Death hunters || Sterek

6 - Halloween.

This is Halloween, red and black, slimy green. Aren't you scared?

La campanella suona finalmente l'inizio della loro pausa pranzo e Stiles sospira di sollievo nel vedere il professor Harris smettere di parlare e risedersi alla cattedra, mentre la sua classe si svuota rapidamente.
Scott accanto a lui sta infilando il pesante libro nello zaino, mentre Lydia e Allison sono già fuori dalla porta ad aspettarli per dirigersi verso la mensa.
"Tuo papà ti ha più chiesto di Derek?" Chiede il lupo mettendosi lo zaino in spalla, guardando il suo migliore amico che scuote la testa piano.
"No, anche perché non ci siamo praticamente più incontrati." Non ne va fiero della sensazione di conforto che gli porta il fatto di non aver più incrociato il padre nemmeno per caso, eppure così ha evitato un discorso spinoso che avrebbero dovuto affrontare tutti e tre insieme.
"Quindi il famoso incendio nel bosco non era nulla?" Chiede Lydia appena le raggiungono, con fin troppo interesse per i suoi standard, mentre insieme iniziano a percorrere il corridoio uno accanto all'altro.
"A quanto pare." Esclama l'umano, affrettando il passo per ricongiungersi agli altri.
"Ma cosa diceva la polizia?" Insiste Allison rivolta al licantropo, l'unico ad aver seguito i discorsi dello sceriffo e dei suoi uomini la notte precedente nei boschi.

Scott le mette un braccio intorno alle spalle fermandosi davanti alla porta. Il vociferare dell'intero corpo studentesco per lui è quasi insopportabile, non crede che si sarebbe mai abituato. "Ve l'ho detto erano tutti tranquilli... -Ripete di nuovo.- È probabilmente colpa di alcuni campeggiatori."
"Li stanno comunque cercando per accusarli di incendio colposo." Aggiunge Stiles, aprendo la porta della mensa con una spallata e superando il suo migliore amico.
Isaac e i gemelli sono seduti al solito posto, in fondo sulla destra, così si dirigono verso di loro accomodandosi.

"Beh basta parlare di incendi. -Dice Lydia prendendo posto e tirando fuori un piccolo diario rosa.- C'è la festa di Halloween stasera e siccome Derek non ci ha permesso di usare di nuovo il loft ho pensato a casa mia."
Stiles rotea gli occhi allo sguardo scocciato che la bionda fragola gli lancia, nemmeno fosse sua la colpa se il suo ragazzo ha proibito loro di organizzare qualsivoglia festa a casa propria.
Ricorda ancora con un brivido il ringhio che si era propagato per il loft appena il branco aveva provato a tirare fuori l'idea.
"Vi ammazzo uno a uno se usate ancora casa mia per queste cose da adolescenti, chiaro?"

Esatte e precise parole usate dal loro amorevole alpha, così avevano ripiegato su casa di Lydia che era la più grande tra tutte e soprattutto sua madre sarebbe stata fuori città per alcuni giorni, così che avrebbero potuto organizzare e ripulire in tempo per il suo ritorno.
Lydia scarabocchia qualcosa sull'agenda, Stiles riesce a leggere alcune cose che la ragazza ha scritto ordinare pizza, passare a ritirare vestito, ricordarsi di chiudere le camere. Gli viene da sorridere.

"Cosa dobbiamo fare?" Chiede Aiden, rigirando la forchetta nel piatto senza toccare cibo e allungandosi di poco verso la sua ragazza per sbirciare il diario.
La bionda fragola si sposta i capelli dalla spalla sorridendo al lupo e picchiettando la penna sul tavolo. "Per prima cosa, -Inizia alzando un dito.- spero che vi siate trovati un travestimento decente." Isaac e Ethan si scambiano uno sguardo al limite del disgustato.
"Mi immagino già Derek mascherato" brontola il biondo alzando gli occhi al cielo, ma Lydia lo ignora riprendendo a parlare.
"Secondo: dovrete darmi una mano ad addobbare interno ed esterno. Gli ospiti arriveranno per le 10."

"E quanti ospiti ci dovrebbero essere stasera?" Chiede ancora Isaac, il tono di voce sempre scocciato, spera che gli invitati si fermino a dieci, massimo quindici persone.
La banshee lo osserva di sbieco, vorrebbe ancora ignorarlo, ma alla fine risponde. "L'ultimo e il penultimo anno, ho voluto fare una cosa intima."
"Decisamente intima." La prende in giro Ethan, ricevendo in risposta una gomitata tra le costole dal fratello.
"Ahia! Che cavolo. -Mugugna quello, massaggiandosi il fianco.- Le stavo soltanto dando ragione. Deve esserci davvero poca gente."