Casa

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Eveline's pov
Sono ore che sento delle urla strazianti provenire da una camera non molto lontana dalla mia: non so di chi siano, ma so che i fratelli ci stanno andando giù più pesantemente rispetto a come hanno fatto con me.riesco chiaramente a distinguere la voce di Ethan, anche se non riesco a comprendere cosa stia dicendo, ogni tanto riconosco la voce di Luke che prova a fermare il fratello maggiore, probabilmente in vano, mentre degli altri due nessuno traccia. Nella mia testa sto ancora ripercorrendo l'attacco di panico ho avuto nel bagno di Will e non riesco a smettere di pensare a come mi abbia aiutata: non ne capisco il motivo, ma nel profondo del mio cuore devo solo ringraziarlo perché so quanto possano essere autodistruttivi se non fermati prima; solamente Mark sa di tutte le volte che ritorno con la mente agli anni dell'infanzia e solo lui sa lo stato di smarrimento e panico a cui ciò mi porta. Non è raro che durante questi momenti io provi o a togliermi la vita o a smettere di respirare, e per quanto mi dispiaccia ammetterlo, il ragazzo dagli occhi smeraldo mi ha salvato la vita. Improvvisamente il rumore della porta della mia camera mi fa sobbalzare e strabuzzare gli occhi gli occhi: Lima sta venendo verso di me a grandi passi e ciò mi lascia perplessa; solitamente è William che si occupa di estorcermi informazioni, che non possiedo, e a darmi la mia dose quotidiana di pugni e schiaffi.non posso negare che vedere il tenebroso fratello maggiore davanti a me mi susciti un po' di timore: per quanto io possa detestare il giocatore di hockey, anche se mi massacra senza sosta, so che in fondo non toglierebbe mai la vita ad un essere umano, o almeno questa è l'impressione che mi ha dato; noto che, quando sono sull'orlo dello svenimento, con il sangue che gocciola da ogni parte del mio corpo, lui mi dà sempre un po' di tregua, oppure, se vede che sono disidratata o parti particolarmente patita di fame, rimedia portandomi del cibo o dell'acqua, e anche la dimostrazione che mi ha dato poco fa nel suo bagno dimostra la mia teoria. È proprio per questo che non mi fido di suo fratello maggiore, che è tutto il contrario di lui: ho fatto alcune ricerche e ho scoperto che durante la loro permanenza in prigione, in quanto maggiormente coinvolto, Lima è stato messo in una cella di massima sicurezza con altri carcerati ritenuti di un alto livello di pericolosità; è qui che il tenebroso ragazzo che ho davanti è stato sfregiato in volto e massacrato di botte da un altro carcerato di nome Jonathan Walker, imprigionato con l'accusa di omicidio plurimo. Nonostante ciò, da quello che mi risulta, i due non sono mai stati separati durante la loro permanenza in galera e le violenze non sono terminati fino al pagamento della cauzione da parte del fratello maggiore dei Dormer, che da allora perde completamente la ragione quando è arrabbiato o si sente attaccato.
-Hai visite-
Mi dice gelido venendo dietro di me e afferrandomi per i capelli in modo da farmi alzare la testa.
Porca puttana.
ci sono dei gesti, delle espressioni, degli oggetti che mi ricorderanno per sempre Viktor, e il tiraggio di capelli è uno di quelli: ricordo ancora quando da piccola me li tirava per costringermi a guardare mia madre che veniva picchiata da uno dei suoi scagnozzi, ricordo che opponevo molta resistenza e che questo portava mio padre a strapparmi intere ciocche di capelli dal cuoio capelluto; è proprio quando davanti agli occhi inizio a vedere un uomo con i capelli corti di un color cioccolato, che il mio cuore perde un battito e l'attacco di panico rimane sospeso ad arieggiare su di me.
Chi cazzo ci fa qui Mark?
Scorgo la sua figura muscolosa e slanciata che viene spintonata in avanti da Will: il mio migliore amico ha la faccia tumefatta ed è visibilmente spossato; gli occhi marroni hanno perso la loro solita lucentezza, i capelli del medesimo colore sono arruffati e pieni di sangue, le labbra sottili sono spaccate in numerosi punti e gli zigomi spigolosi stanno iniziando a prendere un colore violaceo. il cuore inizia a battermi all'impazzata sia per la felicità di vedere che, nonostante il dolore che sta provando, è vivo, sia per la voragine che mi si crea dentro lo stomaco al pensiero che i fratelli sono riusciti a mettere le mani su tutto quello che non dovevano toccare. per un attimo sposto lo sguardo su due smeraldi che mi stanno puntando da quando sono entrati in questa stanza: William non ha un minimo di rammarico sul suo volto, né di pentimento o pietà per il mio amico, però posso distinguere attentamente nel suo sguardo una visibile confusione e dei dubbi marcati. probabilmente neanche lui sa cosa sta accadendo. non ho neanche il tempo di finire di pensare che Mark mi si getta addosso inginocchiandosi davanti a me che sono seduta, con le mani ammanettate dietro la schiena ad un palo. Noto che anche lui ha i polsi bloccati come me da una corda.
-Eve, mio Dio, ti stiamo cercando da mesi, pensavamo tu fossi morta-
La sua testa si appoggia sul mio petto coperto solamente da un sottile stato di cotone mentre entrambi iniziamo a piangere a dirotto; a quanto pare sono mesi che sono rinchiusa qui e solo dopo tutto questo tempo adesso ho sentito cosa si prova a respirare davvero. Mark è con me: il ragazzo che, non solo mi ha offerto una seconda vita e mi ha tratta in salvo da quella fabbrica, ma anche quello che ha continuato a salvarmi giorno dopo giorno dai ricordi, dal passato e da me stessa è proprio qui davanti a me; il suo odore di tabacco e mango mi avvolge mentre entrambi continuiamo ad abbandonarci a noi stessi, incapaci di parlare.
Lo amo così tanto, forse non nel modo in cui vorrebbe lui, ma darei la mia stessa vita e tutto ciò che ho di più caro per saperlo felice e in salvo: è la mia cazzo di ancora, la mia luce in fondo al tunnel, mio fratello, l'uomo della mia vita; Mark è vita, ossigeno, libertà e tutto ciò che mi serve per stare bene. Ma adesso è qui, e per quanto ami sentirlo ancora accanto a me, è in pericolo, in grave pericolo.
-Sono qui piccola, penserò a tutto io. Josh ci troverà e ci porterà via di qui. Sei ferita? Ti hanno toccata? Guarda quanto sei dimagrita-
Sono ancora scossa dai singhiozzi mentre il ragazzo davanti a me inizia a darmi delicati baci sul collo, sulle guance, sul naso e sulla fronte mentre continua a ripetermi parole rassicuranti.
Casa. Mi sento a casa.
Le sue labbra continuano a delineare i contorni del mio volto mentre inizio a tranquillizzarmi: anche quando ho fallito nell'uccidere Viktor l'unica cosa di cui ho ricordo è lui che aveva in braccio il mio corpicino immaturo e le sue labbra pronte a rassicurarmi mentre mi portava in salvo.
-Non siete qui per scopare-
Ringhia furioso William alle spalle del mio migliore amico facendo un passo avanti.
Mark di risposta, sempre rimanendo in ginocchio , drizza la schiena ruotandola poi appena per guardare il ragazzo che ha appena parlato negli occhi. Ora che ci penso: perché lo hanno portato qui da me?
-Fottetevi pezzi di merda, tra poco di voi rimarranno solo le budella, sempre che mio fratello sia così clemente con voi. Farete la stessa cazzo di fine del vostro papari-
Un rumore assordante invade la stanza mentre un dolore acuto si propaga all'altezza del mio ventre. Inizio a vedere offuscato, Mark si accascia ai miei piedi e velocemente il nero inizia ad invadermi il campo visivo mentre in lontananza sento delle voci confuse
-MI SPIEGHI CHE CAZZO HAI FATTO?-
Sbraita uno
-PORCA PUTTANA-
Risponde un altro mentre un paio di braccia forti mi toccano le spalle
-LUKE CHIAMA IMMEDIATAMENTE OLIVIA, DILLE CHE È URGENTE-
Voglio vedere come sta Mark ma non ho le forze, sono stanca. Così abbandono le forze che avevo in corpo e vengo risucchiata dalle tenebre più profonde.

Skull       (In correzione) (Dormer's series #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora