Un leggero vento fresco mi colpisce il viso facendomi rabbrividire. Apro gli occhi e mi trovo nell'arena. È un paesaggio di montagna, penso subito. No... Non puó essere. Noi ci troviamo in una radura con l'erba verdissima e qualche margherita fiorita in diversi punti del prato. A nord c'è un bosco innevato, a sud una giungla, ad est una pineta e ad ovest un reparto dove gli alberi sono arancioni. Ho capito. L'arena è divisa in settori stagionali! Primavera, estate, autunno ed inverno.
Gli altri tributi emergono dalla postazione di lancio e quando siamo tutti il timer comincia a scandire i secondi . «Felici Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore!» dice la voce del primo stratega.
Il timer conta . Stringo i pugni e mi guardo a destra . C'è la ragazza dell'uno . Respiro poi mi guardo a sinistra ... C'è il ragazzo del 6. Il timer arriva a 10 secondi. Ti amo Finn?penso. 5 secondi , ti voglio bene papà.
Il colpo di cannone , corro veloce verso lo zaino che ho a dieci metri di distanza e lo afferro mettendolo a spalla. Un'arma, mi serve un arma. Mi giro e vedo la ragazza dell'undici venire verso di me brandendo una spada . Uso lo zaino per farmi scudo ma odo un grido straziante. Abbasso lo zaino da davanti al mio volto e vedo che il tributo è morto, trafitto da una freccia alla schiena. È stata la ragazza del tre a colpirla. Le sorrido e lei ricambia. Afferro la spada della ragazza caduta e comincio a correre veloce senza sosta. Le urla di dolore e lo sferragliare delle armi mi entrano nelle orecchie e non riesco a sopportarlo. Entro nel settore autunnale e mi inoltro nei meandri di quegli alberi dalle foglie gialle, rosse ed arancioni. Mi guardo intorno in cerca di un luogo dove potermi nascondere. Non ho ancora ucciso, penso felice. Per ora sono gli altri quelli macchiati di sangue innocente. Continuo a correre e mi ritrovo davanti ad una quercia dal tronco cavo. È ricoperta di muschio ed ha dei cespugli davanti. Potrebbe andare bene come nascondiglio. Ripongo lo zaino dentro la quercia e nascondo bene l'entrata. Pianto la spada nel terreno e respiro. Dei colpi di cannone peró mi fanno ricordare la morte di alcuni tributi. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei , sette. Sette morti.
Temo per la sorte di Oliver. Ho fatto l'egoista, non l'ho aspettato. Apro il mio zainetto sperando di scacciare via questi terribili ma sensati pensieri . Dentro lo zaino trovo una borraccia, un coltello affilato, ed una coperta. Niente cibo... Dannazione. Per il momento non ho ancora fame e quindi decido di rimanere nascosta qui. Mi infilo il coltello nella cintura dei pantaloni e mi sdraio coprendomi con la coperina che ho trovato dentro lo zaino.
Mi sono addormentata e quando mi sveglio noto che il sole è calato. Che ore saranno? Non lo so... Ho un leggero languore e decido di andare alla ricerca di cibo. Esco dal mio rifugio e brandendo la spada e la borraccia vado alla ricerca di qualcosa da mangiare. Il chirore della luna mi permetto di vedere qualche cosa e riescoad orientarmi abbastanza bene. È tutto così tranquillo ma all'improvviso sento un grido disumano seguito dal colpo di cannone. Otto morti... Chi sarà? Ho sempre paura che si tratti di Oliver...
Sento un fruscio tra le foglie e mi volto brandendo la spada . Chi puó essere? D'un tratto l'individuo esce fuori ed io chiudendo gli occhi provo a colpirlo ma mi blocco quando vedo che si tratta di Oliver. «Oliver! Santo cielo sei vivo!» esclamo abbracciandolo. Il ragazzo mi stringe a sè«Annie! Ho avuto paura che tu fossi morta! Sei ferita?» mi domanda. Scuoto il capo «E tu?» gli domando. «Sano come un pesce per ora» mi risponde sorridendo. Ritornando verso la mia tana mi mostra il coniglio che ha catturato questa mattina e chiede«Lo mangiamo?» . Scoppio a ridere e comincio a fare un piccolo fuocherello «E lo chiedi pure?!». Mangiami con tranquillità e stabiliamo che ad iniziare il turno di guardia sarà lui. Aspettiamo insieme di scoprire chi sono i caduti di oggi . Sono un po' preoccupata per Sandy, lei mi ha salvato la vita.
Lo stemma di Capitol City si staglia in alto nel cielo stellato e l'inno inizia a propagarsi per l'arena.
I volti che compaiono sono quelli della ragazza dell'uno, il ragazzo del tre, entrambi i tributi del cinque, il ragazzo del sei,il ragazzo del dieci, le ragazze dell'undici e del dodici . «Non era nessuno di quelli con cui abbiamo legato» dico ad Oliver prima di addormentarmi.
È il primo giorno e su 24 ragazzi ne sono morti già 8... Finnick sono ancora viva... Per tornare da te devono morire ancora 15 persone.
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Il mondo di Annie Cresta
FanfictionAnnie Cresta venne scelta dal destino per partecipare ai settantesimi Hunger Games .La sua vita cambió per sempre in quell'arena, cosa è veramente accaduto dentro di lei? Cosa pensava mentre combatteva per rimanere in vita? Questa ff parla degli Hu...