7 - A week.

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Tuesday night I don't wanna be alone, wednesday night I really don't know.

Da un'occhiata intorno a sé per vedere se qualcuno li stia osservando, fa scattare lo sguardo in tutta la stanza, ma sembrano tutti persi nelle loro cose. La maggior parte delle persone stanno ballando e bevendo, alcuni ragazzi sono accanto al tavolo ormai quasi privo di cibo e vede qualcuno sgattaiolare per le scale che portano al secondo piano.
Cerca così di tranquillizzarsi riportando la sua attenzione su Stiles che è così fragile tra le sue braccia, e di spazzare via quella strana sensazione che gli fa prudere gli artigli.
Deve esserselo immaginato, è un odore talmente strano che probabilmente gli è rimasto soltanto impresso nel cervello.

"Sei bello." Sente l'umano dirgli, il cuore ad un battito regolare rimbomba nelle orecchie e lo fa sorridere.
Si avvicina alle sue labbra, guatandosi quel sapore così dolce e ormai familiare. "Non smettere mai di essere così." Si ritrova a mormorare, pensando che non riuscirebbe più a stare senza di lui, senza quel piccolo uomo che gli ha stravolto la vita.
Percepisce il suo corpo abbandonarsi contro il proprio e il respiro così rilassato fa quasi rilassare anche lui, ma in quell'istante lo sente di nuovo. Nell'attimo in cui Stiles gli chiede dolcemente così come? lui lo avverte, quell'odore di morte, di corpi in putrefazione che gli fa storcere il naso.
I muscoli si contraggono, gli artigli e le zanne escono senza che lui possa averne il controllo e un ringhio basso gli fa vibrare le corde vocali.

Le sue iridi ormai rosse sono puntate verso la porta sul retro, con la coda dell'occhio vede Scott, Isaac, Aiden e Ethan stringersi verso la parte in cui si trovano loro due. Lydia e Allison per fortuna sono con loro, sono scosse, come Stiles che sta cercando in tutti i modi di richiamare la sua attenzione.
"Derek? -Lo scuote per la maglietta.- Che sta succedendo?" La sua angoscia cresce a dismisura quando, dandosi una veloce occhiata attorno, nota i lupi tutti attorno a loro, Allison è davanti a Scott e Lydia davanti ad Aiden, chiuse anche loro in quel cerchio protettivo. Quello è un piano ben preciso che hanno studiato mesi in allenamento, sanno fiutare nel loro alpha quando c'è un pericolo e agiscono da protezione per i membri più deboli. Stiles lo sa questo, vuol dire che qualcosa sta accadendo fuori dal suo controllo.

"Restate qui." Dice Derek a fatica, e lo ordina con quella voce, quella che il castano non sentiva da fin troppo tempo. "Voi tutti non muovetevi." Rincara la dose sul branco prima di divincolarsi e allontanarsi.
Ma Stiles non è un lupo, e quell'ordine non riesce a bloccarlo come i restanti beta. A fermarlo però ci pensano le braccia di Scott, che scansa appena Allison da davanti a se e circonda la vita dell'amico.
"Lasciami andare.- Si lamenta subito cercando di sgusciare via ma la presa è ferrea.- Giuro che ti strapperò tutti i peli con le pinzette." Lo minaccia, lanciandogli uno sguardo innervosito che il beta restituisce impassibile, le iridi gialle a brillare nel buio.

"Ci ha dato un ordine, non fare sempre di testa tua." Il suo tono è un misto tra la sua solita voce e il ringhio sommesso del lupo. Stiles si agita ancora di più.
"A voi ha dato un ordine, non a me." Esclama, sempre più irritato dal suo comportamento, dal comportamento di tutti in quel maledetto cerchio di protezione.
"Ha dato un ordine al branco e che ti piaccia o no, tu ne fai parte."
Questa volta è Stiles a tirare fuori un ringhio di frustrazione, i suoi occhi sono incollati sulla schiena del suo ragazzo che pochi attimi dopo scompare risucchiato dalla folla.
Nessuno sembra essersi accorto di lui che sta passando li in mezzo, le iridi ancora accese come rubini, viene sballottato più volte da una parte all'altra in mezzo ai corpi sudati, ma non se ne cura.

Quando si ferma davanti all'uomo in cima al gruppo, i suoi muscoli si tendono dal nervosismo, quegli occhi azzurri sono carichi di ilarità e il mezzo sorriso che ha sul volto gli fa venire voglia di attaccarlo e strappargli la carotide via a morsi.
"Derek Hale. -Esclama, passandosi una mano tra i capelli neri.- Ci rivediamo... purtroppo per te." Il suo sorriso si accentua ancora, diventando inquietante, si prende il suo tempo per studiare il licantropo, per accrescere in lui la rabbia che sa già gli stia ribollendo nel petto. Sembra divertirsi a torturarlo e probabilmente è proprio così.
"Non ci hai dato ascolto." Constata dopo attimi di silenzio snervante.
Il lupo si passa la lingua sulle labbra per inumidirle, incrociando le braccia al petto. "Non ho ancora capito perché dovrei darti ascolto." Risponde con arroganza, placando il lupo dentro di se che scalpita per venire fuori e dar sfogo alla sua ira. Sorride a sua volta, imitando quasi l'espressione dell'altro.

Death hunters || SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora