4. Non si tocca ciò che è mio

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ASHLEY POV'S

Tom mi stava guardando attentamente, probabilmente per capire la mia reazione e la mia prossima mossa. Beh, una cosa era certa; avevo bisogno di una macchina e di rinforzi

Ashley: ho bisogno di rinforzi

Tom: pf, quindi ora chiedi il mio aiuto?

disse con un ghigno e quel suo maledetto, ma bellissimo sorriso, quindi lo guardai male

Bill: in realtà ci dobbiamo andare comunque, perché Gabriel ha detto che deve vendicarsi con te

Tom: per?

disse, alzando un sopracciglio

Bill: hai ucciso le sue donne, solo perché non volevano ballare nude per te!!!

Tom: ah, vero

disse sorridente

Ashley: non sei normale... comunque, possiamo andare?!?

dissi alzando gli occhi al cielo

Tom: taci

cosa!?! voleva botte allora! iniziai a stringere i pugni e questa cosa lo divertiva, perché sapeva che avrebbe vinto lui

"Ashley!!!"

mi sentì chiamare da qualcuno, quindi mi girai. Vidi Kira e Dominique

Kira: mi hanno mandato questo

disse correndo verso di me. Ci fece vedere un video, dove c'era maya legata in una sedia e un tizio con una siringa in mano, contenente eroina.

Ashley: non ti pregherò di aiutarmi, sappilo

dissi a Tom, appena finì il video. Mi continuò a guardare

Tom: Bill, dà le tue chiavi ad Ashley

lo guardai negli occhi e feci un sorriso compiaciuto, visto che alla fine cedette, però, Kira, come al solito ci interruppe

Kira: cosa guiderò io?

Tom: tu e l'altra starete nella macchina di Gustav, come passeggere, mentre Bill guiderà. Georg e Gustav staranno nella macchina di Georg.

Ashley: bene, andiamo

andammo nel garage del centro commerciale e prendemmo le loro macchine. Poi vidi georg e Gustav seduti lì ad aspettare, nella macchina di Georg. Bill gli spiegò velocemente il piano e nel frattempo, Tom si affacciò al finestrino della macchina che avrei dovuto guidare.

mi alzò il mento e mi disse:

Tom: piccoletta, ricorda che nulla è dovuto, quindi sei in debito con me

Ashley: baciami il culo, Tom

dissi con un sorrisino e il terzo dito, ma lui mi prese il polso di scatto e me lo strinse

Tom: non sei l'eccezione, quindi fai la brava, se non vuoi diventare la mia nuova puttana da domare

ahh sì, dimenticavo... le loro "ragazze", venivano chiamate "puttane da domare" e venivano trattate come animali. Non erano puttane normali, ma puttane da "domare", proprio perché andavano addestrare come gli animali.

Bill: Tom, dobbiamo andare

mi guardò per un'altro po', poi salì in macchina. Partimmo a tutta velocità. Dovevamo seguire Tom, visto che lui aveva capito qual'èra il posto, ma non ci condusse lì. Scese dalla macchina e scesero anche tutti gli altri, compresa me

Ashley: mi spieghi che dobbiamo fare in questo sgabuzzino!?!

non mi rispose, ma poco dopo Bill mi lanciò una pistola

My dark half - Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora