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"Ti ringrazio per essere venuto a fare la prova insieme a me, quello scansafatiche di mio fratello non ha voluto saperne di accompagnarmi" Yeonjun aveva indossato una canotta nera, ma dato che lo spogliatoio era freddo stava tremando.

Taehyun sembrava divertito dalla sofferenza del suo amico "figurati, allenarmi mi piace molto e mi fa piacere essere qui con te"

"Sei stato comunque fin troppo gentile considerata la palestra ben attrezzata che hai a casa" aveva preso un asciugamano per portarlo con sé, mettendoselo sulle spalle.

"È molto meglio allenarsi in compagnia e mio padre non ha più la giusta forma fisica" si erano incamminati in direzione degli attrezzi, puntando a quelli per le braccia "se hai bisogno di qualche consiglio chiedi pure"

"Sei gentile, ma ho tutto sotto controllo" il maggiore aveva afferrato due maniglie e, per cercare di tirarle verso il basso, era diventato tutto rosso "perché non fanno il loro lavoro? Questo affare è difettoso"

L'espressione del grigio era un miscuglio di serietà e voglia di ridere "guarda a quali pesi sono agganciate"

Yeonjun aveva forzato una risatina "me n'ero accorto, volevo solo controllare il tuo livello di attenzione" si era sbrigato a togliere gli agganci dai trenta chili per passare a dei modesti dieci per ogni braccio.

"Sei una schiappa, lasciatelo dire" per stargli vicino si era appropriato di un attrezzo per le gambe, in modo tale da potersi sedere tranquillamente tra una chiacchierata e l'altra.

"Non siamo tutti dei superuomini come te, vanitoso che non sei altro"

"Ma se sei tu quello che si vanta in continuazione della sua bellezza"

"Faccio bene a dire a tutti di ammirarmi, hai visto che viso meraviglioso? Non c'è nessuno che possa competere con me" aveva tentato di sollevare i pesi per almeno cinquanta volte, però era finito col diminuire ancora i chili "questo coso stanca parecchio, a guardarlo mi sembrava più facile"

Il minore non lo stava ascoltando già da un po', troppo impegnato a controllare se una persona in particolare avesse postato qualcosa su Instagram. Per sua sfortuna non c'era nulla di nuovo.

Nonostante il rosso fosse poco incline a capire le cose al volo si era accorto immediatamente del suo cambio d'umore "ti va di dirmi cosa ti sta succedendo? Mi sembri sempre giù di morale"

"Sono solo un po' stanco perché passo molto tempo a studiare" si stava stropicciando gli occhi per essere credibile "ma stanotte non aprirò nemmeno un libro in modo tale da riuscire a riposare"

"Quindi non c'entra niente l'applicazione d'incontri che hai installato nel cellulare?" non era solito mostrarsi serio, eppure quel momento lo richiedeva "ho notato che ti arrivano molte richieste, ma le rifiuti sempre tutte"

"Lo faccio perché non mi è ancora capitata una persona davvero interessante"

"O forse perché chiunque ti scriva non si chiama Choi Beomgyu" gli aveva tolto il telefono con delicatezza, premendo il tasto di blocco "stai tranquillo: ci sono arrivato da solo. Beom non mi ha detto niente per quanto riguarda i tuoi sentimenti"

Le guance di Taehyun erano accese come le lucine di Natale "allora come hai fatto a capire che mi piace?"

"Sto imparando a conoscerti e sono anche certo che ci sia stato qualcosa tra voi, il linguaggio del corpo parla chiaro e siete attratti come delle calamite" si stava rigirando l'oggetto elettronico tra le dita, pensieroso "eppure non riesco a capire perché vi ostinate a tenervi lontani"

"Quindi non ti ha detto di quello che è successo nella stanza che i miei gli avevano prestato?"

"Ha intelligentemente evitato l'argomento ed è proprio per questo che sono sempre stato certo delle vostre malefatte" gli aveva rivolto un sorriso scherzoso, ma anche triste "di certo so soltanto che lui crede di non essere ricambiato"

Chasing That FeelingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora