Dopo che Lottie si svegliò, Louis, lei, Niall e Zayn passarono il resto della giornata chiacchierando del più e del meno e cercando di divertirsi. È piacevole e molto diverso dalla situazione di ieri. Sa che è soltanto un rimedio temporaneo per qualcosa che diventerà un cambiamento permanente, ma anche se è una nuova forma di normalità, è bello vedere Lottie sorridere, anche solo un minimo. Visto che il suo trauma cranico non è più un motivo di preoccupazione e il resto dei danni si è ridotto a qualche livido in via di guarigione, non ci sono più motivi perché rimanga in ospedale. Il dottor Keriakos gli ha fatto sapere che verrà a parlare della terapia di Lottie e di quello che dovrà fare quando sarà tornata a casa e potrà rimettersi in piedi.
«Louis.» Il suo nome pronunciato dal barista lo fa tornare al presente, e si dirige al bancone della caffetteria, recuperando il vassoio di bevande per tutti. «Grazie,» mormora distratto, prima di tornare all'ascensore che lo riporterà alla stanza di Lottie. Quando le porte si aprono, con sua grande sorpresa si ritrova davanti Zayn, a capo chino, con le dita che si muovono frenetiche sullo schermo del cellulare. «Esci dall'ascensore o risali con me?» gli chiede il moro. Lui non stacca gli occhi dallo schermo. «Sono appena sceso.» «Avete finito tu e Harry di scambiarvi occhiate lunghe e penose?.» Si infila il telefono nella tasca dei jeans skinny e Louis cerca di ottenere qualche altra informazione, mentre tornano alla caffetteria. «Prego?» Zayn si gira a guardarlo. «Allora giocate entrambi allo stesso gioco?»
«Che gioco?»
«Quello in cui entrambi fingete che non stia succedendo niente tra voi.» Sorpreso, Louis si affretta a raggiungerlo aspettando di sedersi accanto a lui per riuscire a elaborare sul serio quello che sta cercando di dirgli. Si siedono entrambi. Zayn prende il suo cappuccino freddo al caramello, scarta la cannuccia, la infila nel bicchiere e comincia a sorseggiarlo. «Perché mi guardi così?» gli chiede.
«Così come?»
«Come se fossi confuso.» «Perché lo sono,» ammette Louis. «Parli come se dovessi capire quello che intendi. Come se fossero cose ovvie.» «Perché sono ovvie,» replica. Irritato, Louis si abbandona contro lo schienale della sedia. «Di che diavolo stai parlando?» «Sarai pure qui per Lottie,» afferma lui, «ma questo non significa che non ci sia di mezzo anche il tuo rapporto con Harry, adesso.» «Pfft. Quale rapporto?» borbotta. «Siamo come due sconosciuti ormai.» Zayn rotea gli occhi. «Come ho già detto, occhiate lunghe e pietose. Gli sconosciuti non si guardano così.»
«Credo che tu stia immaginando qualcosa che non esiste,» ribatte. «Qualcosa che vorresti esistesse.» Ci sono ancora così tante cose non dette tra loro, ma la sua presenza stamattina era tutto ciò di cui Louis aveva bisogno. Se si concede di pensarci, non c'è nessun altro al mondo, nonostante quello che è successo tra loro, che potrebbe capirlo e sostenerlo in silenzio come ha fatto Harry. Stamattina non era il momento giusto per affrontare i problemi, e rendersi conto che entrambi sono maturati abbastanza da capirlo gli ha dato una nuova speranza. La speranza di poter superare la sofferenza che si sono causati a vicenda. La speranza di poter considerare Harry un amico. La speranza di poter lasciare Los Angeles con la sua famiglia finalmente unita. «Raccontati pure qualsiasi bugia ti aiuti a dormire la notte,» borbotta Zayn, «Ma c'è comunque ancora qualcosa tra voi due.»
«Si chiamano ricordi,» ribatte «Non ricordo un solo momento in cui non volessi stargli vicino. Eravamo i più giovani nella casa-famiglia al tempo, e dopo essere stato sballottato ovunque ero così felice di avere una persona su cui contare, che mi sono incollato a lui senza pensarci due volte.»
«E a lui non dava fastidio?» gli chiede. «Ricordo che Harry era un osso duro al tempo.» È diventato sempre più duro man mano che crescevano, e quando è arrivato Zayn, due anni dopo, Harry era già sulla buona strada per diventare un uomo disilluso nel corpo di un adolescente.
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One Heartbeat At A Time
FanfictionLouis e Harry, inseparabili fin da ragazzi, con una vita difficile da vivere e da accettare, con un presente fatto di amore e dolore, di gioie e di sofferenze. Amarsi è facile sotto l'effetto delle droghe, resistere alla tentazione è troppo difficil...