè avevo paura di loro, e avevo paura di lasciarmi trasformare da essi. Ho allontano Aito perchè avevo paura di perdere anche lui, avevo paura di poter riprovare lo stesso dolore provato per i miei genitori. Sono diventata una solitaria mercenaria perchè avevo paura di avvicinarmi alle persone, avevo paura di incominciare a credere in qualcosa e voler lottare per qualcuno, fino alla morte. La mia vita è trascorsa all'insegna della sopravvivenza, scegliere solo per i soldi, uccidere prima di essere uccisi, scappare prima di essere coinvolti, odiare perchè amare è pericoloso.
Per i soldi ho incontrato Rufy, ma non sono riuscita a scappare e sono rimasta coinvolta con questa strana ciurma.

Io non sono un pirata! (One piece x OC) SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora