Capitolo 18 - Verità

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Non appena arriviamo davanti alla porta stringo forte Camila, continuando ad impregnarle di lacrime la spallina del vestito, mi sfrega la schiena e poi mi allontana leggermente. Mi guarda sorridente, un sorriso caloroso e affettuoso, un sorriso che riesce a farmi stare meglio anche in una situazione del genere. Non posso credere di aver raccontato tutta la verità a lei e ad Harry, e non mi aspettavo le reazioni che invece hanno avuto.

Credevo che fossero delusi, amareggiati, schifati di avere una fidanzata e un'amica come me. E invece mi hanno accolta tra le loro braccia senza aggiungere altro, ed è la cosa migliore che potessero fare visto che era proprio ciò di cui avevo bisogno.

Le parole sussurrate al mio orecchio di Camila mi hanno confortata, e mi hanno fatto capire che non è arrabbiata con me e di questo non potrò mai essergliene grata abbastanza. Il mio è un passato di merda e lei lo ha accettato senza farsi scrupoli.

Dio quanto la amo.

Harry poggia una mano sulla mia schiena e mi sorride. Mentre Camila mi stringe una mano.

- Sii coraggiosa come lo sei stata con noi. - la voce roca del mio migliore amico mi rassicura, tanto quanto il sorriso e lo sguardo dolci della mia ragazza.

Annuisco e tiro su col naso, mentre mi asciugo le lacrime con il dorso della mano.

Apro la porta e la richiudo, lasciando Harry e Camila dietro di essa. Deglutisco e rabbrividisco quando sento pronunciare il mio nome.

- Lauren? - mi giro, e non riesco a contenere le lacrime che iniziano di nuovo a scendere imperterrite.

Corro verso mio fratello e lo stringo a me, non curante del fatto che lui sia ancora sdraiato su uno stupido lettino e sia collegato a delle macchine che controllano il suo battito cardiaco.

- Ehy.. - ridacchia e mi accarezza i capelli, e rimaniamo in quella posizione finché non mi calmo. Dopodiché, sciolgo l'abbraccio, prendo una sedia di plastica e mi accomodo accanto a Louis, mentre tengo la sua mano tra le mie.

- Tutto okay? - mi chiede, ed io annuisco, incapace di parlare. Non capisco se sia per il fatto che sono troppo felice di vedere che sta bene o perché sto per raccontargli tutto. Probabilmente è per tutte e due le cose.

Sento le lacrime riaffiorare di nuovo e lui, notandolo, si tira su reggendosi sui gomiti e si sporge verso di me per farmi una carezza sulla guancia.

- Va tutto bene Lolo, ehy. -

Spingo leggermente la testa verso la sua mano mentre lo guardo fisso negli occhi.

- No.. N-non va tutto bene Lou.. - la sua espressione è un insieme di confusione e compassione - Lou, io.. D-devo raccontarti una cosa. -

Si aiuta con le braccia e si appoggia allo schienale, incrociando le gambe. Poi mi porge una mano ed io sorrido, amando quel piccolo gesto. La stringo e mi avvicino un po' più a lui.

- Però prima, devo dirti anche un'altra cosa. - tiro su col naso e mi asciugo una lacrima con la mano libera - Ho sognato papà. -

Annuisco mentre la sua espressione incredula si trasforma piano piano in un'espressione di curiosità e forse anche un po' di felicità.

- Mi ha detto di abbracciarti forte, e giuro lo farò finché avrò forza nelle braccia. Mi ha detto di dirti che tu sei la colonna portante della nostra famiglia e che non devi mai più piangere pensando che l'hai deluso perché non l'hai fatto. Mi ha detto che lui sarà sempre accanto a te e che è felice che tu stia con Harry. Poi mi ha detto che sei il suo soldato, aggiungendo che tu avresti capito. -

Una lacrima riga la guancia di Louis, e sparisce nell'angolo della sua bocca che sta formando un sorriso. Sorrido di rimando e lui annuisce, esortandomi a continuare.

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