Love, brain, heart, control, wake up.Scott sta pazientemente aspettando che il suo migliore amico finisca di cambiarsi per l'allenamento dì lacrosse di quel pomeriggio, mentre continua a sentirlo borbottare come una pentola a pressione ogni tipo di insulto possibile nei confronti di Derek.
La tensione tra quei due è palpabile da quando il ragazzo è arrivato a scuola e sa che la ragione principale è perché Stiles sta spingendo l'alpha a dire tutto allo sceriffo, in modo da poter vivere quella relazione nel modo più sereno possibile. Ma conosce anche troppo bene il lupo per capire quanto questo passo possa destabilizzare uno con il suo passato.
Ma quella mattina, a detta di Stiles, la discussione è stata ben diversa."Sono sicuro stia nascondendo qualcosa Scott, come può nascondere qualcosa a me? Come può nasconderlo al branco?" Sbotta puntando le iridi castane in quelle del moro che sobbalza preso in contropiede, ma prima che possa anche solo articolare una risposta, l'altro si piega sulla panca alla ricerca di qualcosa dentro il proprio borsone.
"Magari è solo una tua impressione... siete tesi entrambi come corde di violino."
L'umano sbuffa un verso sconcertato. "No amico, lo conosco come le mie tasche, riconosco quando c'è qualcosa di importante che non va... e stamattina sembrava davvero qualcosa di grosso ad angosciarlo. -Dice con convinzione alzandosi dalla panca con la stecca per lacrosse in mano.- Non la stupida cena con mio padre."
Il beta decide di non ribattere e quando l'amico si volta per dirigersi verso il campo a passo spedito, rotea gli occhi seguendolo.L'allenamento è sfiancante, il coach ha deciso di far percorrere loro praticamente tutto il campo di corsa per ameno cinquanta volte e quando tornano negli spogliatoi per le docce grazie al cielo Stiles non ha più forza per potersi lamentare di Derek, dando sollievo per qualche tempo alle orecchie del licantropo.
"Quindi cosa pensi di fare?" Chiede Scott dirigendosi verso la jeep e buttando sui sedili posteriori il borsone prima di montare dal lato passeggero."Ah non ne ho idea, lo affronterò di nuovo credo."
"Non pensi sia il caso di darvi un po' dì tregua?" Stiles sbuffa, mettendo in moto a fatica l'auto e uscendo finalmente dal parcheggio della scuola.
"Quando mai io so dare tregua? A me stesso o agli altri."
Scott sbuffa una risata a quelle parole, ma non aggiunge altro. Sa quanto Stiles possa essere testardo, e non sarà di certo impuntandosi che gli farà cambiare idea e a Derek non aspetta assolutamente una buona serata.Sono le venti e trenta quando il giovane umano arriva al loft, in perfetto orario per la speciale cena che Peter ha deciso di cucinare.
L'immenso portone è già aperto quando arriva e può benissimo intravedere l'uomo destreggiarsi tra i fornelli con un grembiule imbarazzante legato in vita, di colore rosa pallido e con un grosso maialino disegnato sul davanti.
Stiles lo adocchia con divertimento. "Sei veramente l'uomo più strano che io abbia mai conosciuto." Dice attirando lo sguardo azzurro di Peter su di se.
"Se avessi avuto il lusso di uscire da questo buco di città, sapresti quanta gente ben più strana di me esiste la fuori." Risponde per poi voltarsi nuovamente e afferrare una padella smuovendo leggermente il composto all'interno, mentre l'umano appoggia il suo zaino sul divano, guardandosi intorno attentamente."Derek è sopra?" Chiede, non vedendolo da nessuna parte.
"Non so dove sia sparito, è fuori da praticamente tutto il pomeriggio e non ha avuto la decenza di dirmi quando sarebbe tornato."
"Non risponde al telefono?" Peter scuote la testa con disinteresse, prendendo qualche spezia dal mobiletto sopra di lui e mescolandola al contenuto della padella.
Stiles sente il sangue gelarsi nelle vene, percepisce sotto pelle che qualcosa non quadra, ma prima che possa anche solo arrivare al cellulare per allarmare il resto del branco come il perfetto paranoico che è, l'allarme del loft scatta e subito dopo il massiccio portone cigola lasciando entrare la figura dell'alpha.
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Death hunters || Sterek
FanfictionSequel di "Incubus" || Si dice che il minimo battito d'ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo. E se fosse proprio il tuo punto fermo a sbattere le ali provocando un uragano nella tua vita?