cap 5

70 7 2
                                    

" allora Jimin oggi chiamerò mio amico a Tokio, speriamo che mi saprà dire qualcosa su di te. "

" Non vedo l'ora Nam , grazie di tutto. "

" Niente grazie Jimin. E mio dovere come poliziotto aiutare le persone. "

" No invece. Non finirò mai di ringraziarvi tutti voi. Mi avete salvato,accolto in casa vostra senza sapere chi ero. Curato e comfortato non lo dimenticherò mai. "

Jimin aveva liocchi lucidi.

" Non devi ringraziare Jimin. Sei uno di noi adesso. "

Suonarono la porta del ingresso.

" Vado io. Sarà Tae"

Disse yoongi saltando in piedi.

" Chi e tae?"

" E un ragazzo che lavora al bar del centro. Sembra che fra lui e yoongi ci sia qualcosa. "

" E gay??
Chiese Jimin scioccato

" Si. non te ne sei accorto?"

" Sinceramente no. Sapevo di te e Nam ma yoongi no. E tu kookie?"

" Io cosa piccolo?"

" Sei gay o etero ?"

" Sono etero fino a midollo."

A Jimin sentire quelle parole fece male.

" Era meglio buttarmi sotto un treno"
Penso .

Una ragazza con capelli neri entro in cucina come una furia saltando addosso a Jk.

" Hei ,hei piccola furia fai attenzione mi fai male."

" Scusami tesoro mio."

A guardare quella scena la faccia di Jimin divene triste. Unico che se ne accorse fu Jin.

" Jisso ! Calmati per amor del celo ."

Jk rimprovero la ragazza.

" Scusami. E che mi sei mancato. Da due settimane che non ci vediamo. Che fine hai fatto furfante?"

" Avevo da fare."

Jk indico su Jimin con la testa. La ragazza si girò di colpo. Lo squadro per bene.

" E lui chi sarebbe?"

" Lui e Jimin. Jimin lei e jisso mia sorella."

A Jimin si illuminò viso. Jin sorrise. La dolcezza di Jimin era la cosa più pura che jin aveva mai visto.

" Ciao Jimin. Piacere di conoscerti. Io sono jisso la sorella di questa testa calda."

La ragazza si catapultò su Jimin abbracciandola forte.

" Ciao jisso. Piacere e tutto mio credimi."

Ricambio l'abbraccio.

" Dove yoongi?"

" Sta parlando con Tae. Arriva subito. Dovrebbe venire anche hoby fra poco. "

Due ragazzi entrarono in cucina.

Ragazzo chiamato tae alla vista di jimin sbiancò. Spalancò la bocca.

" Jiminie. Mochi. Amore mio ."

Li salto addosso talmente forte che caderono entrambi.

Tae continuava abbracciarlo e baciarlo su tutta la faccia.

Lo sguardo di cinque persone era scioccante. Jk sembrava arrabbiato , infastidito.

" Scusami ti poi spostarti ? Mi fai male."

Sibilo Jimin.

Tae lo guardo sconcertato.

Yoongi lo aiuto ad alzarsi.

" Scusami ma vi conoscete"

" Si yoo. Lui e mio mochi. Mio miglior amico da sempre. Jimin dillo. Dove sei stato tutto questo tempo e? Io e hoby ti abbiamo cercato da per tutto. Hoby andò anche a Tokio per sapere qualcosa su di te. "

" Jimin non più dire niente. "

" E perché mai? Jimin che succede?"

Jimin inizio a piangere . Jk si precipitò da lui abbracciandola fort.

" Sch .sch piccolo non piangere. "

" N. Non m.mi ricordo di l.lui kookie."

" Lo so piccolo lo so. Calmati adesso mhu?"

" Ma che cazzo sta succedendo qua? Perché non più parlare? Che hai mochi?"

" Tae. Jimin non si ricorda niente. Ne meno suo cognome. "

Tae spalancò la bocca .

" O mio dio. Eco perché non ti trovavamo. Abbiamo fatto anche la denuncia per la scomparsa. "

" Adesso ci calmiamo tutti e parliamo ok?"

" Si Nam forse meglio. Vado preparare una tisana calda."

" Grazie Jini."

Si sedettero su divano.

Jk si sedette tenendo Jimin a cavalcioni sudi lui stringendo forte a se.

Jimin mise la testa nel incavo del colo di Jk . Sentendo sui odore si stava calmando.

" Sta arrivando anche hoby. Volevamo fare la colazione insieme. Ti ricordi di lui mochi?"

Jimin sibilo un " no " ammalapenna.

Arrivo anche hoby. Era un ragazzo molto carino con un sorriso che iluminava tutta la stanza. Vedendo Jimin ragazzo si mise a piangere disperatamente. Un altra volta yoongi fu costretto calmare qualcuno nel arco della mattinata.

Dopo un po' e una bella tazza di tisana calda erano pronti al racconto.

" Allora io ,Jimin e hoby siamo cresciuti insieme. Ci siamo conosciuti nel orfanotrofio. Non mi ricordo ne meno quanti anni avevamo. Eravamo piccolissimi. La era dura,molto dura. "

Taehyung stava piangendo. Da una parte aveva hoby che li strinse la mano, dal altra parte yoongi.

Flescbek

" Mochi ! Noi tre saremo sempre amici non è vero?"

" Siamo piccoli tae-tae , la nostra amicizia durerà per sempre."

" Facciamo un patto. "

Disse piccolo hoby.

" Come tre moschettieri? "

" Si mochi. Uno per tutti ,tutti per uno."

"Siii."

Tre bambini si tagliarono dito unendo loro gocce di sangue.

Fine flescbek

" Il patto. "

" Cosa piccolo?"

" Mi ricordo del nostro patto. Kookie mi sto ricordando. "

Tae e hoby sorrisero dolcemente.

 RENEGADE  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora