9. A dark fairy tale (Marcus)

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Leave out all the rest, Linkin Park

Vi avviso che ci sarà una scena un pò forte nel flashback di M.

Scatenatevi nei commenti 🫶🏻⚡️
Se volete chiedermi qualcosa, vi lascio la mia pagina ig: hellen_ligios_autrice


Marcus 13 Mildred 12

«Mio figlio non prenderà lezioni da un tutor davanti a tutta la classe. Piuttosto farà lezioni private»

«Alan!»

«Per favore, Dolores! Lasciami parlare».

«Signori Storm, avete notato che vostro figlio sembra essere affetto da una sorte di nervosismo cronico?»

«A casa lui si comporta molto bene. È un angelo di bambino», sento che dice mia madre con la sua voce delicata.

«Non lo metto in dubbio signora, ma io devo rispondere di ciò che è successo oggi in classe» la preside si prende qualche secondo. «Vostro figlio ha picchiato malamente un compagno di classe perché questo lo stava prendendo in giro» Silenzio. «Ovviamente cerchiamo sempre di limitare ogni possibile comportamento che sfoci nel bullismo, ma la reazione di Marcus è stata molto violenta. Noi crediamo che la "non accettazione" del suo disturbo gli provochi ansia e scatti d'ira. Ne avete parlato con lui?»

Ho le mani ficcate nella testa. Muovo i piedi su e giù, mentre sono seduto sulla sedia in fondo al corridoio. Ma le voci dei miei genitori e del preside le riesco a sentire lo stesso chiare e forti. Così come il ricordo di quella mattina.

Come compito avremmo dovuto scrivere un tema in classe sulle nostre passioni.
La scrittura è da sempre la mia peggior nemica, eppure, avevo iniziato a parlare del pattinaggio sul ghiaccio e la penna aveva viaggiato per conto suo. Di sicuro era pieno di errori il foglio, ma le parole mi erano uscite da sole e io ero molto felice.

Mi ero impegnato così tanto che la professoressa mi aveva chiesto se me la fossi sentita di leggerla.
E io avevo iniziato a balbettare.
Rudy si era messo a ridere.
"Non sa leggere nemmeno le cose che scrive lui"
E tutti lo avevano seguito.
Io mi ero alzato dal banco e l'avevo preso a pugni.

C'era voluta l'aiuto della professoressa e del bidello per togliermi da lui e dal suo viso insanguinato.

«Mio figlio non ha nessun disturbo».

«Suo figlio è un DSA, signor Storm. E credo che lei se ne renda perfettamente conto. E non c'è niente di male. Dobbiamo solo capire se questo rappresenti un problema per il ragazzo al punto da impedirgli di accettare il nostro aiuto».

«Parlerò con lui».

Inizio a tremare.
Non voglio che mio padre mi parli.
Che mi guardi come fossi una nullità.
Tanto so che non sarebbe mai stato comprensivo.

«Signor Storm, quanto ha fatto suo figlio gli costerà la sospensione. Siamo a fine anno e i suoi voti sono pessimi. Purtroppo dovrà ripetere l'anno.»

«Come? State scherzando, vero?»

«Alan... calmati...»
Sussurra mia madre.

«Non possiamo continuare a giustificarlo. Sarebbe solo un male per lui. Marcus è un ragazzino intelligente e scaltro ma dovete essere voi i primi a fargli comprendere che avere un tutor e un programma specifico non significa essere inferiore agli altri...»

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