Chasing That Feeling

28.

Pensare al futuro, oltre ad essere un po' spaventoso, costituisce la maggior parte dei pensieri umani, i quali non solo servono a creare delle aspettative, ma anche a sviluppare nuove idee.

Infatti, quattro anni dopo, Yeonjun si trovava nel bel mezzo di un servizio fotografico "questa foto non mi piace molto, mi fa il viso strano. Possiamo rifarne giusto un paio?"

Il fotografo, conosciuto per essere molto bravo e paziente, gli aveva concesso degli altri scatti al fine di accontentarlo, tirando poi un sospiro di sollievo non appena aveva visto l'approvazione nei suoi occhi.

Quel giovane dai capelli neri sapeva valorizzare al meglio ogni singolo indumento che gli veniva proposto e quella volta non era stato da meno: aveva indossato una gonna lunga e dai toni molto femminili, ma le distinzioni di genere non lo toccavano minimamente.

Anzi, adorava andare contro gli ideali della maggior parte della gente "posso avere anche la collana col ciondolo a forma di rosa? Credo starebbe bene con questo outfit"

Ciò che aveva chiesto gli era stato sistemato addosso in mezzo minuto, rendendolo particolarmente soddisfatto. Lo era al punto da essersi messo a posare con più sicurezza, catturando gli occhi di tutti.

"È sempre il solito vanitoso, non ce la fa a seguire le direttive di chi si occupa della gestione" Soobin si trovava in fondo alla stanza, nascosto da alcuni membri dello staff del suo fidanzato.

Non si sentiva più intimidito dagli ambienti caotici come quello e salutare chiunque gli avesse rivolto anche solo uno sguardo non lo metteva in ansia. Era cresciuto molto da quel punto di vista.

Dato che era sempre più vicino ai trent'anni si era lasciato prendere da una crisi di pre-mezza età, infatti si era recato, soltanto due giorni prima, dal suo parrucchiere di fiducia per cambiare colore di capelli.

Il biondo gli donava davvero tanto, anche se non se lo sarebbe mai aspettato, e la reazione avuta dalla sua dolce metà gli aveva dato la conferma che cercava, ovvero di essere l'unico uomo della sua vita.

Yeonjun l'aveva visto da lontano e, una volta finito il servizio fotografico, lo aveva raggiunto con un sorriso "che ci fa un manager pieno di impegni come te in un questo luogo che non gli compete?"

"Stavo solo controllando la situazione e sono contento di averlo fatto, mi sarebbe dispiaciuto non vederti personalmente con una gonna addosso" l'aveva baciato velocemente sulle labbra, guardandolo con tutto l'amore del mondo.

"Hai abbandonato il tuo attore per vedere me, potrei arrossire" stava fissando la sua chioma luminosa "devo ancora abituarmi a vederti biondo, ma confesso che ti dà un'aria ancora più matura. Sei terribilmente attraente"

"Credevo non ti piacesse il divario di maturità che c'è tra noi, signorino Paranoia"

"Adesso mi fa impazzire in senso positivo, signor Puntiglioso" gli aveva fatto la linguaccia, facendogli cenno di seguirlo nel suo camerino "Kai cosa sta facendo?"

Il maggiore si era messo a sedere sul divano "sta attualmente girando una scena romantica ricca di un intenso scambio di sguardi e che si conclude con un bacio appassionato"

Yeonjun, in un'occasione normale, si sarebbe preoccupato, ma sapeva che non ce ne sarebbe stato bisogno "quei due si trovano bene sul set?"

"Più di quanto immaginassi e Yon sa recitare molto meglio del previsto. Poco fa ha girato una scena strappalacrime e per poco non sono scoppiato a piangere" il solo ricordo gli aveva smosso il cuore "è nata per fare l'attrice. La mia sorellina è la migliore"

"Non vedo l'ora di vedere il prodotto finale, sono il suo più grande fan" si stava abbottonando la camicia, sorridendo "e la piccola Ari?"

"È coi suoi adorati zii" si era imbronciato "non è giusto che preferisca loro a noi"