Mi stringe le mani, i polsi, le gambe, la vita.
Non respiro.Una scossa.
Mi sento soffocare.
Voglio andarmene.Mi dimeno ma non succede nulla.
Assolutamente nulla.
Un'altra scossa.
Non sento più dolore, solo molto caldo.
Mi sembra di star cadendo.
Mi sveglio sudato.
Le lenzuola per terra.
Era solo un sogno.Purtroppo oserei dire.
Ma perché devo vivere qua?
Non posso essere come gli altri ventunenni?Che c'è di sbagliato in me?
Anzi, no.
No è meglio così.
Loro non sanno esprimersi come faccio io.
Forse è un bene, forse no.
So solo che mi piaccio così.Mi sento...come dire...
Non lo so nemmeno io.È come se fossi fortunato ma allo stesso tempo mi sento come se una parte di me mi continuasse a dire che non è così che sarebbe dovuta andare.
Una serie di colpi di tosse mi portarono alla realtà.
Chi osa interrompere Han Jisung nel bel mezzo dei suoi pensieri mattutini?
Indovinate?
La guardia del ramen freddo.
Mi guarda per un po', pensa a cosa dirmi o come dirmela.
Mi squadra dall'alto in basso.
Fa una faccia disgustata.Mio dio, tagliategli quel naso, è così brutto.
Ci penserò io quando uscirò da qui.Perfetto Jisung, aggiunto alla lista delle cose da fare.
Bravo, fai progressi.Lista di cose da fare quando esco da questo manicomio (letteralmente):
▪︎fare fuori tutti quelli che mi fanno girare i coglioni;
▪︎andare da mamma e papà;
▪︎tagliare il naso al cadavere della guardia del ramen.Bravo Jisung, ora sei a tre.
Non male visto che l'hai iniziata ieri ser-
I miei pensieri vengono interrotti di nuovo.《Esci》mi dice quella guardia, che ora sta smanettando con le chiavi per capire qual è quella della mia cella.
Patetico.
La quarta a partire da sinistra, non è difficile, dannazione.Io mi trovo ancora sul letto, steso in un bagno di sudore, nella posizione più scomoda del mondo.
La sera mettono la camicia di forza a tutti, le guardie diminuiscono per andare a riposarsi.
Mi aiuta ad alzarmi, riluttante pure a toccarmi.
Come se io volessi essere toccato da lui, che schifo.
E smettila di guardarmi come se tu fossi più importante di me, porca miseria.
Mi porta in una stanza, vuota e buia.
Mi bendano.Di nuovo.
Ma che cazzo, siete seri?
Mi fanno sedere su una sedia e fermano i polsi e le gambe con delle cinghie.
Poi un colpo sordo.
Qualcosa mi colpisce e cado in uno stato di trance.
Prima però diventa tutto rosso.
Poi nero.
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You & Me //Minsung
FanficJisung è uno ragazzo chiuso in un manicomio che soffre di bipolarismo e ha affrontato fin troppi dolori nella vita. Minho è uno psicologo diverso dagli altri. (Vi pago io i fazzoletti per il pianto) ⚠️Non sto sessualizzando gli Idol, la storia è di...