21. Living danger

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ASHLEY POV'S

Tornammo a casa e per tutto il tempo non gli rivolsi più la parola. Appena arrivammo, andai in cucina e aprii il frigo, mentre lui sparì al piano di sopra.

Cercai della vodka o comunque qualcosa di potente. Trovai del Whisky, quindi lo presi e lo versai in un bicchierino. Poggiai una mano sull'isola della cucina, e con l'altra buttai giù il bicchierino tutto d'un sorso. Sbattei l'oggetto di vetro sul tavolo e sorrisi.

I ragazzi non erano ancora arrivati, quindi c'eravamo solo io e lui...

Andai al piano di sopra e mi diressi nella camera di Tom. Mi tolsi i piccoli gioielli che portavo ai polsi e mi tolsi i tacchi. Appena finii, camminai verso il bagno e bussai per vedere se c'era Tom. Bussai un'altra volta, visto che non rispose nessuno, ma ci fu di nuovo silenzio.

Aprii la porta e mi girai per chiuderla, ma non ebbi nemmeno il tempo di girarmi, che venni sbattuta con forza contro il muro. Alzai lo sguardo e incontrai il suo.
Oscuro e cattivo.
Tenebroso e malizioso.

Probabilmente era appena uscito dalla doccia, dato che era tutto bagnato e con solo un asciugamano in vita.

Tom: Prima o poi qualcuno ti sbatterà per bene, ragazzina.

Disse toccandomi le labbra con il pollice. Rimasi senza parole.
Sinceramente non mi aspettavo una frase del genere...

Ashley: L'hai già fatto tu... senza il mio consenso.

Mi guardò negli occhi e fece un sorrisino.

Tom: Quello non era niente. Potrei farti di peggio.

Disse continuando a guardarmi. Ero schiacciata al muro, visto che con tutto il suo peso mi teneva ferma. Provai ad allungare la mano verso la porta, ma con la coda dell'occhio mi vide, quindi chiuse a chiave.

Tom: Ah - ah - ah.

Disse scuotendo la testa in segno di negazione. Buttò la chiave dentro il gabinetto e mi guardò di nuovo. Sorrise malizioso, portando la mia mano sull'orlo dell'asciugamano, ponendomi a sfiorargli il ventre. Portò la sua mano sulla mia vita e disse:

Tom: Guarda cosa potresti avere...

Disse, indicandomi con lo sguardo la mia mano che era sul suo ventre. Poi mi guardò negli occhi, bruciandomi viva con quel suo sguardo.

Tom: Ma chi lo sa a quale condizione... premio o punizione?

Mi percorse un brivido lungo la schiena, facendo sì che i miei capezzoli si irrigidissero. Ero senza reggiseno, dato che me lo tolsi prima, quindi si potevano notare i capezzoli duri. Sorrise data la mia reazione. Inclinò la testa e iniziò a succhiare la pelle del mio collo, ma non troppo aggressivamente.

Gemetti.

Ashley: I-io non posso...

Non alzò la testa, ma sentii le sue labbra muoversi sul mio collo.

Tom: E questo chi lo dice, piccola? Del resto sono io il tuo padrone.

Continuò a succhiarmi il collo, facendo scendere la sua mano lungo la mia intimità.

Ashley: T-Tom, ti prego, sta fermo...

Non mi diede retta, ma continuò a far scivolare le dita in quel punto.

Ashley: Tom... basta, per favore.

Alzò di scatto la testa e mi guardò abbastanza incazzato, iniziando a stringermi il collo.

Tom: Cazzo, per una volta reagisci senza tirarti indietro! Sono più che sicuro che anche tu lo vorresti, ma continui ad ignorare il mio tocco. Ho capito più che bene che la tua mente lotta per ignorarmi, mentre il tuo corpo desidera un singolo tocco da parte mia. La tua pelle rabbrividisce, la tua intimità è già bagnata, i tuoi capezzoli sono dritti e duri. Cazzo, smettila e reagisci!

My dark half - Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora