cap 7

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Bevero tutti un bicchiere di whisky.

Tae si lecco le labra.

" Continuo io Tae non preoccuparti."

" Sei sicuro Jimin?"

" Si alieno stai stanquilo . Quando noi tre abbiamo compiuto 18 anni miei genitori adottivi ci fecero sedere facendoci un discorso ."

Inizio flescbek

" Allora ragazzi adesso e ora che pensiate al vostro futuro. Siete abbastanza grandi da decidere che cosa volete fare delle vostre vite. Per esempio Tae ! Cosa voi fare da grande?"

" Voglio andare al università."

" Ok perfetto. Che facoltà?"

" Gestione aziendale."

" Perfetto. E tu hoby?"

" Io voglio fare il ragioniere. Mi piace fare conti. "

" Bene. E tu figliolo ?"

" Io voglio balare . "

" Allora così sia. Io e tua madre vi aiuteremo a realizzare vostri sogni ma vogliamo una cosa in cambio."

" Che cosa papà?"

" Vogliamo che mentre studiate vi trovate un lavoro , anche di pochi spiccioli ma un lavo dignitoso . Così imparate valore dei soldi e dei sacrifici. "

" Va bene . Affare fatto."

Fine flescbek

" Miei genitori adottivi avevano messo soldi da partire. Soldi che ogni mese governo li versava per mantenerci. Loro non avevano toccato  ne meno un centesimo di quei soldi. Così noi tre abbiamo potuto venire a Seul, prendere una casa modesta in affitto e iscriverci al  università. "

" Era così bello . Noi tre da soli a Seul , abbiamo trovato anche lavoro come baristi nel bar dove adesso facciamo proprietari. "

Concluse hoby.

" Abbiamo visto bene per anni fino l'anno scorso dove cambio tutti."

" Perché ? Che successo l'anno scorso Tae?"

" L'anno scorso mi contato un notaio inglese dicendomi che una persona a me sconosciuto mi aveva lasciato eredità , voleva discolparsi con mio padre biologico di qualcosa acaduto nel passato. "

" E tu che hai fatto Jimin?"

" Lo rifiutai Nam ,e ovvio. Ma mi tartassava di chiamate così ci invito in Inghilterra per parlare. Partimo io Tae e mio padre adottivo. Incontriamo in signore di mezzo età. Era notaio. Ci comunico che suo cliente aveva espresso desiderio di donarmi un eredità molto cospicui e non c'erano estremi per rifiutare.  Il notaio mi garanti che erano soldi pulito. Provenivano da una famiglia appartenente  alla sua maestà regina. Non c'era niente di losco . Così accettai diventando schifosamente  rico . "

" Cosa hai fatto dei soldi Jimin?"

" Yoongi la metta ho donato al orfanotrofio dei miei genitori adottivi. Ho comprato il bar per Tae e hoby , con resto mi comprai una casa e apri la scuola di ballo. Restante sono in banca a nome mio. "

" Quindi sei Rico. Ok abbiamo capito .ma perché stavi andando a Tokio?"

" Sono Rico si. Anche se preferivo  conoscere miei genitori naturali. A Tokio stavo andando perche due messi fa ebbi vinto un steig nella scuola di ballo di Tokio. Così mi invitarono da loro . Mi ricordo tutto. Saluti con Tae e hoby. La mia partenza ,arrivo a Tokio e poi niente."

" Questo è successo due mesi fa?"

" Si. Nam due messi fa. Era inizi  maggio."

" Dove eri tutto questo tempo? Non ti ricordi proprio niente.?"

" No. Purtroppo no."

" E voi in questi due mesi che cosa avete fatto?"

" Dopo la partenza di Jimin io e hoby abbiamo chiamato. Non rispondeva. Passo due giorni e niente non riuscivamo chiamare , così hoby parti per Tokio.  La scuola di danza che la stava aspettando non sapeva dove era finito. Anche la casa  che era preservato per Jimin era vuoto. Così fecemo la denuncia per la scomparsa. "

" Adesso sono più che convinto di chiamare mio amico a Tokio. Vedremo un po cosa ha scoperto. "

" Come diavolo hai fatto arrivare fino a casa mia? In quelle condizioni poi. "

" Non lo so yoongi. Non ho idea. "

Quella sera cenarono Tutti insieme.

Jk noto che Jimin non stava bene.

Si avvicinò a lui.

" Che succede piccolo?"

" Ho mal di testa kookie. Niente di più non preoccuparti."

" Si invece. Ragazzi scusate ma porto Jimin a riposare oggi e stato una giornata pesante per lui."

" Certo Jk . Tranquillo. "

Rispose jin con un sorriso materno.

Jk prese Jimin in bracio come se fosse un bimbo. Quest' ultimo si agrapo a quel ragazzo come la sua  salvezza.

Solo con lui  si sentiva bene.

Si fece una doccia veloce aiutato da Jk. Non era ancora completamente guarito. Ogni tanto aveva questi mal di testa molto brutti.

Si misero nel letto.

Jimin si girò verso Jk abbracciandolo forte.

" Kookie ti posso fare una domanda?"

," Certo piccolo. Dimmi."

" Che pesi di me adesso  che sai la verità su di me.?"

" Jimin ascoltami bene. Sei una persona meravigliosa, gentile e dolce. Hai subito abbastanza. Io non sono nessuno per giudicarti. Non lo farei mai. Uno deve vivere le situazioni prima di giudicare. Rimanrai  sempre ragazzino più carino del mondo per me piccolo mio."

Jimin pianse.

" Grazie kookie. "

" No. Grazie a te piccolo."

" Per cosa?"

" Per esser entrato nella mia vita come una furia , per aver svegliato sentimenti dentro di me. "

" Che sentimenti ?"

" Di protezione che non ho mai avuto per nessuno Trane per mia sorella e miei amici. Per sentirmi utile a qualcuno , per sembrare mie giornate piene."

Jimin sospiro. Sperava in qualcosa di più ma doveva accontentarsi di questo Jk era etero e lui lo sapeva bene. Per adesso era abbastanza anche se nel profondo del suo cuore sperava che ragazzo sentisse qualcosa per lui.

 

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