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"Quindi.. Io ti piaccio sul serio"

"Non credevo di averlo tenuto segreto" Soobin si sentiva un po' in imbarazzo, oltre ad essere spaventato di ricevere l'ennesimo rifiuto. La sua insicurezza era la peggior nemica che avesse mai avuto.

"Anche se sono più piccolo di te? Senza offesa, ma si vede che sei vecchio rispetto a me"

Il maggiore si era passato una mano nei capelli, sospirando rumorosamente "perché continui a tirare fuori il discorso dell'età? Ti ripeto che cinque anni non sono tanti come pensi e che ci basterebbe un piccolo compromesso per bilanciare tutto"

Yeonjun aveva posizionato le labbra in modo da tale da farlo somigliare ad una paperella "il fatto è che non credo di esserne in grado, intendo di fare la mia parte"

Quanto gli era stato detto costituì un motivo di dolore per il moro, eppure era riuscito a non darlo a vedere "probabilmente dici questo perché non ti piaccio, avrei dovuto arrivarci prima. È palese che non sei interessato ad avere una relazione con me"

"Bin, non è così" si era deciso a prendergli la mano, stringendola come se ne dipendesse la sua stessa vita "tu mi piaci molto più di quanto potrò mai ammettere, però sono abituato a delle storielle di poche ore ed è per questo che ho paura di non poterti dare quello che cerchi. Sono immaturo sotto molti punti di vista"

"E non pensi proprio di voler fare un tentativo? Non dobbiamo fidanzarci avendo il matrimonio in mente; è un impegno, ma non per forza a lungo termine"

"Posso pensarci un po'? Entro la fine della vacanza avrai una risposta definitiva"

Soobin aveva allontanato la mano dalle sue, avviandosi in direzione dell'hotel "va bene, non che abbia molta scelta"

Il tono basso con cui aveva pronunciato l'ultima frase, seguito dal suo rannicchiarsi nel giubbotto, era stato motivo di una profonda tristezza per colui che si trovava a pochi passi da lui.

Non avevano parlato fino al raggiungimento della loro camera e ci aveva pensato il più alto ad interrompere il silenzio "hai tu la tessera per aprire la porta"

Yeonjun si era tastato ogni tasca alla ricerca dell'oggetto in quesitone, ricordando soltanto dopo due minuti buoni di non avercelo "l'ho data a mio fratello perché aveva il marsupio e mi sono dimenticato di riprenderla"

Si erano guardati nel terrore più assoluto, sapendo che per poter entrare nella loro stanza sarebbero dovuti andare a bussare alla porta dell'altro duo.

"Io non ci vado" Soobin sembrava annoiato "la colpa è tua e devi rimediare"

"Sei impazzito? Quei due staranno facendo chissà che cosa e non posso interromperli proprio ora" si stava morsicando un'unghia, più nervoso del previsto "sarebbero capaci di lanciarmi qualche maledizione e sono già abbastanza sfigato senza il contributo altrui"

"Non possiamo restare nel corridoio fino a quando non avranno finito, mi fanno male le gambe e vorrei farmi una doccia bollente"

Il ragazzo dai capelli color volpe aveva tentato la via più semplice e meno imbarazzante: una telefonata. Tuttavia, nonostante le sue innumerevoli preghiere, non c'era stata alcuna risposta nemmeno al terzo tentativo.

Soobin aveva battuto le palpebre un paio di volte, mostrandosi finalmente scocciato "fammi indovinare: non hai intenzione di andare a bussare alla loro porta"

"Con quale coraggio potrei interrompere quei due mentre stanno facendo sesso? Ci hanno messo tanto a raggiungere questo traguardo e mi dispiacerebbe rovinare la loro prima volta"

"Per mezzo minuto di interruzione non succede nulla. Lascia stare, ci vado io" lo aveva sorpassato a debita distanza, bussando non troppo forte per evitare di spaventarli.

Chasing That FeelingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora