Ostaggio

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Will's pov
Dal primo momento che Eveline ha messo piede in questa casa ha mantenuto un atteggiamento spavaldo e irritante: l'abbiamo picchiata, offesa e minacciata, eppure ha sempre continuato a guardarci con superiorità accennando appena il dolore che stava provando; non mi sarei mai aspettato che sbiancasse per una banale tirata di capelli.
Interessante.
I suoi occhioni ghiacciati mi guardano spalancati mentre le labbra carnose ricoperte di spaccature e sangue sono appena socchiuse: non la sentissi respirare penserei che è andata nell'altro mondo. Le tolgo delicatamente le manette dai piedi con i muscoli tesi pronti ad agguantarla in caso provasse a fuggire: mi abbasso lentamente e inizio a girare la serratura notando che ha dei tagli sulle caviglie, mentre il suo odore di cocco e vaniglia, intriso di un sentore di sangue, mi travolge; inaspettatamente, con le gambe completamente libere, non si muove e continua a guardare fissa il vuoto con uno sguardo terrorizzato mentre i suoi arti inferiori si lasciano andare a peso morto accanto alle gambe della sedia. Puttana psicopatica.
-Che cazzo sta facendo?-
Mi alzo pronunciando quella domanda e guardandole il viso adesso coperto di lacrime: non sbatte neanche le palpebre eppure una copiosa quantità di dolore liquido le rende le guance fradicie.
-Sembra un attacco di panico-
Sussurra Luke da dietro di noi avvicinandosi lentamente a Eveline. Che cazzo ne sa lui di com'è un attacco di panico?
-Concentrati William, fai quel che devi. Quando l'avrai sistemata vieni nella sala delle riunioni-
Mi ordina gelido Lima per poi andarsene con Luke ed Ethan. Perché toccano sempre a me i lavori sporchi? Libero i polsi di Eveline, che noto aver preso un colore violaceo, prima di caricarmela in spalla: la prendo da sotto l'ascella e me la carico come un sacco di patate sulla spalla, poggiandole una mano sulla schiena per assicurarmi che non cada. Non oppone alcuna resistenza, e devo ammettere che mi sta togliendo tutto il divertimento.
-Hai capito di essere spacciata e adesso inizi a fare la brava bambina?-
La derido per poi poggiarla a terra una volta giunto in cantina. Quando faccio per sporgermi per prendere le manette con cui legarla, le sue unghie mi si conficcano nell'avambraccio facendolo sanguinare.
Lurida troia.
Istintivamente le assesto uno schiaffo sulla guancia sinistra che le fa voltare tutto il volto verso la medesima direzione, ma lei non molla la presa; quando gira nuovamente il viso i suoi occhi azzurri sono diventati quasi grigi, animati da un odio che, in un primo momento, mi impressiona facendomi alzare un sopracciglio. Prima stava veramente avendo un attacco di panico?
-Potete tenermi qui fino a che volete, potrete anche uccidermi per quello che mi importa, ma sappi, William, che loro troveranno il modo di venire da voi e ti assicuro che nessun patrimonio immenso potrà comprare la vostra sicurezza. Vi troveranno e tu e i tuoi fratellini morirete soffocati nel vostro stesso sangue-
Sibila guardandomi dritta negli occhi mentre si rimette tremolante in piedi. Non penso proverà a scappare: sa di essere troppo debole, eppure vuole, in qualche modo, farmi vedere che non na paura, o forse vuole farmela venire a me; anche io mi alzo dalla mia posizione rannicchiata e la sovrasto di almeno 30 cm, cosa che a lei pare non impressionare. Oltre che di altezza sono grosso almeno il triplo del corpicino di Eveline, che, ora osservo, essere piccolo, ma anche tonico e muscoloso: per quanto mi riguarda gli anni di hockey hanno dato il loro frutto e potrei benissimo spezzarle quel piccolo collo liscio e lungo dipinto di sangue; riesco a malapena a scorgere la sua carnagione olivastra, più che insolita dato il colore degli occhi e dei capelli.
Non so di chi stia parlando, non so neanche se questi suoi amici pericolosi esistano veramente, ma, anche se non glielo darò mai a vedere, complici il suo tono, i suoi occhi glaciali, o le sue minacce, per un momento, ho provato la sensazione di essere circondato dai suoi amici del cazzo.
-Metti le mani dietro quel palo-
Dico indicando il pezzo di ferro massiccio in mezzo alla stanza
-E se dici un'altra parola ti faccio uscire quegli occhioni fuori dalle orbite-
La minaccio a bassa voce facendomi strada tra le lande gelate delle sue iridi. Nonostante abbia fatto la spavalda poco fa, si vede che è ancora destabilizzata da prima e per questo, zoppicando e ansimando di dolore, raggiunge il luogo da me indicato e segue i miei ordini, dandomi così l'opportunità di ammanettarla. Una volta finito il mio lavoro, Eveline scivola, con il culo poggiato sul palo, verso terra e io, dopo aver controllato che si è messa buona al suo posto, chiudo la porta dietro di me a chiave e vado verso la sala riunioni dove trovo i miei fratelli nel mezzo di una discussione.
-Va uccisa, idiota. Lei non sa dove siano i soldi. Ma questo già lo sapevi prima di portarla qui, vero?-
Sbraita Ethen verso il nostro fratello maggiore.
-Noi non ammazziamo le persone, Et-
Risponde di rimando Luke entrando nella conversazione.
-Sapevo che le probabilità che Eveline sapesse l'ubicazione del nostro denaro fossero minime, ma può esserci ancora utile come esca-
Risponde calmo Lima per poi posare gli occhi su di me, notando la mia presenza. Indugia un attimo per poi continuare.
-Makar e Grigoriy Morozov, o meglio Mark e Josh Moore; Khristofor Koziova, ovvero Chris Krueger. Sono loro gli uomini più fidati della puttana: da ciò che mi risulta sono i bambini scappati con lei dalla Russia. Abbiamo rintracciato altre persone di fiducia nell' associazione tra cui Akari Yoon, Penny Jones e Joana e Paulo Barbosa; sebbene potrebbero esserci utili, i nostri più grandi bersagli sono i primi tre-
-Non capisco le tue intenzioni-
Sussurro sedendomi davanti all'enorme tavolo in mezzo alla sala.
-Questi tre uomini si occupano della spartizione dei soldi. In situazioni normali non parlerebbero, ne sono sicuro: ma se ne rapissimo uno e usassimo Eveline come merce di scambio? Informazioni in cambio della vita-
Mi spiega Lima incrociando le braccia al petto con fare ovvio.
-Li ucciderai tutti e due dopo aver ottenuto le informazioni-
Interrompe Ethan: la sua non era una domanda.
-Esatto-
Conclude Lima facendo annuire sia il mio gemello sia Luke. Dopo di che tutti e tre sono voltati verso di me.
-Mi fido di te, fratello. Facciamolo-
Esordisco sorridendo: quegli idioti non sanno contro chi avranno a che fare, eppure c'è qualcosa che mi turba; le minacce di Eveline continuano a rimbombarmi nella testa.

Skull       (In correzione) (Dormer's series #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora