7. Gabbiano

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Un giovane gabbiano si posa in cima al palo di legno a cui è legata e la fissa con i suoi piccoli occhietti rossi con tanta insistenza che sembra volersela mangiare. Agata non sa da quanto tempo è legata là, al posto della polena, ma è sicura che se non la tireranno giù al più presto, finirà col diventare il prossimo pasto di quel maledetto uccello.
<<Sciò>> sibila nella sua direzione <<Vattene via!>>.
Una voce femminile la coglie alle spalle, facendole quasi tirare un grido di spavento. C'è qualcuno sopra di lei, lo sente camminare sopra le corde scricchiolanti che la legano, ma non riesce a girare la testa per vedere di chi si tratta.
<<Be', piccola Polena>> esordisce la voce <<cosa ti porta qui?>>.
Agata è confusa e sbatte le palpebre instupidita. <<Qui, dove? Non mi ci avete portata voi?>>. chiede, tesa. Eppure qualcuno deve averla presa e legata là. Cerca ancora di girare la testa, invano, così sbuffa di frustrazione.
<<No, Polena. Sei stata tu a voler venire>>.
Agatha abbassa gli occhi sulla prua della nave e si rende conto che il legno lucido è nero come la pece. <<Ma...>>.
<<Benvenuta sulla Vedova Nera>>.
Delle mani la agguantano e la slegano dal palo, lasciandola crollare sul ponte con una certa malagrazia.
Lei geme un po', le fanno male tutti i muscoli. Alza la testa e si trova davanti una donna vestita completamente di nero. Porta un un lungo vestito pizzato e un velo davanti al viso. Anche le altre tre ragazze al suo fianco sono vestite di nero, solo che portano i pantaloni al posto della gonna e un corsetto molto stretto. Sul viso hanno delle maschere bianche che sembrano avere solo piccole differenze tra loro. <<Voi... Voi siete...>>.
La donna alza le mani. Il merletto sulle sue braccia è strano, sembra quasi... impresso sulla pelle. <<Io sono la Mater Dolorosa, il Capitano della Vedova. Puoi dirmi il tuo nome, Polena?>>.

Writober 2023 - LacrymosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora