PROLOGO

22.9K 792 208
                                    

A tutte le menti geniali e incomprese,
A chi non è a schiavo di una consuetudine,
A chi non ha paura di essere sé stesso,
A chi la diversità non spaventa,
A chi ama incondizionatamente e senza razionalità alcuna.




Quando si sviluppa una corrente d'aria calda che si scontra con una d'aria fredda, questa combinazione di forze opposte può dare origine a venti e causare la formazione di nubi di
tempesta.

Sapete cosa significa?
Saette lanciate come Cupido lancerebbe frecce che piombano da una parte all'altra, la corrente elettrica scatenata da quella forza che squarcia il cielo a metà.
E poi l'impatto.
Si dice che un fulmine colpisca il suolo almeno due volte.
Il cuore... quello pure cento.
Viene martoriato, straziato e vessato fino a ridurlo ad un muscolo inutile e che a stento batte.

E non c'è soluzione quando succede, nessuna formula di matematica o di fisica che conti.
Tutto diventa improvvisamente irrazionale, illogico fuori da ogni schema.

Come lo so?
Perché mi ci sono trovata o meglio, ne sono stata la causa scatenante.
Questo tripudio di etere, elettricità e fascino ha un nome: Marcus Osborne Storm detto "Thunderstorm".

La mia tempesta di fulmini.

⚡️💔

Marcus 9 anni Mildred 8 anni

Josenville, Michigan


Di nuovo.
È successo di nuovo.
Si è intrufolato nella libreria, e credo si sia nascosto dietro qualche scaffale, senza farsi vedere.
Io sto per mettere apposto il libro delle fiabe illustrato dei fratelli Grimm, quando sento un singhiozzo.
Sta piangendo. Come sempre.
Credo che i suoi genitori abbiano litigato di nuovo.

Se mi sporgo dalla finestra della mia camera, qualche volta, riesco a sentire le loro grida.

Mi rimetto seduta sulla poltrona appartenuta a mia nonna, "il suo trono" come lo chiamava lei, e inizio a leggere.
Parto dal "Principe Rospo", "La guardiana di Oche", fino a "I musicanti di Brema".

Le parole vengono rilasciate dalla mia bocca in un suono soave e leggero, come fossero dolci note musicali.
Ho da sempre una bella voce o meglio, è ciò che mi ripetono sempre tutti.
Evidentemente ciò serve a compensare il fatto di non essere carina nemmeno un po'.

Quando arrivo a metà di "Hansel e Gretel" mi fermo. Salto sempre la parte dove la strega cerca di cuocere Gretel nel forno: mi mette molta paura.
Sembra colpevolizzare i bambini che vogliono mangiare i dolci e...io adoro i dolci!
Eppure mia madre o mia nonna non hanno mai pensato di cuocermi in un forno.

«Ti è piaciuta?», domando ad un tratto.

A volte il visitatore misterioso risponde.
A volte semplicemente prende e scappa.
Ma non importa.
È l'unico bambino della mia scuola a tenermi compagnia. Agli altri non interessa leggere, a meno che la maestra non li obblighi.
Inoltre, poiché mi reputano brutta, secchiona e noiosa, quasi nessuno vuole mai giocare con me.

«Sì », arriva dopo secoli la sua risposta in un sussurro.

Mi tiro su con l'indice gli occhiali spessi che mi sono scesi sul naso, e allungo il collo.

Non sento più alcun rumore.
Mi alzo dalla poltrona, e provo a cercarlo.
Sono quasi le otto di sera: mia madre starà di sicuro facendo il giro di ricognizione prima della chiusura.

Perlustro lo spazio che ai miei occhi da bambina sembra enorme e finalmente lo trovo proprio dietro la sezione dedicata ai racconti per bambini, con la testa cosparsa di riccioli biondi poggiata sulle ginocchia.

Love StormDove le storie prendono vita. Scoprilo ora