7. Blind Cupid (II parte) (Milly)

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🎧
Say yes to heaven, Lana del Rey

😏🏒⚡️

Questo capitolo avrei dovuto pubblicarlo per intero ma siccome sono in ritardo su tutta la linea, e non voglio farvi aspettare, preferisco postarvi la prima parte adesso!
La seconda arriverà tra stasera e domani!

Lasciatemi tanti commenti!

👀🔥 vi lascio come sempre la mia pagina ig: hellen_ligios_autrice

Buona lettura ⚡️


«Stai uscendo?» mi domanda mia madre, facendo capolino dalla mia camera.

Annuisco.

Lei si stropiccia gli occhi «E ti stai specchiando?Sogno o son desta?»

Ho l'armadio aperto, e osservo la mia immagine riflessa nello specchio lungo affisso all'anta.

Ho indossato una salopette di jeans, con un maglione sotto a righe bianche e nere, una calzamaglia color verde scuro, e i miei mocassini con plateau neri che non ho mai messo prima. Spero solo non mi vengano le vesciche.

Adesso sto legando i capelli in una coda alta, ma a causa della vertigine e delle increspature, i ciuffi mi stanno ritti come spauracchi.
Opto così per le mie solite trecce. Mi tolgo gli occhiali: le mie iridi azzurro-verde risplendono un sacco senza quei fondi di bottiglia.
Ciononostante a me piace indossarli. Mi fanno sentire protetta. Lontana da occhi indiscreti.

«Io mi specchio, mamma. Non sempre, ma mi specchio. E menomale che non si è mai rotto niente. Altrimenti sono sette anni di sfiga».

Come se fossi già fortunata.

«Dove vai?» insiste lei entrando in camera.

«A fare un party a base di droga e sesso. Vieni?»

«Spiritosa. Comunque non ci crederei nemmeno se ti vedessi. A volte un po' me lo auguro», la sento borbottare.

«Mamma!» mi volto fingendomi scandalizzata. «Piuttosto come mai non sei in libreria?», le chiedo, mentre intreccio i capelli.

La vertigine ancora si vede...
Ma tanto che mi importa?
Nessuno mi guarderà.
E nemmeno mi interessa.
Me la coprirò con il berretto.

«Scusa tanto se mi sono presa un pomeriggio di libertà. Sto andando adesso a chiudere. C'è Karen».

Karen è una ragazza che sostituisce me e mia madre qualche pomeriggio alla settimana.

«E non mi hai risposto...»

«Non ho un appuntamento mamma se è ciò che speri».

«Non ti avrei mai fatta andare così ad un appuntamento!»

Roteo gli occhi al cielo e sbuffo. «Infatti. Sto andando a degli hum...allenamenti».

Che spero tra l'altro non finiscano in tragedia come l'ultima partita a cui ho partecipato.
Evito di dirlo.

«Di?»

Di che?

«Di yoga! Vado a vedere Anise che si allena a fare yoga!»

«Mi piace lo yoga!Dovremmo provare...»

Io ci ho già provato.
Peccato che Anise quando fa yoga si contorce talmente tanto che la bambina dell'Esorcista le ha chiesto i diritti.
Io e Freeman l'ultima volta che abbiamo praticato siamo rimasti bloccati una settimana con la schiena.

Love StormDove le storie prendono vita. Scoprilo ora