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Loro quando discutono sono un continuo di "TUO figlio" per cercare di scaricarsi la responsabilità di uno Jacopo probabilmente arrabbiato, soprattutto quando uno dei due gli vieta di fare qualcosa

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Loro quando discutono sono un continuo di "TUO figlio" per cercare di scaricarsi la responsabilità di uno Jacopo probabilmente arrabbiato, soprattutto quando uno dei due gli vieta di fare qualcosa. Per questo Manuel già capisce l'antifona quando risponde alla chiamata di Simone.
«lo sai che ha fatto TUO figlio?» chiede, prima ancora di salutarlo.
«che ha fatto?»
«doveva stare a casa a studiare»
«e nvece ndo sta?»
«a casa» risponde Simone, facendo aggrottare le sopracciglia a Manuel. «co Gaia! E te lo sai che quando c'è Gaia decisamente non studia!» Manuel preme le labbra tra loro, facendo calare il silenzio tanto che- «Manuel?» e a quel punto non può più nascondere la risata che gli esce dalle labbra.
«Scusa amo' è che io non credo d'ave' mai studiato 'n camera tua co te e me pare che dalle superiori ce semo usciti comunque»
«è proprio tuo figlio» borbotta il minore.

«Scusa amo' è che io non credo d'ave' mai studiato 'n camera tua co te e me pare che dalle superiori ce semo usciti comunque»«è proprio tuo figlio» borbotta il minore

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«statte zitto, li mortacci tua che so pure i mia» sussurra
Manuel mentre sorregge il figlio. Lo è andato a recuperare ad una festa quando ha avuto perlomeno l'intelligenza di dirgli di non essere in grado di guidare e ora che ride affianco a lui non può che dargli ragione.
«pa'» dice cercando di sussurrare ma fallendo miseramente.
«Jacopo statte zitto che se tu padre ce vede dormimo sul pianerottolo» insiste, facendogli salire le scale. «me prendi in braccio come quando ero piccolo?»
«quando eri piccolo non pesavi 70 chili» risponde mettendo il piede sull'ultima fila di gradini. Comincia a salire cercando di far fare lo stesso al figlio, ma quando alza lo sguardo vede Simone poggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate, che li osserva con disappunto.
«secondo te papa ce vede?» chiede Jacopo, alzando la testa a sua volta. Il padre in cima alle scale alza gli occhi al cielo senza dire una parola, Manuel invece sospira, spingendolo a salire gli ultimi gradini.
«ha guidato in queste condizioni?» è la prima cosa che chiede
Simone, appena arrivano davanti a lui. «no m'ha chiesto de andallo a prende mentre te dormivi» «che te pensi papà, io so responsabile» obietta Jacopo, guadagnandosi uno schiaffo dietro la testa da Manuel.
«vattene a letto, va» gli dice.
«e domani ti svegli comunque per andare a scuola!» puntualizza Simone, quando il figlio si sta ormai dirigendo in camera, lasciandoli soli.
«e è solo la prima» borbotta Manuel, guadagnandosi un'occhiataccia dal marito. «Dai amo', te hai fatto de peggio»
gli sice, lasciandogli un bacio sulle labbra.

Per una vita, per sempre. | Simuel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora