Chiaro di Luna

1.4K 36 1
                                    

Eveline's Pov
Sono estasiata quando il corpo nudo di William mi si palesa davanti agli occhi.
Illuminato da una flebile luce lunare credo che sia lo spettacolo più eccitante che io abbia mai visto: i capelli scuri sono totalmente scompigliati, gli occhi, che a causa del buio sembrano neri, mi fissano con una patina lucida che li contorna e le labbra, ancora umide dei miei umori, sono gonfie e schiuse. I muscoli sono completamente in tensione e sento delle scariche elettriche propagarsi fino al clitoride mentre osservo l'addome completamente scolpito e i suoi fantastici bicipiti, così grossi che uno potrebbe tranquillamente avere il diametro della mia coscia. È  inginocchiato davanti a me e, poco sopra le cosce gigantesche e definite, vedo nella penombra il suo membro lungo e turgido, completamente bagnato dalla sua eccitazione, mentre ha dei piccoli spasmi dati dall'angosciante attesa a cui lo sto sottoponendo.
L'odore d'alcol è pungente e si fonde completamente con quello di noi, dei nostri umori e dei nostri profumi.
Non nego di essere stata profondamente ferita dalle cose che William mi aveva detto poche ore fa in macchina, eppure devo ammettere che anche io sono stata mostruosa: non mentivo quando dicevo che tutto quello che c'è tra noi due è il nulla, deve per forza esserlo, non potrei mai permettermi di provare qualcosa per lui, eppure lo facevo quando avevo confessato che mi sarebbe piaciuto uno qualsiasi dei fratelli Dormer.
Non avrei mai voluto nessun altro, se non lui

Sei fatta per me

-Sei sicura?-
-Non farti spaventare da quello che ti ha raccontato Reddie, fai solo ciò che faresti in altre circostanze-
Dico in modo un po' robotico morendomi appena il labbro inferiore. Al suono della mia voce rauca noto il suo cazzo indurirsi sempre di più e un incredibile desiderio viscerale inizia a farsi strada dentro di me. Sono completamente fradicia e l'eccitazione inizia a colarmi lungo le cosce tanta è la voglia che ho di sentirlo dentro di me: bramo di provare ancora quell'incredibile sensazione dell'orgasmo e non vedo l'ora di poter sentire William dentro di me.
Non appena noto che inizia a cercare qualcosa nella tasca dei suoi pantaloni, lo blocco
-A me... non è ancora tornato il ciclo da quando ero dimagrita-
I suoi occhi si rabbuiano e credo immediatamente che lui voglia iniziare una discussione riguardo al fatto che sono stata un'irresponsabile, o almeno lo credevo fino a che
-Mettiti a gattoni-
Il suo tono deciso, la sua schiena eretta e fiera e le sue braccia muscolose incrociate mi fanno completamente sussultare la figa mentre, molto più velocemente di quanto vorrei, mi metto subito in posizione. Mi sento interamente aperta e l'aria fredda della sera mi fa rabbrividire tutta: ho le grandi labbra completamente spalancate e quasi mi vergogno da quanto sono bagnata
-tieniti alla testiera-
Faccio come mi dice e sento l'intimità contrarsi mentre le gambe iniziano a tremare d'impazienza. Sento un rumore strano proveniente dalla direzione di Will eppure, qualche secondo dopo, non faccio neanche in tempo a girarmi che un dolore sordo mi sconvolge completamente il corpo. Mi manca il respiro e stringo così forte la testiera del letto in legno da spezzarmi tutte le unghie; il mio urlo disumano si propaga per tutta la camera, probabilmente anche nella casa, e appena abbasso di poco gli occhi noto sul letto ciò di cui avevo avvertito poco prima il rumore: un tubetto di lubrificante.
Lacrime involontarie scendono copiose su tutte le guance mentre cero ancora di riprendere fiato: non riesco neanche a parlare e Will, che mi ha appena sverginato analmente con un solo colpo, se ne sta fermo, probabilmente per farmi abituare alle sue dimensioni
-Dimmi che lui non è stato qui-
Ringhia stringendomi i fianchi in un modo così rude da farmi salire un piccolo urletto di dolore nella gola
-Nessuno ti ha dato il permesso di farlo-
Sussurro con la voce rotta mentre un rivolo di sangue si fa strada sulle mie cosce nude. Lui di risposta raccoglie con l'indice quella goccia cremisi e, in modo tutt'altro che delicato, mi mette il dito in bocca
-Succhia-
Il clitoride pulsa all'impazzata mentre, fingendomi arrabbiata, eseguo i suoi ordini
-Rispondimi-
-Di chi stai parlando?-
Nonostante io provi a proferire parola il suo indice rimane sulla mia lingua
-Davis-
La sua voce sembra provenire dalle profondità della terra e Dio solo sa quanto io sia eccitata in questo istante. I capezzoli si inturgidiscono e, non appena lui nota che la camicetta da notte lo sta privando della vista della mia schiena nuda, la strappa
-No, non c'è stato-
Sentenzio mordendogli il dito talmente forte da provocargli un lieve gemito di dolore
-Bene-
Non mi dà nessun segno di preavviso e, dopo tale affermazione, inizia a sbattermi senza alcuna pietà.
Il letto sbatte freneticamente contro il muro facendo un rumore assordante, eppure Will non sembra prestarci alcuna attenzione
-Avrei voluto farti questo dal primo momento che hai usato quella lingua biforcuta contro di me-
Non riesco a parlare e, dopo qualche spinta, i gemiti lamentosi di dolore diventano una vera e propria apoteosi del piacere
-Da quando sei uscita da quella doccia completamente nuda e fiera: impettita nonostante due uomini che avrebbero tranquillamente potuto ucciderti ti fossero davanti-
Un sonoro schiaffo nella natica mi fa uscire di bocca un urlo quasi disumano e, non fossi girata di spalle e completamente annebbiata dal piacere, giurerei di averlo appena sentito sbeffeggiarmi con un suono profondo della gola
-Da quando in quello stesso bagno ti ho vista piangere come una piccola bambina-
Scariche di eccitazione si fanno strada per tutto il mio corpo mentre continua a scoparmi il culo con spinte decise, profonde e veloci
-Sei così arrapante quando piangi, con quello sguardo da angioletto e la bocca umida di lacrime-
Sono completamente fuori controllo, l'estasi dell'amplesso mi fa girare gli occhi dietro la testa mentre Will continua a parlarmi e a penetrarmi con spinte profonde e sempre più veloci. Ogni volta che si muove sento le mie viscere suqartarsi, il suo membro pare arrivarmi dritto allo stomaco, eppure è la sensazione più bella che io abbia mai provato: pace, puro godimento e voglia di non smettere mai; è questo quello che provano le persone normali quando fanno sesso?

Tu non hai nulla che non va

Sì, anche io adesso sento di non avere nulla che non va.
Un picco di piacere mai sentito prima si fa strada in me non appena William inizia a massaggiarmi il clitoride gonfio e pulsante
-O mio dio, Will-
Un suono grottesco e viscerale esce dalle mie labbra schiuse: ne voglio di più, desidero di poter arrivare ancora una volta a quell'orgasmo che non si è mai tolto dalla mia mente da quel pomeriggio in camera sua, voglio che sia lui a darmelo, a farmi sentire normale, fatta per lui. Non faccio neanche in tempo a finire la frase che il mio mondo viene completamente capovolto fino a che non mi accorgo di essere a cavalcioni su un addome perfettamente scolpito e inumidito da tante piccole gocce di sudore. Will è veramente bellissimo e studiando i suoi lineamenti perfetti arrossisco un po': le sue labbra sono appena aperte mentre respira affannosamente dalla bocca, le spalle massicce occupano gran parte del mio piccolo letto e le braccia forti mi reggono ferma nella mia instabilità.
Senza pensarci due volte lo faccio di nuovo entrare dentro di me, stavolta da un altro buco, e inizio a cavalcarlo
-Brava ragazza-
La mia intimità non smette di pulsare, vedo appannato, i capezzoli sono induriti e i seni talmente gonfi da fare male
-Will-
Sussurro continuando a saltare come una matta, una disperata
-Dillo ancora, di' ancora il mio nome-
Con una mano mi afferra un seno e con l'altra il fianco mentre con il bacino inizia a darmi dei colpi secchi che presto si sincronizzano con i miei movimenti. Un gemito carico di desiderio esce dalle mie labbra e con le unghie mi aggrappo al suo petto: il rumore delle nostre carni invade la stanza e io sono sicura di stare per svenire
-Oh Will-
Lo sento contrarsi dentro di me e, non appena un gemito gutturale e profondo esce dalle sue labbra, penso di stare per morire
-Chi ti ha scopato il culo e la figa?-
Ringhia mentre le spinte si fanno più aggressive ma lente
-Dillo-
Un sonoro schiaffo sul culo mi fa rabbrividire
-W-william Dormer-
Con il suo nome sulle labbra raggiungo un orgasmo completamente estasiante e sento che lui mi segue a ruota. Ho la testa svuotata, i nostri umori che si mescolano colando caldi sul mio interno coscia, le palpebre pesanti e un'insolita allegria in corpo.
Sono felice.
Senza neanche rendermene conto le lacrime iniziano a scendere copiose dagli occhi mentre sulle labbra ho stampato un sorriso raggiante: Will mi sta fissando con un'espressione che non riesco a decifrare, è tenera, un po' sconvolta ma allo stesso tempo misteriosa. Con delicatezza, rimanendo sempre uniti, mi passa il pollice sul labbro inferiore per poi sussurrare
-Sei bellissima quando sorridi-
Sono sicura di essere appena arrossita ma spero che, dato il buio, lui non l'abbia notato. Probabilmente è sempre ubriaco.
Non gli avevo mai sorriso fino ad adesso, effettivamente era molto tempo che non lo facevo e mi sento libera. Senza neanche darmi il tempo di rispondere delicatamente mi toglie da sopra di lui, mi adagia sulle coperte e poi si alza: tornerà sicuramente in camera sua
-Apri le gambe-
Sussurra dopo aver afferrato un pacco di fazzoletti: il cuore mi batte forte mentre, discostando lo sguardo, faccio come richiesto. Mentre lui mi pulisce cerco di tornare a mettere dei paletti fra noi
-Quante malattie veneree ho appena preso?-
Will, senza neanche alzare lo sguardo, accenna un piccolo sorrisetto che mi manda in frantumi lo stomaco
-Sei la prima con cui non uso il preservativo, comunque, se vuoi, posso farti fare delle analisi domani mattina-
La portata di ciò che ha appena detto, la premura con cui ha risposto e la sua disponibilità mi fanno dubitare che tra i due quella ubriaca sia io
-Io... no, non importa-
Balbetto continuando a guardare altrove. Con la coda dell'occhio sono sicura di averlo appena visto sogghignare
-Vieni qui, piccola Eveline-
Si sdraia accanto a me su un fianco, date le modeste dimensioni del letto, e con un cenno della mano, mi invita ad accostarsi al suo torace.
Esito, esito per davvero qualche secondo di troppo, data l'espressione ferita di Will, eppure lui pazienta e non ritrae la sua proposta.

Solo per una notte

Dico a me stessa.
Senza indugiare ancora mi accosto al corpo caldo e massiccio di William e, per una notte, torno a dormire sonni tranquilli

Skull       (In correzione) (Dormer's series #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora