14. Vendetta

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«No!» urlo facendomi cadere a terra in ginocchio. Non l'ho difesa, se fossi stata sveglia l'avrei potuta fare. È tutta colpa mia ... L'ho lasciata morire! Delle grosse lacrime cominciano a scendermi dagli occhi ,a bagnarmi le guance e a cadere lungo la lama della spada per poi infrangersi sul terreno. Vedo un maledetto hovercraft recuperare il corpo di Sandy ad alcuni metri di distanza da dove io ed il mio alleato ci troviamo e non riesco a contenere la rabbia. Mi alzo e con il dorso della mano mi asciugo le lacrime dal volto. «Chiunque sia stato ad uccidere la ragazza del 3 ,sappia che io lo troveró e lo uccideró!» urlo a squarciagola. Oliver mi poggia le mani sulle spalle e mi dice «Calmati, uccideremo ogni tributo che si troverà sul nostro commino. Andiamo, ne abbiamo cinque da trovare» . So chi è stato, me lo sento... Michael, quella feccia umana. «Dobbiamo trovare Michael, è stato lui ad ucciderla... Ne sono certa». Lui annuisce ed insieme cominciamo a perlustrare la zona. Sentiamo un colpo di cannone e , guardando verso il cielo, vediamo il volto del ragazzo del distretto 9. «Ancora un morto...» commenta sconvolto Oliver. Siamo alla fine di questo massacro, non mi stupisco di queste morti distanziate pochi minuti l'una dall'altra. Scommetto peró che a fare questa strage è il tributo a cui io sto dando la caccia : Michael. Ci spostiamo nel settore d'inverno dove sta nevicando. Troviamo delle macchie di sangue sopra la bianca e soffice neve e le seguiamo. Il tributi del 12 sta morendo dissanguato : ha un profondo squarcio sul collo. Oliver lo finisce, stava soffrendo troppo. Il cannone spara e la voce del primo stratega annuncia«Tributi! Siete rimasti solamente in 4. Rompete le alleanze e al suono della sirena combattete il vostro ultimo duello mortale. In bocca al lupo e possa la fortuna essere sempre a vostro favore». Maledetti... Guardo Oliver e lui , prima di scappare , mi bacia la fronte. «Addio...» sussurro. Cammino senza una meta con il cuore in gola. L'ultimo duello, l'ultima sfida... Quanti dei miei tre avversari uccideró? Uno? Due? Tutti e tre? Nesuno? Corro e mi ritrovo davanti alla ragazza del 9. Ecco fatto... Primo avversario trovato, un morto in più sulla coscienza. «Mi dispiace» dico lanciandomi su di lei con la spada sguainata. Lei blocca il mio attacco con la sua scure e prova a ferirmi ma io la pugnalo all'addome con il coltello che avevo trovato nello zaino. Il sangue comincia ad imbrattare di un rosso scarlatto la neve e lei si accascia al suolo. Il cannone spara dopo un minuto e viene mostrato il suo volto nell'arena. Mi sento un mostro. Respiro piano ,cercando di non scoppiare in una crisi di pianto. Siamo rimasti in tre: io, Oliver e Michael. Procedo con il cuore che batte all'impazzata nel mio petto. Ho deciso di andare alla cornucopia, lo so , è da folli , ma suppongo che i capitolini vogliano questo. Vogliono vedere un duello all'ultimo sangue al centro di questo circo degli orrori . Finalmente giungo alla cornucopia e mi guardo intorno. Non c'è nessuno oltre a me: nè Oliver , nè Michael. Il cielo nero è illuminato dai lampi e comincia a piovere, un finale con i fiocchi. «Michael! Esci fuori! Facciamola finita una volta per tutte !» urlo furiosa. Voglio ucciderlo, desidero la sua morte. Una parte di me sa che è sbagliato ma l'altra reclama vendetta ,ed io, non posso che ascoltare quest'ultima . Ad un tratto vedo Michael uscire dal settore d'estate e dirigersi verso di me con un fastidioso ghigno beffardo stampato in faccia. Lo odio, lo odio e lo odio. «Cresta, che piacere vederti. Non credevo che tu potessi arrivare in finale» mi dice con voce sorpresa. «Mi dispiace deluderti ma ce l'ho fatta e sono qui per un regolamento di conti. Tu hai ucciso Sandy ed io uccideró te» gli urlo in faccia mostrandogli la mia spada che brilla sotto i raggi lunari. «Combatti allora!»mi risponde correndomi incontro. Azzero la distanza e blocco il colpo che voleva infliggermi. Cominciamo a duellare e lui mi ferisce di striscio la spalla. «Mi dispiace» dice ridendo. Dei rivoli di sangue cominciano a sgorgare dalla piccola ferita e ció non fa altro che rendermi ancora più intenzionata ad ucciderlo. Mi scaglio su di lui come una furia e riesco a ferirgli un fianco. Lui urla di dolore e , con volto irato, mi fa cadere a terra. Sbatto violentemente un fianco e rimango senza fiato. Proprio quando sta per trafiggermi con la spada qualcuno lo spinge lontano da me . Alzo lo sguardo e vedo Oliver. Michael si rialza ride«Oliver Red! Unisciti anche tu alla battaglia, sarà divertente vederti uccidere». «Sicuramente sarà divertente vedermi uccidere te!» grida il mio alleato sferrandogli un pugno. I due cominciano ad azzuffarsi ed io mi rialzo da terra. Dopo un secondo sento il rumore di un esplosione e mi volto di scatto verso la diga. O mio Dio... Sta crollando, la valle sarà inondata! «Oliver! Oliver corri! La diga sta crollando» urlo. Lui non mi sente, il rumore è troppo forte . Disperata corro verso i due duellanti e afferro Oliver per un braccio«Dobbiamo andarcene da qui! La diga crolla!» grido. Cominciamo a correre verso il tetto della cornucopia e Michael ci insegue. Oliver sale ma , proprio mentre l'acqua sta per inondare la cornucopia, io vengo portata in basso da Michael e l'acqua ci sommerge. Trattengo il respiro e cerco di riemergere. «Annie!» urla Oliver. Lui scuote il capo e mi urla«Attenta!». Mi volto e trovo Michael che mi afferra per il collo e mi spinge sott'acqua. Lui non sa nuotare, nemmeno Oliver lo sa fare. Comincio a lottare ma lui è più forte e mi fa sbattere la tempia su di una pietra. Oliver si tuffa ed io riesco a riemergere. Riprendo fiato e comincio a piangere «Oliver ! Oliver torna su! Non sai nuotare!». D'un tratto odo un colpo di cannone. Uno dei due è morto... Vedo l'acqua tingersi di un colore rosso bordò e poco più in là noto un corpo galleggiare. Non ha il capo. Reprimo un conato di vomito e chiudo gli occhi ma quando li apro vedo una testa galleggiare davanti a me. Urlo e cerco di risalire sul tetto della cornucopia . È la testa di Oliver. Quel bastardo l'ha ucciso . Quando riesco finalmente a salire , noto il tributo dell' uno davanti a me con le mani insanguinate. «Neanche l'acqua mi ha ucciso». In lontananza ,dietro di lui, noto una pinna nera e capisco che è l'unico modo che ho per potermi salvare. «Non ti ha ucciso l'acqua ma lo farà uno squalo» gli dico spingendolo con tutta la forza che ho . Lui perde l'equilibrio e cade in acqua. Annaspa ed urla e lo squalo si avventa veloce su di lui , dilaniandolo. Mi sento male. Mi lascio cadere in ginocchio e il cannone spara. Ho vinto ma non sono più la stessa. Morte. Distruzione. Paura. Non capisco più nulla.

Il mondo di Annie CrestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora