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<< La dieta senza carboidrati e senza glutine è un buon esempio di dieta dimagrante.
Eliminare carboidrati... prevede il consumo di frutta, verdura e proteine.>>
Sto leggendo la mia dieta, dobbiamo fare la spesa e ho bisogno di vedere cosa devo comprare.

<<Simone non farmi incazzare, voglio subito indietro quei fogli. E anche di fretta.>>
Dico con tono deciso. Perché deve fare lo stronzo?
<<Porca puttana, ma quale cazzo di dieta vuoi fare, chi è lo stronzo che ti mandato questi fogli? È stata lei, vero?>>
Roteo gli occhi verso il cielo e annuisco, visibilmente scocciata.
<<Non deve interessarti, e prenditela con me perché ho deciso di cominciarla.>>
Lui copia il mio gesto. Deve sempre complicare tutto.
<< Hai deciso di cominciare perché ti sta manipolando Soleil, conosce i tuoi punti deboli.>>
<<Ma che cazzo vuoi saperne dei miei punti deboli, e chi cazzo sei per impormi a fare o non fare una semplicissima dieta!>>
Aumento il tono della mia voce, qualche nostro compagno fischietta e confuso, decide di uscire.
<< Sono il tuo ragazzo e mi brucia il cervello.
Io non ero con te e non so cosa ti abbia messo in testa, ma è sbagliato.>>
Mi scappa una risatina isterica.
<<Ci abbiamo lavorato così tanto sulle tue insicurezze e stai mandando tutto a puttane?>>

La mia espressione diventa improvvisamente seria.
<<Ti dico che sei perfetta ogni giorno, ti faccio notare che quello che mangi è più che->>
Lo interrompo. Non voglio sentire nient'altro.
<< Simone...>>
<< I miei fogli?>>
Neanche il tempo di fare la domanda, che la mia dieta è sbriciolata.
Non ho il coraggio di dire niente e forse è meglio così, non riesco più a capire se la ragione sia sua o mia.
<<Avete discusso un'altra volta? Giuro che non vi capisco, potreste essere la coppia più felice del mondo intero e riuscite a rompervi il cazzo a vicenda.>> dice Gaia.
<<Simone è incazzato per la dieta che le ha dato la Celentano.>> interviene Marisol.
<< Allora spero che Simone le rompa il cazzo ogni santissimo giorno.>>
Per non sentire gli altri parlare della mia dieta, preferisco andare in camera mia e rimanerci fino a domani mattina.

Saluto tutti velocemente e mi butto sul mio letto caldo mentre penso a Simone , a quello che mi ha detto e ci ragiono un po'.
Forse un po' troppo, dato che una lacrima minaccia di uscire.
<<Scusa.>>
Decido di agire, non posso rovinare tutto. Di nuovo.
<<Simone aspetta, ti prego.>>
<< Mi devo asciugare i capelli, che vuoi.>>
Il suo tono è freddo, distaccato. Sento il mio cuore rompersi in mille pezzi.
<<Oh, volevo parlare ma se devi asciugarti i capelli vai. Sennò prendi freddo e non voglio che ti ammali per colpa mia.>>
<<Sai dove trovarmi. Sai dove mi asciugo i capelli.>>
<<È un invito?>>
Sorrido.

<<Non lo pensavo così, però mi piace. È un invito.>>

soprattutto con te || simone galluzzo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora