13. L'attacco degli ibridi

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Durante la notte ho fatto da guardia agli altri per tre ore ma , durante il riposo non ho chiuso occhio lo stesso.
Siamo nel settore estivo e fa veramente caldo. Beviamo poco e a piccoli sorsi per non sprecare l'acqua ma è davvero difficile saper domare la sete. A torturarmi non ci sono solo i bisogni primari ... Mi manca Finnick, mi manca mio padre . Cerco di non pensare a loro ma è praticamente impossibile. Stiamo mangiando tranquillamente uno scoiattolo quando un grido disperato rompe la quiete e ci costringe ad impugnare le armi. «Che cosa è stato?» domanda Oliver, guardandosi intorno. Uno sparo di cannone indica la morte del primo tributo di questa giornata. «Non lo so ma non proveniva da lontano» risponde Sandy , incoccando la freccia nell'arco. D'un tratto sentiamo un ruggito e capisco . Comincio a correre , gridando ai miei compagni di fare lo stesso «Ibridi!». Loro mi seguono ed insieme corriamo a cercare un luogo lontano dove non ci possano trovare. Cerchiamo di essere più veloci e allo stesso tempo di non cadere a terra. Stiamo ad una buona distanza dagli ibridi quando Sandy si impiglia ad una liana ed urla disperata . Mi fermo e la aiuto come posso «Oliver , va via! Ci penso io a lei!» dico . «No! Non ti abbandono qui... Te lo scordi!» mi risponde, aiutandomi a tagliare una liana. Il ruggito si fa sempre più vicino e sento qualcuno gridare di nuovo. Il colpo di cannone non tarda ad arrivare ed insieme a questo compare davanti a noi un leone di proporzioni spaventose. Ha il pelo ricoperto di sangue e ringhia nella nostra direzione. «Non muovetevi» dico piano. «Siamo spacciati...» dice Oliver. No, non puó finire qui. Non voglio morire tra le fauci di quella bestia . «Al mio tre corriamo ad arrampicarci su quell'albero lontano» dice Sandy, guardando me ed Oliver . «È un suicidio... Non ce la faremo mai» dice Oliver agitato. «Uno» conta Sandy. La bestia continua a fissarci. «Due» spalanca le fauci. «Tre» noi scattiamo e l'ibrido ci insegue ruggendo. La strada che ci divide dall'albero è troppo lunga. Non ce la faremo mai, ha ragione Oliver. Il mio fiato comincia ad accorciarsi e le gambe mi bruciano. Mi sto sentendo una vigliacca per ció che il mio cervello ha pensato di fare ma non m'importa e lo faccio. Accanto a noi c'è un fossato con un piccolo lago ed io svolto a destra , ritrovandomi così a correre verso il fossato. Sento un ruggito dietro di me , il leone mi sta inseguendo. No, non è possibile questo è di colore nero, l'altro era rossiccio. I leoni sono due. Non credo che il felino mi segua anche in acqua così corro ancora più veloce verso il lago , ma scivolo e rotolo fino a dentro l'acqua. Mi addentro e nuoto fino a dove non tocco. Il leone si ferma sulla riva , mi sta squadrando. Ma dopo un po' se va via , scomparendo tra gli alberi. Sono salva. Sandy ed Oliver ce l'hanno fatta? Non lo so. Mi dirigo verso la riva e mi strizzo i capelli zuppi d'acqua. Sento un ragazzo urlare ed il sangue si gela nelle mie vene. «Oliver!» urlo disperata. Ripercorro velocemente la strada che ho abbandonato prima per salvarmi e trovo un tributo steso a terra agonizzante. È lui che ha urlato... Sta morendo. Ha il corpo dilaniato e gli manca un braccio . Sta solamente soffrendo , cosí prendo la mia spada e gliela conficco nel petto. Il cannone spara ed io mi allontano dal cadavere. Vago in cerca di Sandy ed Oliver stando sempre in allerta . «Sandy! Oliver!» urlo. Nessuno mi risponde. D'un tratto comincia a piovere e cerco un riparo in una spelonca lì vicino. Dove sono finiti?Mi mancano... Sicuramente sono vivi ma non sono qui con me. Senza di loro mi sento persa, sola... Mi appoggio con le spalle contro la roccia e chiudo gli occhi. È un'azione sciocca ,lo so ,ma ho bisogno di rivedere gli occhi di Finnick nei miei ricordi. Sento tossire nelle vicinanze ed automaticamente stringo l'elsa della mia spada. Mi alzo ed esco cautamente dalla grotta, sono pronta ad attaccare. L'acqua mi comincia a bagnare gli abiti ed i capelli ma non ci faccio caso. Un colpo di tosse più forte proviene da dietro un albero ed io , senza pensarci due volte, corro verso la pianta e appena mi sento pronta attacco l'individuo che tossisce. Sbaglio la mira e colpisco il legno. «Annie!» urla la persona che ho quasi trafitto. Abbasso lo sguardo e vedo Sandy accasciata al suolo . È zuppa d'acqua e ha un taglio profondo sul braccio destro. «Sandy! O mio Dio. Che ti è successo?» gli chiedo. Lei mi butta le braccia al collo ed io la stringo forte «Il ragazzo del 7... Ci ha attaccato ma il leone lo ha dilaniato ed io sono scappata nella direzione opposta a quella di Oliver» singhiozza. Cerco di tranquillizzarla e la porto al sicuro nella grotta«Tranquilla, lo troveremo. Vado a cercare qualcosa da mangiare, rimani qui e non ti muovere» le dico dandole l'arco che aveva abbandonato ai piedi dell'albero. Sta ancora piovendo ma me ne frego. Vago tra gli alberi di questo settore in cerca di qualcosa con cui sfamarci ma non riesco a trovare nulla. Cammino cercando di non fare rumore ma , per sbaglio, pesto un ramoscello secco . Maledizione spero che nessuno mi abbia sentito. Avanzo piano ma ad un certo punto sento il braccio sinistro bruciarmi e mi rendo conto di avere un piccolo taglio. Mi volto e la ragazza del sette mi salta addosso. Mi butta per terra ed insieme rotoliami tre o quattro volte. «Non ho mai parlato con te ma so solamente una cosa: devo farti fuori per poter vincere, mi dispiace occhi verdi!» mi dice cercando di pugnalarmi alla gola ma io riesco a bloccarle il braccio. «Mi dispiace tanto... Ma credo che quella a morire sarai tu» le dico. Lei corruga la fronte ma poi spalanca la bocca e cade affianco a me. Giusy, la ragazza del 2, l'ha colpita alla schiena con un pugnale. Perchè l'ha fatto? Perchè mi ha salvata? Mi alzo e guardo prima Giusy poi la ragazza del 7. Il cannone spara, è morta. «Perchè mi hai salvata?» le domando . Lei alza le spalle e alzandosi un po' la maglietta mi mostra un taglio abbasta profondo che ha sull'addome«Michael mi ha dato  dieci minuti di tempo per sparire dalla sua vista... Ha detto che lo rallento, mi sta dando la caccia. Sono rimasta sola e quindi ti ho salvato per solidarietà» mi risponde. Non riesco a credere che Michael possa aver fatto questo... Si , è un mostro ma tentare di uccidere la sua alleata è una cosa squallida. «Senti... Se vuoi, puoi allearti con noi, ma adesso devi aiutarmi a trovare Oliver. L'ho perso di vista» gli rispondo incamminandomi di nuovo. Lei annuisce «Grazie» mi dice. Finalmente, dopo circa un'ora, ho trovato un furetto e l'ho ucciso. Torno alla spelonca e lo porto a Sandy che si è addormentata. Ha smesso di piovere ma Olivet e Giusy non sono ancora ritornati. D'un tratto odo un grido seguito da uno sparo di cannone. Impugno la spada e comincio a correre senza sosta finchè non mi scontro con qualcuno e cado a terra. Mi alzo e provo a colpirlo ma mi rendo conto che è Oliver«O Santo Cielo! Oliver» dico abbracciandolo. Lui ricambia e mi mostra le mani insanguinate«Ho ucciso...» mormora con voce tremante. «Chi hai ucciso?» chiedo con un po' di timore. Lui non risponde. «Giusy dov'è?» gli chiedo. «È morta. L'ho vista di spalle e l'ho uccisa» mi risponde. Era andata a cercarlo ma non posso rivelarglielo, si sentirebbe solamente in colpa. Lo abbraccio e lo riaccompagno alla grotta. Sandy è sveglia e ha cotto il cibo. Mangiamo poi , prima di dormire, guardiamo insieme i caduti di oggi: la ragazza del dieci, la ragazza dell'otto, entrambi i tributi del sette e la ragazza del due. I giochi stanno per finire... Su ventiquattro ragazzi siamo rimasti in sette. Tra poco dovró uccidere quelli a cui tengo, quelli con cui ho legato. Mi addormento ma dopo neanche un'ora mi sveglio con delle urla strazianti. «Oliver!» grido facendolo svegliare . Cerco Sandy ma, guardandomi intorno, mi rendo conto che non c'è. Oliver si alza ed insieme corriamo a cercarla ma udiamo un colpo di cannone e , alzando gli occhi al cielo, vediamo proiettata tra le stelle la sua foto.

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