Non riesco a crederci.
Siamo arrivati alla fine.Il capitolo sarà suddiviso in due POV ambientati nello stesso lasso di tempo,
quindi gli eventi si sovrappongono.
Scusate la confusione 😭Buona lettura miei fiori di loto 🥹
ALEXANDER'S POV 🔥
(padre della Famiglia Wright)Il sangue mi ribolliva nelle vene.
Tutto ciò che avevo premeditato era stato mandato in fumo da quello stupido ragazzino, che pensava di poter mettere i piedi in testa a suo padre.
Re dell'Erebo.
Una risata amara scivolò fuori dalle mie labbra al solo pensiero, i ricordi di un bambino tremolante ai miei comandi mi fece sorridere.
Un tempo non osava rispondere, un tempo si lasciava infliggere dolore, e sapeva quanto amassi farlo.
Ed ora?
Per colpa di uno stupido angioletto del cazzo la sua attenzione era stata catturata, pensavo di aver creato un mostro, non un semplice bambino distratto a causa di un culo o un paio di tette.
Avrebbe dovuto capire che era lei la causa del nostro male. Era stata lei a portare via la mia donna, la mia regina...
Con un dito sfiorai l'immagine immacolata di mia moglie, guardando attentamente i suoi capelli lisci scivolarle sulle spalle, incorniciati dai suoi occhi cristallini.
Chiusi gli occhi, come se con quel gesto potessi ricordarla al mio fianco. La mente giocava brutti scherzi, sentii il suo tocco vellutato sulla spalla, e poi un sussurro.
«Mi fai schifo Alexander... I nostri figli sono stati rovinati a causa tua!» mi immaginai persino un suo singhiozzo, mi girai furioso, rendendomi conto di essere da solo in quella camera spoglia.
Tirai uno spintone contro quella foto, facendola traballare e crollare per terra velocemente. Piccole schegge di vetro si sparsero sul pavimento, e non mi preoccupai di rimetterla al suo posto.
Sentivo i passi veloci dei miei figli presenti al piano di sopra, erano tutti qui, era arrivato il momento di agire.
Non sarei stato preso in giro ancora una volta, quei ragazzi avevano la mia supervisione, ed io ero il loro unico punto di riferimento. Nessun'altro.
I miei movimenti meccanici partirono da soli, facendomi uscire dallo studio, e successivamente dalla nostra abitazione.
I miei stivali sbattevano violenti contro i gradini in pietra, che mi avrebbero portato in poco tempo vicino al portale attivo, proprio diretto verso il mondo umano.
Volevano giocare con loro padre?
Avremmo giocato volentieri, ma forse era sfuggito loro un piccolo particolare...
Le regole sarebbero state dettate da me.
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HAYDEN'S POV 🥀
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Mending the darkness
Roman d'amourPer Ren non è mai stato semplice definire "casa" un luogo, a causa del lavoro della madre è costretta a trasferirsi e traslocare in tempi brevi. Ma questa nuova casa nel Canada stravolgerà il passato, il presente ed il futuro della giovane ragazza...