19. «Ended before it even began» (Marcus)

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🎧
Till I collapse, Eminem

Ciao piccole IQ ❄️
Come state? Come avete passato queste settimane in assenza di M&M? 🥹❄️
Vi sono mancati?

Vi ho lasciato davvero con il fiato sospeso con l'altro capitolo e di questo mi scuso 😅.
Sono partite teorie e voli pindarici circa la questione: "Chi è stato a girare il video della partita?"
⁉️

Non è ancora il momento di saperlo, ma vi prometto che tutto sarà svelato a tempo debito 😎
Nel frattempo, vi lascio con pov Marcus come promesso, e con questo flashback post partita.

Vi lascio come sempre la mia pagina Ig per poter sclerare insieme (hellen_ligios_autrice) e se il capitolo vi è piaciuto, lasciatemi tante ⭐️ e bombardatemi di commenti 💬

Buona lettura ❄️



Marcus 17, Mildred 16

Milly è appoggiata con la guancia al mio braccio.
Calamito lo sguardo sulle nostre mani incrociate. Le sue sono piccolissime rispetto alle mie, enormi, piene di calli, e con delle ferite evidenti sulle nocche.

Spingo indietro la testa sul sedile, tento di rilassarmi, anche se il dolore alla spalla quasi mi impedisce di respirare. Quando all'arrivo della polizia si è scatenato il panico, ho avuto a malapena il tempo di togliermi i pattini per infilarmi le scarpe, afferrare il mio borsone e precipitarmi fuori.

Nonostante sentissi dolore per il colpo che uno dei giocatori dei Detroit Wolf mi ha inferto a tradimento con la sua dannata mazza, il mio primo pensiero era stato trovare Milly e i suoi amici.

Quando l'ho vista a terra, sul punto di venir schiacciata dalla fiumana di gente impazzita, l'ho tirata su e l'ho trascinata di fuori.

Adesso è al sicuro.
Siamo al sicuro e questo quello che conta.

Freeman prende una buca, la macchina sobbalza, e io soffoco un gemito di dolore.

«Ehi, stai bene?» mi domanda subito Milly, stringendo ancora di più le sue piccole dita attorno alle mie.

Annuisco, mentre affondo i denti nel labbro.

«Amico, ti esce dal sangue...» mormora Zavier dai sedili davanti, indicando la macchia rossa all'altezza della spalla destra che si sta espandendo sulla maglietta.

«Del sangue?!» Reid stringe le mani sul volante talmente forte che le nocche gli sono diventate trasparenti.

«Non è niente. Piuttosto, hai mandato un messaggio agli altri?» mi informo con Zavier.

Con tutta quella confusione, avevamo perso di vista la nostra squadra.
Ma a me, è solo dell'incolumità di Damian e Taylor che mi interessa.
Ci eravamo promessi che se si fosse presentato qualche imprevisto – come l'arrivo della polizia – saremmo dovuti scappare individualmente.

«Stanno bene. Sono riusciti a risalire in macchina e fuggire, ma Storm, cazzo, sei ferito».

«Forse dovremmo andare in ospedale...» suggerisce Anise. È del tutto terrorizzata.

Zavier si volta e le sussurra qualcosa che io non riesco a sentire, e lei, pare calmarsi.

«Allora che fa-faccio?» balbetta Freeman.

«Fermiamoci alla mia libreria. Ho una cassetta del pronto soccorso. Vediamo quanto è grave la ferita, in caso, chiameremo una guardia medica».

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