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Yon, sotto richiesta del suo fidanzato, si era presentata a casa sua per poter trascorrere il pomeriggio insieme "ho portato un po' di dolcetti per fare merenda, anche se sono a conoscenza della credenza piena nella tua cucina e forse non ce n'era bisogno"

"Hai fatto bene, quando si sta in compagnia non c'è mai abbastanza cibo" l'aveva baciata sulle labbra, rivolgendo la stessa attenzione alla sua pancia gonfia "come ti senti oggi? Hai male da qualche parte?"

"No e non ho avuto la nausea, né i miei soliti sbalzi d'umore. Mamma dice che sono più radiosa" aveva affondato le dita nei suoi capelli, rilassandosi nel sentire le sue mani intente ad accarezzare la parte del corpo che ben presto si sarebbe ingrossata parecchio.

"Allora bisogna approfittare di tutti questi buoni eventi per goderci un po' di coccole sul divano, magari davanti ad un bel film"

"Preferirei guardare un anime che è uscito da poco e che mi incuriosisce molto, dovrebbe essere molto leggero e adatto ai nostri scopi" si era appropriata del telecomando, consapevole del fatto che il suo ragazzo non avrebbe protestato.

Si erano messi comodi ad una distanza ravvicinata, separati soltanto dal cibo posto in mezzo a loro, e nessuno dei due aveva anche solo osato parlare durante la visione del primo episodio.

Il quale li aveva praticamente traumatizzati fino a far piangere entrambi, ma soprattutto la giovane che portava un bambino in grembo "adesso ho paura che qualcuno possa uccidermi davanti agli occhi di mio figlio"

"Non lo permetterei mai, siete al sicuro con me" le sue lacrime virili erano state scacciate dai pollici delicati della sua amata "nessuno potrà avvicinarsi alla mia famiglia"

"Ci pensi che quei due bambini cresceranno senza la loro mamma? Chi può essere stato a voler fare una cosa così orribile?"

"Continuiamo la visione nella speranza di scoprirlo?" si erano scambiati un cenno di assenso, premendo il tasto play per passare all'episodio successivo.

Si sentivano appesantiti, ma allo stesso tempo erano particolarmente investiti in ciò che stavano guardando. Talmente tanto da essersi separati per mangiare in tutta comodità.

Tra i due era Yon ad essersi lasciata catturare dallo schermo, dando al suo partner la possibilità di alzarsi dal divano senza che se ne accorgesse.

Il piano dell'attore stava andando bene, se si escludeva l'ansia che faceva tremare ogni suo arto, e l'aver preso la scatolina di velluto gli aveva fatto capire quanto le sue intenzioni fossero reali.

Si era messo pazientemente in attesa per non rovinare gli ultimi due minuti dell'episodio che la sua donna stava guardando, pensando a cosa poter dire per non ricoprirsi di ridicolo.

"Accidenti Kai, sei un attore che in un anno ha vinto un sacco di premi e ti fa paura parlare davanti alla persona che ami? Datti una svegliata, deficiente"

"Con chi parli?" due braccia delicate l'avevano stretto da dietro.

Il biondo aveva deglutito a fatica, inspirando profondamente prima di liberarsi dalla sua presa e voltarsi per guardarla negli occhi "devo parlare con te di una cosa molto importante"

La paura aveva attraversato gli occhi teneri di Yon "oddio, ti sei pentito di essere tornato con me? Non vuoi più il bambino? Ti sei invaghito dell'attrice a cui ti affiancano sempre?"

"Ma cosa vai blaterando? Quello che devo dirti è più che positivo"

"Stai tremando ed hai una faccia da funerale, diciamo che non mi stai trasmettendo un senso di sicurezza" si sentiva un po' a disagio, oltre che impaurita di vedere la sua felicità andare nuovamente in pezzi.

Chasing That FeelingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora