See you ♤5♤

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Ho smesso di capire cosa dico da almeno un paio di minuti.

Sono diventato una macchinetta già registrata.

Lui mi ha fatto le solite domande, io gli ho dato le solite risposte.

Tutto molto semplice, prima che lui mi interrompesse.

《Mi stai dicendo che sei qua da quanti anni?》mi chiede con un tono confuso.
《12》rispondo senza pensarci.

《Wow, sono tanti》sospira e sento un fruscio.

Sono ancora bendato.

Sto iniziando ad innervosirmi.

Non sento più nessun suono, solo qualcosa che viene slacciato.

《Che stai facendo?》chiedo curioso.
《Che ti importa?》mi risponde con tono freddo, togliendosi quelli che penso siano degli anfibi.

《Forse non hai capito con chi hai a che fare》rispondo io, cercando di capirci qualcosa con quello che sta succedendo.

《E forse non hai capito che tu sei legato in una stanza, con uno psicologo che ti sta aiutando e con le telecamere spente》sento un altro fruscio. Si sta avvicinando, ne sono sicuro.

Mio dio, portatelo via.

《Ma sei sempre così?》gli chiedo quando lo sento avvicinarsi di più.
《Così come?》chiede, ma quasi come se fosse una domanda retorica, il suo tono di voce è decisamente ironico o tendente al sarcasmo.

Mi piace.

《Voglio vederti》gli dico, sicuro di quello che penso.
Una sua mano percorre tutta la mia clavicola.

Voglio vederlo.

Sta sorridendo, lo capisco dal leggero sbuffo ironico che emette.
Poi si avvicina al mio orecchio.

《Assolutamente...》
Sorrido.
《...no》

La rabbia prende il sopravvento in me, non vedo l'ora di riempirlo di botte.

Una risata sarcastica mi sale in gola.

Reprimerla mi costa un grande sforzo, ma so che se la lasciassi uscire lui avrebbe vinto quella specie di battaglia in corso da quella che mi sembra almeno un'ora buona.

《Perché ti sei tolto le scarpe?》chiedo, trattenendo un urlo.
《Non te lo dico》rispose ghignando.
《Si ma allora sei stron-》
《No, solo voglio vedere quanto riesci a capire usando solo l'udito, contento? Quanto fai attenzione ai particolari o se li lasci correre》mi rivela.

Alzo gli occhi al cielo.

《Ho detto che ti voglio vedere》la frase esce dalle mie labbra quasi come un ringhio.

E lui ghigna.
Di nuovo.
Si allontana da me.
Toglie la sua mano dalla mia spalla.

Sono deluso.
E mi affretto ad informarlo, perché è lui la colpa di questa delusione che ora sento nel petto.

《E perché mai?》chiede lui, sedendosi sulla sua sedia.

《Perché-》provo a dire, ma un suono assordante mi interrompe prima che la mia voce possa finire la frase.

《Facciamo così, me lo dici domani. Ora ti vengono a slegare e ti riportano in cella, ma tu non fare cazzate》eccolo di nuovo serio.
Io non lo capisco.
Prima non ti sfiora nemmeno l'idea di raccomandarmi qualcosa, ora sei quasi preoccupato.

Sospiro.

《E che vuoi che faccia, tanto al massimo mi strappano le unghie》rispondo alzando le spalle.

Emette un sospiro di rassegnazione.

《Ho già capito che tipo di persona sei》mi dice, prima di prendere le sue cose dal tavolo.

《Oh, fidati, tu non hai la minima idea di chi sia Han Jisung》

Ghigna.

Poi sento la porta chiudersi.

È fuori.

You & Me //MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora