Epilogo.

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SEI SETTIMANE DOPO



«I mobili sono qui,» gli fa sapere Harry. Lascia cadere i vestiti che ha tra le braccia e corre ad aiutarlo a prendere la consegna. Quando Harry ha suggerito di trasferirsi in un appartamento tutto loro, pensava che in realtà fosse solo l'entusiasmo del momento e non ne aveva più parlato dopo quello che era successo con Liam. 

Erano scossi e non voleva causare altri problemi. Quindi è rimasto sorpreso quando Harry è tornato a casa dal lavoro, un giorno, lanciando sul tavolo una busta di carta piena di liste e fulminandolo con lo sguardo. «Non sei tu quello che viene pagato per fare queste stronzate?» gli ha detto. Louis ha controllato le liste e poi l'ha guardato. «Niente male per essere il tuo primo tentativo. Vuoi che chieda a Josh di darti un lavoro?» Lui ha tirato fuori una sedia da sotto al tavolo e ci si è lasciato cadere sopra. 

«Non vuoi che ci trasferiamo a vivere insieme? Pensavo che fossimo d'accordo.» È stato orribile sentire tutta la sua insicurezza, in quel momento. «Certo che voglio andare a vivere con te, ero solo un po' cauto,» Louis lo ha rassicurato. «Non volevo affrettare le cose, mentre tu ti stavi riprendendo dall'incidente di Liam.»

«Ti ho detto un milione di volte che sto bene.» Ed era vero. Ne avevano parlato ogni giorno. Senza nascondersi nulla. Anche con Lottie, Zayn, Niall e Liam. Ancora una volta, la dipendenza li aveva riuniti tutti insieme. Ed era grato che Liam avesse Harry. 


Quando arriva in soggiorno, nota con sorpresa Niall che si fa avanti dietro agli uomini della consegna. «Ehi, che ci fai qui?» Lui gli si avvicina con un grande bicchiere di caffè freddo in mano. «Che bella accoglienza.»

«Mmmh» sorride, prendendole il caffè dalle mani. «Ehi,» lo rimprovera Niall, proprio mentre Harry fa sentire la sua voce in tutta la stanza. «Voi due potreste piantarla di battibeccare per un attimo e capire se vi piace come abbiamo sistemato il soggiorno?» Sorridendo, Niall alza gli occhi al soffitto. 

«È proprio una primadonna, vero?» Louis non riesce a trattenere una risata mentre si guarda intorno, perché quello è il nuovo modo di prendere in giro Harry. Ha preso così sul serio il trasloco, assicurandosi che tutto fosse perfetto, fino al tipo di tazze che avrebbero avuto nella credenza. 

Si sta costruendo la vita che merita e che non gli era mai stata data. Una vita che finalmente ha la forza di vivere. Una vita con Louis. «Mi piace moltissimo,» dice. «Il divano è delle dimensioni perfette per questo spazio. E avevi ragione a volerlo coprire con quel tessuto grigio scuro.» L'appartamento ha due camere da letto e un soggiorno ampio, con un angolo cottura. È ad appena un quarto d'ora dalla casa degli altri, ed era perfetto per il loro budget. Louis e Harry sono riusciti a comprare la loro prima casa.

È tutto ciò che hanno sempre desiderato, e a volte Louis si sente così sopraffatto dalla felicità al pensiero di come alcuni dei peggiori momenti della mia vita lo abbiano condotto li, a questi istanti. Non sono più i ragazzini costretti a diventare adulti troppo in fretta. Hanno delle necessità, dei sogni e degli obiettivi, e li stanno realizzando. Attraverso la stanza e Louis gli avvolge le braccia attorno da dietro, premendo la sua schiena contro il suo petto. «Credo che potremmo attirare gli altri con del cibo, così forse ci aiuteranno a sistemare il mio ufficio e la tua palestra.»


«Qualcuno ha per caso chiamato tre giovani per farsi aiutare con i lavori pesanti?» Alza lo sguardo oltre la spalla di Harry e vede Zayn, Niall e Liam entrare nell'appartamento con sette cartoni di pizza. «Volete sfamare un'intera squadra di football?» domanda, lasciando andare Harry e muovendosi con lui verso la cucina. «Zayn ha detto di venire e portare del cibo.» Lancia un'occhiata a Zayn, che gli lancia un occhiolino. Niall li raggiunge il tavolo e comincia ad aprire i cartoni. 

One Heartbeat At A TimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora