Manuel tutto si aspettava quell'anno, meno che avrebbe passato il capodanno lontano da Simone per una stupida discussione avuta il 28 dicembre. Si maledice anche, ora che si guarda intorno a quella festa e vede tutti divertirsi, mentre il suo pensiero va all'unica persona che gli interessa e che in quel momento è a casa di Laura con tutti i loro amici. Lui, invece, in quel mucchio di gente riesce a scorgere solo il volto familiare di Nina, nessun altro.
Sbuffa passandosi una mano sul volto e lanci uno sguardo al conto alla rovescia sulla televisione, che conta venti minuti a mezzanotte."non credevo fosse così importante da inizia' l'anno con lei, invece che con me" le parole di Simone gli rimbombano in testa, mentre sposta di nuovo lo sguardo sulla ragazza che parla con degli amici poco lontano. E più ci pensa, più non può fare a meno di dargli ragione.
Diciassette minuti alla mezzanotte segna il televisore, quando decide di recuperare il proprio cappotto e il proprio casco, uscendo da lì. E ringrazia il cielo per tante cose: per essere lucido abbastanza da guidare senza problemi, per ricordare dov'è casa di Laura, ma soprattutto ringrazia il cielo per riuscire ad arrivare lì e suonare al campanello quando ormai manca un minuto.«Ao a pezzo de merda, menomale che sei rinsavito.» Matteo gli apre la porta lasciandolo entrare in casa e lui si appunta mentalmente di picchiarlo più tardi, mentre si guarda intorno.
«Simone?» chiede subito.
«Sta in terrazza co l'altri.» Ed è quando sente gridare un conto alla rovescia che parte da dieci, che inizia a correre per arrivare dagli altri. Gli amici non sembrano troppo sorpresi di averlo lì, a Simone invece il "tre" muore in gola non appena lo vede.
Manuel si appunta mentalmente anche di chiedere scusa a Giulio più tardi, per la spinta che gli riserva. Ma era necessaria per riuscire a baciare Simone mentre tutti gli altri intorno a loro gridavano "buon anno". I fuochi d'artificio che hanno davanti sono la metafora perfetta per quello che sentono dentro e Manuel non può far altro che continuare a baciarlo finché non sente i polmoni bruciare.
«Nessuno è più importante de te.» Sussurra.
«Devi fa sempre ste cose plateali, sennò non sei contento.» Borbotta Simone, senza smettere di sorridere.
«Te piaccio pe questo.» Risponde furbo. «Buon anno Simo.»
«Buon anno Manu.»
«Lo sarà.»
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Per una vita, per sempre. | Simuel.
FanfictionAlcuni prompt di cc. (il titolo è ispirato a "Sembra quasi" di fulminacci, se non la conoscete, conoscetela)