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Il primo a reagire alla notizia era stato suo padre, il quale aveva mollato la presa sulla sua adorata cravatta per avvicinarsi a sua nuora "oddio, penso di essere sul punto di mettermi a piangere"

"È vero o stai solo cercando di farci uno dei tuoi stupidi scherzi? Ti ricordo che l'ultima volta che ci hai provato siamo dovuti venire a prenderti in Francia" la donna aveva le mani sui fianchi, in posa severa.

"Vi sto dicendo la verità ed è per questo che ho preferito presentarvi alla mia ragazza. Dobbiamo fare delle manovre a livello sociale ed ho pensato fosse giusto rendere prima partecipi voi"

"Ci mancherebbe, credi sia stato facile sapere della vostra relazione tramite le notizie online?" il suo sguardo si era addolcito non appena si era rivolto alla ragazza "congratulazioni tesoro, ricorda che se dovessi avere bisogno di qualsiasi cosa potrai contare su di me. Tra donne bisogna sostenersi"

Yon si era lasciata accarezzare la pancina gonfia con un sorriso "non nego di essere terrorizzata, inoltre la situazione attuale mi sta disorientando parecchio, però voglio fare tutto ciò che posso per questo bambino"

Erano andati a mettersi a tavola, la quale era abbondantemente apparecchiata, e nessuno di loro si era perso il discorso fatto dalla giovane.

"Kai si era proposto di aiutarmi nell'ambito economico pur di non farmi abortire, ma sono stata io ad impormi perché so cosa si prova a crescere senza un padre e non voglio lo stesso per mio figlio"

"Razza di cretino, con quale coraggio hai anche solo pensato di farle crescere un bambino da sola?" il padre aveva perso la sua aria sbarazzina e si stava dimostrando per il potente uomo d'affari che era. Aveva pure la schiena dritta.

"Ho pensato potesse essere d'aiuto avere il mio supporto economico perché, anche se sono ignorante, so che un gesto come quello l'avrebbe segnata per sempre. Per fortuna dovrebbe esserci un modo per tenere a bada i miei seguitori e adesso non ho più dubbi sul mio ruolo"

La donna, dopo aver bevuto un sorso del suo vino preferito, si era messa a picchiettare sul tavolo con le unghie "essere genitore è un impegno che dura per tutta la vita, vi sentite pronti? Siete ancora molto giovani e tu hai una carriera appena cominciata"

A rispondere ci aveva pensato Yon "parlando per me ho sempre avuto un istinto materno molto forte e sapere che in meno di un anno avrò un bimbo, o una bimba, tutto mio mi fa emozionare tantissimo"

Hueningkai la stava guardando con occhi sognanti e non si era trattenuto dal prenderle la mano "sono pronto anch'io. Devo soltanto fare la live e comunicare ogni cosa per poter amare entrambi alla luce del sole"

"L'importante è che non ti tiri indietro in caso il piano ideato dalla tua manager non vada in porto" il padrone di casa aveva ancora un'espressione seria e per nulla dolce "hai deciso di prenderti le tue responsabilità e pretendo tu lo faccia anche se dovessi avere tutto il mondo contro"

"Lo farò, hai la mia parola"

"Bene, adesso basta parlare di cose che mettono ansia!" era tornato ad essere il solito signore allegro con un battito di ciglia "scommetto che la nostra aggiunta in famiglia si stia chiedendo come sia possibile che due deviati abbiano avuto un figlio"

La giovane si era quasi strozzata ed il suo viso arrossato rappresentava la prova del suo imbarazzo "non mi sarei mai permessa di chiederlo, ma non nego di essere molto curiosa"

"Ci penso io a raccontare perché mio marito non è assolutamente in grado di seguire un filo logico" si era pulita le labbra con eleganza, poi si era messa comoda sulla sedia "tutto è cominciato quando avevamo rispettivamente sedici e diciassette anni. Essendo entrambi figli di persone ricche e molto potenti i nostri cari genitori, che possano avere una diarrea fulminante ovunque siano, hanno ben pensato di farci conoscere. Oh, scusate, ho menzionato la cacca durante il nostro pranzo"

Chasing That FeelingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora