Accendino di sopravvivenza. Alabasta all'orizzonte

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-Sei arrabbiata con me, non è vero Umi?- nonostante fossi concentrata sulle onde all'orizzonte,  avevo avvertito i passi di qualcuno avvicinarsi e istintivamente portato le mani alle spade, ma quando ho sentito l'inconfondibile passo palmato di un papero le ho abbassate. La voce di Vivi è bassa, poco più di un sussurro, e tremolante.

-Perchè dovrei esserlo principessa?- lei si avvicina, anche se rimane abbastanza lontana, deve sentirsi più al sicuro così in mia presenza, anche se credo sappia benissimo che sarebbe comunque inutile se volessi farle del male. Ma allo stesso, se avessi voluto farle del male, lo avrei già fatto, e sa bene anche questo, e questo le da il coraggio per parlarmi, nonostante stia chiaramente lottando con il suo istinto di sopravvivenza che le urla di scappare via. 

-Ti prego, non chiamarmi così... anche se credo tu lo faccia con sarcasmo.-

-Può darsi.-

-Dopo l'attacco di quei pirati in mare, beh, hai iniziato a trattarmi con più freddezza. Ma dopo Little Garden mi eviti completamente!- 

-Ora non mi sembra di starti evitando. Odio tanta gente, sul serio, ma non rientri ancora tra questa.- devo ammettere di non avere un'aura positiva e rassicurante, dati i recenti avvenimenti, ma non ho alcuna intenzione di farle del male, ma capisco le sue paure.

-Menti!- alza un po' la voce, poi chiede immediatamente scusa. Devo accendermi una sigaretta, ma non trovo l'accendino, probabilmente Sanji deve essersi dimenticato di restituirmelo. Vivi cerca qualcosa nella sacca che porta sul dorso il suo papero, Karoo. Non chiedetemi perchè un papero... perchè non un cavallo? Poi allunga una mano verso di me. 

-Tieni.- appoggia tra le mie mani un accendino, è uno di quelli con il coperchio, in metallo, sembra essere quasi un oggetto da collezione, la scocca in metallo, probabilmente rame ricoperto di foglia d'oro, è finemente decorato con motivi tipici di Alabasta -così sono decorati tutti i gioielli di Vivi-. 

-Per quale motivo hai un accendino tu?-

-Ah no, io non fumo! Però Igaram ha insistito che ne portassi uno nel kit di sopravvivenza che mi ha dato, nel caso dovessi accendere un fuoco. Puoi tenerlo tu!-

-Guarda che non lo considererò una rata del pagamento per il mio lavoro, cara mia principessa.- prendo l'accendino e accendo finalmente la sigaretta. Lei fa cenno di no con la testa. Ripete il gesto quando le offro la stessa sigaretta. La riporto tra le mie labbra e mi siedo a cavalcioni sul parapetto della nave.

-La luna sarà piena tra un paio di giorni...- espiro e libero il fumo in aria. Ogni tanto mi diverto a formare dei cerchi con esso. Passano diversi secondi di silenzio.

-Ti piace la luna Umi?- 

-Dopotutto è bellissima... non credo esista qualcosa di altrettanto bello su questa terra... Smettila di fissarmi così, è imbarazzante e mi mette a disagio. Perchè non vieni anche tu a sederti qui?- lei è titubante, ma dopo qualche secondo decide di provarci. Mi scappa una risata quando al secondo tentativo finisce per sbattere il ginocchio al legno. Il parapetto non è poi così alto, ma la gonna che porta è alquanto scomoda per saltare.

-Aspetta...- mantengo la sigarette tra i denti, facendo attenzione a non romperla, e la sollevo, come si fa con i bambini, così che possa sedersi accanto a me.

-Grazie Umi!- dice arrossendo. Inspiro troppo profondamente che il fumo mi brucia la gola, tossisco e mi sfugge una risata. Vivi mi guarda con sospetto.

-Per caso nel tuo kit di sopravvivenza nascondi anche una bottiglia di rum?- ovviamente scuote la testa, un po' troppo energicamente. Accendo la seconda sigaretta e tiro un lungo respiro profondo prima di portarla tra le labbra, l'odore del mare di notte è completamente diverso da quello del mattino, è molto più pungente, ti lascia in gola un sapore forte e amaro di salsedine, quasi avessi bevuto la sua acqua, ma allo stesso tempo apre i polmoni, quasi stessi respirando per la prima volta. 

-In realtà sono anni che odio il mondo intero... una lunga storia... per questo sono sempre stata sola. Il caso mi ha portata su questa nave, o il destino direbbe qualcun'altro, ma che importa, ora sono qui e non posso certo tornare indietro. Quando ero piccola avevo una specie di sogno, ma presto ho dovuto ammettere a me stessa che ero stupido crederci, i sogni non possono avverarsi in un mondo del genere, è più probabile che diventino realtà le nostre paure e gli incubi. Servirebbe una quantità di fortuna irreale perchè anche il più piccolo dei sogni si avveri. Per questo ho rinunciato ai sogni e ho preferito credere solo alle mie capacità, le ambizioni e gli obbiettivi possono essere perseguiti e con il sudore e i sacrifici si possono realizzare...- la chioma azzurra di Vivi ondeggia delicata per il vento, le ciocche di capelli sembrano quasi piccole onde nel cielo scuro della notte.

-Non è triste vivere senza sogni?- chiede, stringendo le mani tra le gambe.

-Chissà, ci ho fatto l'abitudine e non ricordo come fosse avere un sogno... Però qualcuno è arrivato a dire che potrebbe prestarmi una parte del suo grande sogno, perchè non può esistere un essere umano senza sogni. Io ho sempre preferito essere sola, io sono sempre stata l'unica di cui potermi fidarmi, è vero, ma le altre persone che ho incontrato in tutti i miei viaggi non hanno mai fatto nulla per farmi cambiare idea, tutto il contrario. Fino a quando non ho incontrato Rufy e la sua ciurma, a loro sembra non interessare il mio passato, il mio frutto del diavolo, nemmeno il mio tentativo di ucciderli, semplicemente mi hanno lasciata stare sulla loro nave e viaggiare con loro per la Rotta Maggiore. E involontariamente ho finito per abituarmi alla loro presenza, era tanto tempo che non condividevo un pasto, un bicchiere di alcool, un letto, non se non ne avessi strettamente bisogno, e anche se all'inizio è stato strano, quasi innaturale, adesso mi sento a mio agio tra di loro, nonostante siano troppo caotici per me...-

-Loro sono pirati speciali... è bello che tu abbia trovato una nuova famiglia!- una famiglia?

-Tu stai rischiando la tua vita per il tuo popolo, per tuo padre, per il tuo regno, lo fai per amore ed è qualcosa di nobile certo, ma per una persona come me è anche estremamente stupido, perchè pericoloso, alle volte i sacrifici sono inutili e non richiesti. Lo sai che sono sempre stata contraria a questa spedizione contro Crocodile, ma loro non si sono tirati indietro e non ho potuto far altro che seguirli... tu stai combattendo per la pace per la tua famiglia, giusto? Allora non puoi biasimarmi per non essere così amichevole con la persona per la quale i miei a-amici stanno rischiando la vita... tu, Zoro e Nami siete quasi stati trasformati in cera, ed è solo un esempio!- 

-Hai ragione m-ma/- ha gli occhi lucidi.

-Non ti odio Vivi, ma non posso perdonarti per aver scaricato su di loro il tuo problema. La guerra in cui li farai combattere non ha nulla a che fare con loro, ma non si tireranno indietro, perchè vogliono far avverare il tuo sogno, perchè credono ancora nella speranza. Io non ci credo ancora abbastanza per rischiare la mia vita, e non mi scuserò per questo. Non posso fermarli e arrivata a questo punto sta pur certa che non resterò a guardare. Se sarà necessario ucciderò anche te, questo devi saperlo. Ma non sarà per odio.- 

-Va bene- deglutisce.

Restiamo a guardare la luna, in silenzio. Vivi sta piangendo, non posso sapere il motivo, e non le porgerò un fazzoletto per asciugarsi le lacrime. Deve avere la vista offuscata perchè non si è resa conto che siamo arrivati nelle acque di Alabasta, all'orizzonte la luce della luna disegna i contorni delle dune di sabbia della grande isola.

Io non sono un pirata! (One piece x OC) SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora