«Ti prego, non lasciarmi qui.» Il tremito nella sua voce si unisce al fiume di lacrime che gli inonda il viso, mentre fissa l'entrata del centro di riabilitazione in cui sta per essere ricoverato. «Farò qualsiasi cosa ma, ti prego, non lasciarmi qui.»Louis non sa cosa gli faccia più male. Come sono arrivati a questo punto, o il fatto che questa sia la prima volta in cui riesce a scorgere una vera e sincera emozione sul viso di Harry. È sempre così perso, con un ago nel braccio o la polvere bianca nel naso, che è difficile immaginarlo davvero capace di provare qualcosa. «Ti amo,» singhiozza, e quelle parole gli fanno ribollire il sangue nelle vene. «Ti amo così tanto. Non puoi lasciarmi qui.» Il fatto è che Louis sa che Harry lo ama, e Dio solo sa quanto lo ami anche lui. Ha amato Harry più a lungo di quanto abbia amato se stesso, ma quelle due parole, adesso, in quel momento, non sono quelle che vuole sentire.
Harry le sta dicendo solo per salvarsi, ma stavolta non potranno salvarlo. Stavolta, non sarà Louis a salvarlo. Non può. L'amore non vince su tutto. Se qualcuno lo sa, sono Louis e Harry, e soprattutto, non può farlo questa volta. Possono anche amarsi sopra ogni cosa, ma il modo in cui amano è molto diverso. In tutto e per tutto, tra le droghe e ogni overdose, tra i debiti e la morte, il cuore di Louis ha sanguinato per Harry. Sempre e comunque. Ma per Harry non funziona così; il suo cuore non ama allo stesso modo. Il suo cuore si è indurito così tanto, ed è successo quando era così giovane da potersi convincere che fosse fatto di pietra. Sa come odiarti e farti del male. Sa combattere; la sua lingua è affilata come un coltello, i suoi pugni duri come l'acciaio, quando ti toccano. Si è tenuto quelle due parole strette al petto. Le ha usate come un'arma ogni volta che ha potuto. Non vuole bene a chiunque. Solo a poche e selezionate persone, e comunque affetto ed emozioni hanno condizioni e ultimatum, nel suo caso. Soprattutto quando si tratta di Louis. Ha usato il passato per tormentarlo. Ha usato la fedeltà reciproca per manipolarlo, e ha amato farlo sentire così in colpa da non permettergli di allontanarsi. Questa volta, non è diverso.
Ora, non fraintendetelo Louis non vuole andarsene, é davvero l'ultima cosa che vuole; è solo che non ha altra scelta. Non si tratta più di Louis e Harry soltanto. Ci sono altre persone di cui devono occuparsi. Persone che dipendono da loro. E Louis é stanco di aspettare che Harry si svegli e prenda una posizione. Di certo non sarebbe accaduto in tempi brevi, se avesse aspettato. Non vuole che sia questa la sua vita. Né vuole questa vita per Harry. E di certo non vuole che questa sia la loro vita. Finalmente é pronto a crescere e guarire, mentre Harry è insistente, troppo preso a dare la colpa ad altri e a non prendersi alcuna responsabilità. Per la prima volta, è il momento di ammettere che non sono sullo stesso piano e nello stesso punto del percorso.
«No, tu non mi ami,» gli dice con freddezza, costringendolo a tenere lontani dalla sua voce i sentimenti che prova. «Tu ami l'idea di me. Ami il fatto che io non scappi quando sei fatto, e che non mi allontani da te in quei momenti. Ami il modo in cui scopiamo. Ami i soldi che facciamo con quella merda, e il potere che ti danno. E ami il fatto che, anche quando mi tratti di merda, io torni da te ogni maledetta volta.» Inspira a fondo, con il petto che fa male, nonostante il ghiaccio nella voce. «Ma tu. Non. Mi. Ami.» Harry fa per afferrarlo per la maglietta, stringendo il tessuto tra le dita, cercando senza riuscirci di attirarlo a sé.
«Louis,» ringhia tra i denti. Dopo tutto il male a cui ha costretto il suo corpo, è ridotto all'ombra di se stesso. Non c'è spavalderia, non c'è niente della sua solita sicurezza. È vuoto. Debole. Troppo, perché Louis riesca a sentire la frustrazione nel suo tocco. Troppo perché senta la rabbia nella sua voce. Rimane immobile, deciso. Quando infine Harry capisce che non si muoverá, gli si getta addosso, avvolgendo il collo con le braccia, quasi arrampicandoglisi addosso con le gambe, mentre la bocca si preme aggressiva contro la sua.
«Baciami,» ansima, soffocando un singhiozzo. «Baciami.» Louis sente le sue lacrime sulle labbra, e il sapore salato della sua sofferenza lo assale come se stesse bruciando, acqua bollente gettata su un blocco di ghiaccio. Sente il cuore riempirsi di crepe, abbastanza da spezzarsi. Da sciogliersi. Harry lo bacia più forte, cercando disperato una reazione, e Louis gliela offre. Si scioglie. In modo stupido, idiota, egoista, si scioglie. Louis lo afferra sotto le cosce con le mani, lo solleva, girando entrambi e lo spinge contro la macchina. Lascia che Harry gli avvolga le gambe intorno al busto. È sempre stato più grande di lui. Per quanto abbia riempito e scolpito il suo esile fisico adolescenziale, Harry è sempre stato più alto, più grosso e più forte. Ma tra le sue braccia, adesso, il corpo di Harry un tempo muscoloso e scolpito non sembra altro che un mucchio di ossa. La sua stretta su di lui potrà anche essere stanca e gentile, ma la sua bocca non si trattiene più. Louis soccombe a quel bacio. I denti sbattono con forza, le lingue si inseguono con rabbia, cercando di dominarsi a vicenda. Le bocche si muovono l'una contro l'altra; parlando, combattendo, sentendosi. Harry geme e sente la sua erezione crescere contro di lui. Il corpo di Harry non reagisce. Non può, non dopo il modo in cui l'ha trattato, ma Louis sente comunque la sua necessità. Carichi di odio e sofferenza, si baciano così, con le lingue che combattono un duello, come se entrambi stessero tentando di avere l'ultima parola.
«Ti prego, amore,» mormora Harry contro la sua bocca. Comincia a tremare tra le sue braccia, e Louis sente la paura che infine lo afferra. «Ti prego, non lasciarmi qui.»
«Devo farlo,» sussurra di rimando. «Non posso continuare a fare questa cosa con te.»
«Migliorerò,» promette lui. «Ti amo. Farò tutto quello che vuoi.»
«Questo,» ribatte con forza, sollevando la testa e scostandosi. «Questo è ciò che voglio. Voglio che tu stia meglio. E che migliori.» Non sa dove trovi la forza di farlo, ma Harry comincia a colpirlo con rabbia sul petto. «Vaffanculo. Vaffanculo. Non possono tenermi a forza lì dentro.» Con cautela, Louis lo lascia andare e lo costringe a stare in piedi da solo, ma Harry continua a colpirlo. Sul petto. Sulle spalle. Anche sul viso. E Louis non lo ferma. «Vaffanculo,» sibila. «Vaffanculo!» Inizia a urlargli contro.
Ancora.
E poi ancora.
La sua rabbia cresce. E cresce. E cresce, finché non ha più un posto dove andare. È in quel momento che succede. Non c'è più adrenalina dentro di lui, e il suo corpo perde la lotta. Non gli restano che lacrime, saliva e desolazione. Ondeggia in avanti, e Louis allunga le braccia verso di lui. Anche se é livido e sanguinante, lo afferra per evitare che cada. Stringe a se il suo corpo tremante, e infine anche le sue lacrime cominciano a scorrere. «Andrà tutto bene, amore mio» sussurra oltre lacrime e dolore, contro i suoi capelli. «Te lo prometto, andrà tutto bene.»
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Dunque... Dovrei aggiornare SAYSITPPFM. Lo so, ma ho questa storia in testa da troppo troppo tempo, è nelle bozze da mesi e dovevo trovare il coraggio di pubblicarla. Capirete bene il perché, ma non preoccupatevi, davvero.
Vi prometto che non sarà tutto così, anzi. Questo prologo è stata forse la cosa più dolorosa (e difficile) da scrivere. Oltre al prologo non ci saranno descrizioni dettagliate di dipendenze o droghe, solo degli accenni. Ma mi sento comunque in dovere di dirvi che se siete sensibili a questi argomenti skippate questa storia, cercatevene un altra su. Sul profilo ce ne sono molte altre.
Questa è una delle storie a cui tengo di più, sarà perchè ho un debole per le ex to lovers. Molto debole. Sarà perchè questi due si amano in un modo così puro che mi fa solo venire voglia di piangere. In realtà amo tutti i personaggi di questa storia, comunque.
Grazie a Elena che mi aiuta tantissimo con la scrittura di questa storia, corregge i miei casini e rendendola comprensibile. Senza di te non riuscirei mai a scrivere qualcosa di sensato. Quindi davvero, grazie. A Elena e a tutti voi. Non smetterò mai di ringraziarvi per tutto il supporto.
Bando alle ciance, questa è One Heartbeat At A Time.
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One Heartbeat At A Time
FanfictionLouis e Harry, inseparabili fin da ragazzi, con una vita difficile da vivere e da accettare, con un presente fatto di amore e dolore, di gioie e di sofferenze. Amarsi è facile sotto l'effetto delle droghe, resistere alla tentazione è troppo difficil...