Erano passate ore dall'accaduto, ore in cui il principe Kaiser aveva badato alla principessa, sperando che riuscisse a riprendersi dalla botta alla testa che aveva preso durante lo scontro.
Il principe non sapeva esattamente a chi appartenesse quell'orrenda creatura che si era permessa di toccare la sua amata Ophelia, ma lo avrebbe scoperto e gli avrebbe tolto la voglia di fare quei brutti scherzi.
Le luci dell'alba sfioravano il suo viso diafano e perfetto, forse, l'unico difetto che poteva avere, era quello di possedere una cicatrice argentea a lato del sopracciglio destro. Una cosa quasi del tutto impercettibile.
Se l'era procurato quando era molto piccolo, avrà avuto cinque anni, e stava correndo nei corridoi del palazzo. Suo fratello lo stava inseguendo perché stavano giocando ad acchiapparella, ma molto spesso i loro poteri non controllati potevano ferire chi gli stava attorno.
Difatti, Drelormo aveva spaccato una finestra in un impeto di rabbia perché non riusciva a prendere il fratello maggiore e, inevitabilmente, un pezzo di vetro aveva colpito il principino.
Dovette rimanere con una benda attorcigliata alla testa per diverse settimane, prima che la ferita si rimarginasse, e suo fratello lo trattava come se fosse estremamente fragile.
Sorrise toccandosi quel punto guardando fuori dalla finestra e ammirando i colori dell'alba affievoliti dalla cupola di ghiaccio situata sopra quel luogo.
Poco dopo, i suoi occhi dalle iridi rosse e la sclera nera, si posarono sulla figura della sua amata, sdraiata sul letto. Il lenzuolo la copriva fino alla vita e una camicia da notte avvolgeva il suo gracile corpo.
Durante quelle ore, l'aveva sentiva mugugnare per il dolore e sussultava nel sonno come se qualcosa disturbasse la sua quiete.
Odiava vederla così, odiava la persona che le aveva fatto questo.
Si sedette su uno sgabello, vicino al suo letto e inizio a giocherellare con il lenzuolo di Ophelia, sperando di far passare più velocemente il tempo.
Era stanco e avrebbe voluto andare a dormire, ma non voleva lasciarla sola, non dopo quello che era successo quella notte.
Gli occhi erano cerchiati di nero e la vista diventava sempre più sfocata e più debole.
Drelormo varcò la soglia della stanza della principessa e guardò il fratello con fare preoccupato.
«Come sta?» chiese il nuovo arrivato.
Kaiser si voltò verso di lui e gli rispose:«Non si è ancora svegliata, ogni tanto bofonchia qualcosa, ma nulla di più»
Drelormo sospirò.
«La stai facendo tragica, si riprenderà presto, vedrai».
Il maggiore strinse i pugni.
«Hanno cercato di ucciderla e tu mi dici che sto esagerando?»
Si girò a guardare il fratello, gli occhi trasmettevano pura rabbia.
Drelormo scosse la testa, si mise le mani nelle tasche dei pantaloni e guardò il fratello, ricambiando il suo sguardo con indifferenza.
Non gli faceva paura e tanto meno aveva voglia di istigarlo ancora di più. Sapeva che sarebbe bastato veramente poco per fargli perdere le staffe.
«Dovresti andare a riposare, sei uno straccio»
«Sto bene» sibilò a denti stretti.
«Senti, lo so che non hai alcuna intenzione di separarti da lei, fratellone, ma per favore, vatti a coricare e dormi»
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Shadow - Il principe oscuro
FantasyDue regni, due civiltà ostili e una principessa marchiata dal fato. Ophelia, nata dall'unione di un angelo e di una mortale, principessa della Luce e secondogenita del re Honor II, non si trova bene all'interno del suo regno. Suo padre, disgustato d...