13 - You must d*e.

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No longer peace will survive.

La testa gli fa male, questa è la prima cosa che avverte quando si risveglia.
Sente il cervello pulsare mentre cerca di muovere le gambe senza grandi risultati, le sente bloccate così come le braccia.
Qualcosa tiene legati insieme i polsi e le caviglie così stretti che percepisce la pelle rompersi sempre di più a ogni minimo movimento.
Aggrotta la fronte grugnendo e girandosi sulla schiena, avvertendo una superficie dura e fredda a contatto con le spalle.
Prova ad aprire gli occhi, a fatica, ma le immagini che gli vengono restituite sono offuscate, i contorni non ben delineati, solo macchie di colore indistinte.
Gli ci vuole qualche minuto buono per riuscire a mettere a fuoco ciò che lo circonda e tutto ciò che nota sono le pareti rocciose così come il terreno su cui è steso. È semi buio l'ambiente ma può dire di trovarsi all'interno di una grotta.

Mugola quando prova a muoversi nuovamente, la testa gli manda una fitta insopportabile, come il resto del corpo mentre il centro della schiena ancora brucia nel punto esatto in cui è venuto a contatto con l'elettricità.
Per ridurlo in quello stato devono aver utilizzato un voltaggio vicino a quello per ucciderlo e per quanto ne sa può aver perso i sensi per giorni interi.
Il suo primo pensiero torna al suo branco, a Stiles.
Da quanto è via da casa ormai? Lo staranno cercando? E se i cacciatori li avessero attaccati mentre lui era lì svenuto?
Ringhia, un suono profondo, mentre tenta di liberare almeno i polsi, ma più tira, più quelle manette sembrano stringersi.

"Ma guarda un po' chi è tornato a trovarci dal mondo dei morti. -Una voce proviene da dietro di lui, non riesce a girarsi per guardare chi sia ma gli sembra comunque di riconoscere uno dei cacciatori che lo ha attaccato nel bosco.- Pensavamo di averti sopravvalutato Hale, di esserci andati più pesante del dovuto."
"Smettila di fare il cazzone Dawson e levati dai piedi." Si aggiunge la voce di una donna, glaciale e tagliente, e dopo pochi istanti Derek si sente affermare dai polsi legati. Appena la pressione sulla sua pelle si fa più forte ulula dal dolore, quelle che pensa siano manette scavano più in profondità ferendolo e facendo bruciare tutta la zona.
Non riesce a sentire odori particolari, riesce a mala pena a capire se quelle persone sono umane. Oltre al fatto che i suoi sensi sono ancora storditi dalla scarica elettrica, sembra che quei cacciatori non abbiano nessuna traccia particolare. Sanno tutti di morte.

Viene trascinato più avanti e finalmente mette a fuoco tre persone.
La ragazza lo guarda con un ghigno, ha lunghi capelli castani e occhi neri come la pece che lo fanno rabbrividire, accanto a lei c'è Bill, le braccia incrociate e uno sguardo soddisfatto.
"Manette di puro argento. -Sussurra lanciando uno sguardo ai suoi polsi e caviglia.- Una bella invenzione no? Spero non siano troppo strette per te Hale."
"Fottiti." Ringhia ancora, sente le zanne premere per uscire nonostante sia ancora debole e legato per combattere, il suo istinto di sopravvivenza sta tentando di farlo trasformare.

"È inutile che ci provi, non riuscirai mai a trasformarti in questo stato e poi cosa credi? Abbiamo pensato anche a questo." Il primo uomo che aveva parlato dopo il suo risveglio, prende parola nuovamente. Ma Bill lo fulmina con un'occhiataccia che lo fa sbuffare e alla fine decide di mettersi da parte, appoggiandosi con le spalle alla parete di roccia nella parte più in penombra della stanza.
"Cosa vuoi da me?" Sibila Derek guardando il capo dei cacciatori dritto negli occhi.
Era stato uno stupido a credere che ansandosene da Beacon Hills sarebbero stati tutti salvi, era stato così ingenuo.
C'erano altre mille soluzioni da poter considerare; prima di tutte andare da Chris, quelli erano cacciatori come lui, avrebbe potuto aiutarlo, aiutare il branco, e invece facendo di testa sua li ha messi più in pericolo di quanto già non fossero.

Si è lasciato abbindolare, lui che ha sempre provato un odio profondo verso le persone con le armi, lui che ha passato anni a dare la caccia a chi gli da la caccia.
Ha permesso a degli estranei di entrargli nella testa con promesse fasulle e adesso si ritrova chissà dove senza poter fare niente per proteggere il suo branco.
Oltre al dolore fisico insopportabile sente che la parte più lacerata di se stesso si trova al suo intento.
I passi di Bill rimbombano nell'ombra della notte, i suoi occhi ancora non si sono abituati bene al buio, ma riesce ad intravedere alcune lastre di metallo e fili elettrici pendere dal soffitto.
L'uomo di accuccia accanto a lui, richiamando la sua attenzione. "Ohh Derek sei impaziente non è vero?" Domanda, sempre quel tono di voce calmo e cadenzato che fa ululare inquieto il lupo dentro di lui.
Si avvicina all'orecchio dell'alpha "Io ti voglio morto Derek Hale, così come voglio morto ognuno dei componenti del tuo branco, lupi e non."
Derek ringhia, le zanne spuntano fuori veloci e lui si volta cercando di mordere l'uomo che però è più veloce, e si rialza ridendo sommessamente.

Death hunters || SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora