12. Arctic Whispers (I Parte) (Milly)

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🎧
Different, Chris Grey

Siete pronte per l'inaugurazione del
MAJESTIC? ❄️🩵 (il superstore di Marcus).
Teoricamente doveva essere un capitolo
unico ma ho deciso di dividerlo.
Leggete bene questa prima parte perché dopo
si va a ballare in un posto speciale e...
🛑 ❤️‍🔥 😋

Vi ricordate quando vi ho detto che Marcus è a tratti un 🟥  🚩 a tratti in 🟩 🚩?
Qui sarà un po' RED 🟥 😅

Riempitemi di commentini sclerotici 🫶🏻

👀🔥 vi lascio come sempre la mia pagina ig: hellen_ligios_autrice

Ps.
Nei capitoli precedenti avevo specificato che i genitori di Mildred si erano separati 5 o 6 anni prima. Per necessità di cose, vi avviso che ho dovuto modificare il tutto a due anni prima, proprio in concomitanza al litigio tra Milly&Marcus.

Buona lettura ⚡️

Mildred, IQ 🌵
18 anni

Esco dalla macchina e l'aria gelida mi morde le guance. Alzo lo sguardo e mi trovo di fronte al superstore degli Storm, una colossale struttura di vetro e acciaio che domina il cielo notturno.
La moderna facciata del negozio, con l'insegna del nome troneggia all'ingresso in un tripudio di luci che brillano: "Majestic".

È così che si chiama dunque.

Io e mia madre lo fissiamo a bocca aperta.
«Dicevi prima? Niente di cui preoccuparsi!»

«Che fai mi copi?»
La prendo in giro, riferendomi al fatto che sono io di solito quella che fa del sarcasmo per sottolineare le proprie ragioni.

Mia madre comunque è già praticamente in pole position e io, dopo essermi spalmata un po' di crema anti-prurito sotto il mento, ficco il tubetto nella tasca del mio cappotto e insieme varchiamo la soglia.

Veniamo avvolte da un vortice di colori e suoni. Luci vivaci adornano l'entrata principale, creando un'atmosfera festosa con un arco di palloncini che ci dà il benvenuto e mega schermi pubblicitari digitali che diffondono promozioni e offerte speciali.

Mia madre si sistema il basco di lana che le copre il caschetto biondo. «Dividiamoci. Io vado di qua e tu di la».

Non faccio in tempo a fermarla così sospirando, mi inoltro anche io tra gli enormi spazi dello store.

Gli scaffali, impeccabilmente allineati, sono stracolmi di ogni genere di prodotti: alimentari, per la casa, giardinaggio, le ultime novità tecnologiche e abbigliamento di tendenza.

Scorgo persino delle zone lounge che invitano alla sosta e al relax.

Mentre mi aggiro tra le corsie, affollate di gente (sì come sospettavo, tutta Josenville si è radunata qui) non mi accorgo nemmeno che uno dei commessi mi ha messo in mano una piccola giostra di plastica, con dentro delle caramelle e una cannuccia colorata.

Mia madre ricompare poco dopo e mi osserva, con un'espressione imperscrutabile sul volto: «Io ho un pinguino». Solleva il pupazzo di plastica, con quelli che sembrano Smarties al suo interno.
«Credevo fosse grosso, ma non così!» brontola avvicinandosi a me.

«Non ho trovato i libri però!» bisbiglio, un attimo prima di sollevare la testa e di vedere un imponente scala mobile portare al piano superiore dove c'è scritto: books&cafe.

Come non detto...Hanno fatto addirittura un piano apposito.

Salgo sulle scale mobili, con un vuoto nello stomaco che si acuisce quando arrivo in cima. Inizio a cogliere subito ogni dettaglio dello spazio dedicato ai libri, con uno sdegno crescente. Scaffali che si ergono come muri impenetrabili, l'aroma dei libri nuovi e perfettamente impilati, senza colore, e familiarità, divanetti dal design elegante che sembrano scomodi solo a guardarli, disseminati strategicamente qua e là.

Love StormDove le storie prendono vita. Scoprilo ora