22. The strip club

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ASHLEY POV'S

La situazione era al quanto cupa. Bill beveva del Whisky, ma con la mente palesemente al trove. Gustav e Georg fumavano in balcone osservando la porta d'entrata.

Era tardi, molto tardi.

Mi appoggiai al muro vicino alle scale, accovacciata.

Quell'uomo era fottutamente pazzo. Potrei dire che l'aggettivo "pazzo" aveva un nome ed un cognome: Tom Kaulitz.

Continuammo ad aspettare per un po', fin quando non sentimmo una macchina parcheggiarsi nel garage. Poco dopo la porta si aprì rivelando due figure. C'era Tom con un ghigno beffardo e malizioso.

Natasha aveva tutto il trucco colato ed era spaventata a morte.

Lui era la morte.

Natasha salì al piano di sopra lanciando sguardi assenti a Bill.

Ashley: Cosa le hai fatto!?

Gli urlai contro, ma l'unica cosa che fece fu un mezzo sorriso.

Tom: Chi lo sa?

Disse dirigendosi verso il balcone. Georg e Gustav, vista la situazione, se ne andarono in salotto.

Ashley: Si può sapere perché ogni volta che fai qualcosa di accettabile, poi mi devi deludere sempre?

Dissi con gli occhi lucidi. Lui mi guardò, ma non disse nulla. Non sapevo cosa avesse fatto a Natasha, ma mi aspettavo il peggio. Girò lo sguardo verso la luna e si accese una sigaretta. Gli tolsi l'oggetto dalle mani e lo lanciai giù dal balcone.

Ashley: Cosa ti ha fatto diventare così?

Mormorai prima che aprisse bocca per la sigaretta. Si fermò a guardarmi, ma non con il solito ghigno. Mi bloccò le mani sulla ringhiera e formulò una frase.

Tom: Cosa ti fa pensare che voglia dirtelo?

Chiese, ma senza il solito tono saccente o pervertito.

Ashley: Io voglio saperlo.

Tom: Sta zitta.

Ashley: Dimmelo.

Tom: Vaffanculo Anderson.

Disse girandosi incazzato, per po' salire al piano di sopra e sbattere la porta. Notai che Bill non era più al piano di sotto e neanche gli altri due.

Rimasi leggermente spiazzata dal suo comportamento, ma provai a non pensarci troppo. Avrei voluto andar a parlare con Natasha, ma probabilmente era con Bill. Se Tom gli avrebbe visti insieme, dopo quello che è appena successo, non sarebbe finita bene...

Ormai ero stanca, troppo stanca, quindi mi buttai sul divano e chiusi gli occhi. Mi addormentai quasi subito, ma con milioni di pensieri che svolazzavano in testa.

Il risveglio della mattina seguente fu qualcosa di turbante. I ragazzi erano tutti in salotto seduti sulle poltrone, mentre Natasha era sdraiata accanto a me. Mi alzai lentamente, così da non svegliarla, e li guardai. Loro mi fissavano senza dire nulla.
Alla fine prese parola Bill.

Bill: Dobbiamo parlare.

Aveva un tono leggermente scosso.

Ashley: Buongiorno anche a te.

Dissi in modo problematico.

Ashley: Allora... che c'è?

Bill guardò Tom ed egli prese parola, ricambiando lo sguardo al gemello.

Tom: Sta notte abbiamo una gara.

Ashley: Che novità.

Dissi infastidita. Ma pensai soprattutto al modo in cui si rivolgeva a me, come se la sera prima non mi avesse mandata a fanculo.

My dark half - Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora