8. Blind Cupid (III parte) (Milly)

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🎧
Dark Paradise, Lana del Rey

Ecco qui come promesso la terza e ultima parte!
🫶🏻❄️🏒⚡️

Si sta entrando nel vivo della storia, quindi leggete con estrema attenzione mi raccomando!
E sul finale preparatevi perché...
🔥

Lasciatemi come sempre tanti commenti!

👀🔥 vi lascio la mia pagina ig: hellen_ligios_autrice

Ps. Come vi avevo già accennato, visto che i personaggi saranno tanti, ve li rinfresco mano a mano nella storia 😌 In questo capitolo ci sarà una new entry, ma al momento non vi svelo il presta volto 😁

Buona lettura ⚡️

...

Li sento parlottare a bassa voce, poi lo sfregare di una cartina, il click dell'accendino.

«Passami quella canna! Ho bisogno di smaltire la tensione», ringhia qualcuno.

«E aspetta un secondo, Grossman! Sei una piattola!».

«Fanculo! Te sei il solito tirchio, Holmes

Holmes e Grossman?
Sono sul serio chiusa in un bagno, con Damian Holmes e Luke Grossman?

Merda.

Mi appiattisco dietro la porta, cercando di non respirare. Di non farmi sentire.
O sarebbe stata la fine per me.

«Invece di rompermi i coglioni, pensa a giocare bene! Hai fatto schifo».

Luke non dice niente.
Sento che fumano.
Poi il cigolio della porta che si apre di nuovo, e i passi di qualcun altro che è appena entrato.

«Eccoti! Ti stavamo aspettando», parla Damian.

«I siti sono stati fatti?»
Ennesimo click dell'accendino.
È uno sconosciuto che ha parlato.
Ha una voce bassa, un po' roca.

«Rilassati, Jess! È tanto che non ci vediamo.»

«Quei maledetti siti, sono stati fatti o no?»

Silenzio per qualche secondo.

«Tutto sotto controllo. Ma fare affidamento solo sui siti illegali di scommesse non è sicuro. Dobbiamo chiuderli e riaprirli in continuazione e poi il pagamento avviene tramite i bitcoins», afferma Luke dopo un po'.

«È una gran rottura di cazzo infatti! Dovremmo affidarci a informatici più abili di te, Grossman!»

«Valli a trovare allora. Poi richiamami», ribatte Luke, stizzito dall'asserzione di Damian.

«Stai zitto che è meglio! Tanto lo sapete meglio di me che è con le partite clandestine che si alzano i veri soldi», prosegue Damian, dando un cazzotto alla porta del bagno accanto alla mia.

Ho un sobbalzo.
Inizio a sudare freddo.

«Infatti è proprio ciò che volevo proporvi», risponde questo Jess, mentre lo sento aspirare.
Il profumo di cannabis mi solletica il naso.
Mi tappo le narici con pollice e indice per evitare di starnutire. «Ora che Thunderstorm è di nuovo con voi, potremmo rimettere su le partite di hit hockey».

Rabbrividisco mentre un flashback mi attraversa la mente come un siluro: della partita di due anni fa. Di ciò che era successo dopo...

«Gli allibratori non aspettavano altro che il suo ritorno» continua Jess. «E ho visto che è sempre forte».

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