29. Globster

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Quando la nave tocca la riva, Annie si regge allo stipite della porta della cucina per non essere sbalzata via.
<<Presumo che siamo arrivate>> commenta Grecale, riprendendo l'equilibrio. È più piazzata di lei e riesce a non cadere. <<Andiamo?>> le sorride e le porge la mano, dev'essere curiosissima.
Annie esita un attimo, è la prima volta che vede sorridere la compagna e resta spiazzata; poi prende la sua mano e si lascia guidare sul ponte, del resto è curiosa anche lei.
È lì che le sta attendendo la Mater Dolorosa, insieme ad alcune delle altre sorelle.
<<Ci separiamo>> esordisce <<da qui in poi intraprenderete un percorso duro, difficile e, sì, talvolta lo troverete insopportabile... Ma noi vi preghiamo di tenere duro, per noi, per voi. Fatelo e presto ci rivedremo>>. Il Capitano le afferra per le spalle, prima una e dopo l'altra. <<Sarà un onore, per me, riavervi sulla Vedova Nera>>.
Annie sorride e annuisce <<Cercheremo di fare del nostro meglio>>. Soprattutto se cominceranno a capire qualcosa di ciò che sta succedendo. Lancia un'occhiata verso la spiaggia di sabbia bianca, al di là del parapetto della nave, e nota un'enorme ammasso di... Qualcosa di indefinito, sembra un mostro, un insieme di cetacei assemblati alla bell'e meglio dalla mano inesperta di un bambino. È immobile, circondato da un gruppo di lacrymose armate di coltelli lunghi che gocciolano un liquido scuro e viscoso.
<<Globster>> spiega la Mater Dolorosa, seguendo la direzione del suo sguardo. <<Avrete modo di vederli da vicino, non temete>>.

Writober 2023 - LacrymosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora