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Erano in una fase in cui era palese che la loro amicizia -ormai quinquennale- non fosse un'amicizia. Lo sapevano entrambi eppure nessuno dei due aveva il coraggio di fare quel piccolo passo in più, che fosse anche solo un bacio o una parola. Quindi non lo sa nemmeno Simone da dove po prenda tutto quel coraggio, consapevole del fatto che una volta sceso dalla macchina le cose sarebbero inevitabilmente cambiate. Sente il cuore martellare nel petto, però, quando un altro sportello viene sbattuto mentre è di spalle e dei passi corrono veloci sul brecciolino. Non si gira, piuttosto sente due braccia avvolgerlo e la testa di Manuel poggiarsi tra le sue scapole, cosa che lo fa sorridere. «Te amo anch'io.» Sussurra, sentendolo tremare. «Te giri?» Chiede, quindi. E Simone si gira tra le sue braccia posizionandogli i palmi sulle guancia ed accarezzandole piano. «quindi ora?» Manuel sorride. «Quindi ora te bacio.» Risponde. «Con permesso.» Scherza in tono formale, prima di poggiare le labbra sulle sue.
