5 - What happens.

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Non sa che ore siano, il cellulare si è scaricato ormai da un bel po' e la radio della sua Jeep non ne vuole sapere di riprendersi. È venuto via da casa di Derek che stava bene, e anche se non si sentiva totalmente tranquillo il lupo era riuscito a rassicurarlo molto sul fatto di suo padre.
Avevano parlato parecchio due sere prima, al risveglio quella mattina si era ritrovato abbracciato a lui che gli pesava sopra con quell'ammasso di muscoli ma non si era lamentato.
Non lo faceva mai.
Si era goduto il calore dell'Alpha fino a che la sveglia non aveva suonato, facendo iniziare un nuovo giorno di scuola.

Aveva passato la giornata a scarabocchiare tra la lezione di biologia e quella di letteratura, ritrovandosi pagine piene di faccine sorridenti e frasi senza senso.
L'allenamento non era andato male, aveva solo preso una pallonata dritta dietro la testa che pulsava sempre un po', ma niente che un po' di ghiaccio e qualche bacio di Derek non rimettessero apposto.

Sterza verso sinistra, imboccando il vialetto di casa Stilinski dove nota ancora la luce del salotto accesa. Suo padre deve essersi addormentato sul divano come sempre, ancora prima di cenare, lasciando lampadine accese e la tv a trasmettere qualche intervista pre partita.
Spegne la macchina e scende con un salto, sbattendo lo sportello dietro di se dopo aver recuperato lo zaino con le sue cose dai sedili posteriori.
Beacon Hills è estremamente silenziosa, e quella quiete a lui non è mai piaciuta molto, sembra sempre la calma prima che qualcosa di tremendo accada.
E in effetti la conferma la riceve nel momento in cui arriva davanti alla porta e, mentre cerca le chiavi nelle tasche dei jeans, quella si spalanca rivelando lo sceriffo vestito della sua divisa intento ad appuntarsi la spilla alla camicia.

"Stiles." Mormora appena si accorge del figlio fermo sulla soglia che lo sta guardando con la fronte aggrottata.
"Dove stai andando?" Domanda immediatamente studiando l'uomo infilarsi la giacca.
"Un'emergenza." Ogni pelo si rizza sul corpo del figlio. Come il silenzio, le emergenze non sono mai buon segno a Beacon Hills.
"Che emergenza?" Insiste Stiles entrando in casa e posando a terra lo zaino, senza però interrompere il contatto visivo con il padre.
"Un incendio a nord, nel bosco... nulla di che, però c'è bisogno di più uomini possibile."
"Quindi non ceniamo assieme?"
Lo sceriffo si irrigidisce, boccheggiando un paio di volte alla ricerca delle parole giuste.
Erano giorni che non passavano una serata insieme tranquilli, aveva promesso al giovane di guardarsi una partita insieme mangiando sul divano in completo relax e invece lo stava lasciando ancora una volta da solo.

"Mi spiace Stiles ma..." L'uomo lascia le parole in sospeso tra loro, incapace di trovare qualcosa da dire che possa giustificarlo, ma dopo tutto quegli anni Stiles non ha nemmeno più bisogno di scuse. Ha perso il conto delle serate passate da solo in quella casa troppo grande per un ragazzino appena adolescente.
"No tranquillo, ci sono abituato tanto no? Avrei preferito saperlo prima magari così potevo restare da Derek." Sbotta acido, ma non appena nota il cipiglio confuso dell'uomo capisce immediatamente l'errore madornale che ha appena fatto.
Non posso averlo detto davvero.
Spera con tutto il suo cuore che l'uomo non abbia sentito bene, che gli chieda di ripetere in modo da poter cambiare immediatamente versione e salvarsi, ma purtroppo tutte le sue speranze crollano.
"Derek? -Ripete suo padre dubbioso.- Derek Hale?"

Stiles valuta in pochi secondi le mille possibili scuse che può tirare fuori, ma nemmeno una lo convince davvero e ormai ha tentennato troppo perché lo sceriffo possa credergli.
"Perché frequenti Derek Hale? E soprattutto perché dovresti passare da lui la sera?"
"Merda... sono nella merda." Mormora a denti stretti prima di riportare gli occhi in quelli del padre e prendere un profondo respiro.
"Papà vedi c'è una cosa che volevo dirti da un po', avevo progettato un momento diverso ma..."
"Stiles!" Lo riprende Stilinski facendolo sobbalzare e stirare le labbra in una linea sottile. "Sono abbastanza di corsa quindi sputa il rospo, cosa sta succedendo?"
L'uomo è teso, immobile davanti al figlio con un piede fuori casa e uno ancora dentro e gli sta riservando quello sguardo che non ammette bugie, così alla fine Stiles cede.

Death hunters || SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora